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Basket, Serie A: Pesaro presenta coach Aza Petrovic: "Voglio riportare la Vuelle in Europa"

Daniele Fantini

Aggiornato 16/07/2021 alle 22:51 GMT+2

BASKET, SERIE A - Aza Petrovic torna a Pesaro nel ruolo di head-coach a 34 anni di distanza dalla sua esperienza come giocatore nella VL campione d'Italia di Valerio Bianchini. "Giocare soltanto la domenica non mi basta, voglio riportare Pesaro in Europa costruendo una squadra intensa, con cuore, regole difensive, libertà in attacco e capace di esprimere un bel gioco".

Aza Petrovic, torneo preolimpico di Spalato 2021, Brasile

Credit Foto Getty Images

Più di trent'anni fa, nel 1987-88, Aza Petrovic fu uno dei protagonisti dello scudetto vinto dalla VL di coach Valerio Bianchini. O, quantomeno, nella sua parte iniziale, prima di vedersi rimpiazzato da Darwin Cook, pochi giorni dopo aver sparato 45 punti contro Livorno in una serata rimasta nella cineteca societaria. Ora, con enorme emozione, il fratello del leggendario Drazen torna in biancorosso sedendosi sulla panchina della Vitrifrigo Arena, pronto a proseguire quel lavoro di ristrutturazione del grande basket a Pesaro iniziato nella scorsa stagione da Jasmin Repesa, capace di centrare la finale di Coppa Italia.
Per Petrovic è un ritorno a Pesaro, un ritorno in Italia (ha già allenato Fabriano e Scafati) e un ritorno nel ruolo di head-coach in una squadra di club dopo sette anni, cinque dei quali trascorsi come commissario tecnico della Croazia prima (fu lui a eliminare gli Azzurri nel preolimpico di Torino del 2016) e del Brasile poi, con cui ha fallito, sui malgrado, la qualificazione ai Giochi di Tokyo, perdendo la finale del torneo di Spalato contro la Germania.
"Sono sempre rimasto tifoso di Pesaro in questi 34 anni - ha dichiarato Petrovic aprendo la presentazione ufficiale -. Questa società ha fatto tantissimo per salvare il basket in una piazza importante per l'Italia. Per me è molto emozionante essere di nuovo qui ma so gestire molto bene la pressione: a Pesaro ce n'è sempre stata, ed è un bene che sia così. Sento che possiamo fare delle belle cose nei prossimi due anni".
"Possiamo costruire una bella squadra, ma devo subito sottolineare una cosa molto importante per me: quest'anno giocheremo soltanto una partita a settimana, e io sono abituato ad andare in campo ogni tre-quattro giorni, quindi l'anno prossimo voglio rivedere Pesaro in Europa. Giocatori? Inizieremo a fare nomi da domani, ma voglio assemblare una squadra intensa, con cuore, con regole difensive e con tanta libertà in attacco, perché sono dell'idea che sia necessario lasciare libertà di attaccare ai giocatori importanti. Chiedo soltanto un po' di tempo e pazienza per poter costruire una squadra di cui tutti potranno innamorarsi. Non ci saranno giocatori conosciuti da tutti al 100%, ma assicuro che saranno tutti ottimi. Non mi interessa solo vincere, ma soprattutto che a Pesaro si veda un bel gioco, un gioco che possa appassionare tutti i tifosi che vengono al palazzo la domenica. Spero che a settembre si possa tornare a giocare con i tifosi: la Vuelle senza pubblico non è la Vuelle che vogliamo noi".
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