Basket, Serie A: Brescia centra l'ottava vittoria in fila, Tortona affonda Trento

Di Davide Fumagalli. Prova di forza della Germani Brescia che stende 87-76 l'Allianz Trieste nel primo anticipo del sabato della 20esima giornata della Serie A UnipolSai e si issa al terzo posto solitario con 24 punti, a +4 proprio sui giuliani che però hanno una gara in mano. Un'altra partita entusiasmante per la Leonessa di Alessandro Magro che rimonta da -18 nel secondo quarto (18-36) e poi dilaga tra terzo e quarto periodo, riuscendo così a centrare l'ottava vittoria consecutiva: Brescia ha cinque giocatori in doppia cifra, con Della Valle a 18 punti, Moore a 14, Petrucelli e Burns con 13 punti, mentre stecca l'asso Naz Mitrou-Long, 3 punti con 1 su 14 al tiro ma 6 rimbazi e 6 assist. Se la Germani vince così senza praticamente l'apporto della sua principale stella, diventano dolori per tutti... Dolori sicuramente per l'Allianz di Franco Ciani, protagonista di un primo quarto pazzesco (28-16 con 8 su 8 da due), ma poi stritolata dalla difesa e dal ritmo di Brescia una volta che è arrivato il già citato +18: non bastano i 23 punti di Banks e 12 di Konate (15 e 10 nel primo quarto rispettivamente), gli 11 con 11 rimbalzi e 4 stoppate di Grazulis, e gli 11 con 5 stoppate di Delia.

La sfida del PalaLeonessaA2A è equilibrata fino al 10-10, poi Trieste cambia passo, Banks infila due bombe, Campogrande lo imita, e poi ancora l'ex stella di Brindisi realizza altri 5 punti arrivando a 15 per il 28-16 dell'Allianz al primo riposo. Brescia è scioccata e la squadra di Alessandro Magro crolla fino al -18, doppiata dagli avversari sul 36-18 con un gioco da tre punti di Delia. La Germani resta a galla grazie soprattutto a Burns e a Della Valle, poi però inizia a salire di colpi la difesa e parte la rimonta: sempre Burns e Della Valle sugli scudi, anche Petrucelli e Moore danno man forte, e proprio quest'ultimo segna dall'arco il -1 con cui si torna negli spogliatoi per l'intervallo, 41-42.

La ripresa si apre col primo e unico canestro di Mitrou-Long che vale il sorpasso sul 45-44 e da lì Brescia non si volterà più indietro. Petrucelli e Burns fanno 50-44, poi Gabriel dall'arco firma il +9, ma Trieste non ci sta, replica con 7-0 prodotto da Banks, Campogrande e Delia, e l'Allianz arriva fino a -2 (53-51). Come nulla fosse la Germani riprende a macinare, Gabriel insacca altre due triple, Moss segna in penetrazione e al 30' è 61-54. Stavolta la fuga di Brescia è quella giusta perchè in avvio di ultimo quarto i due canestri di Moore e la tripla di Laquintana per il +14 sul 68-54 sono decisive e spezzano le gambe di Trieste. Da lì è uno show della Leonessa con le schiacciate di Petrucelli e Cobbins, poi è Della Valle con una tripla siderale a mettere il +16 sull'87-71, ciliegina sulla torta di un'altra serata magica per il pubblico di fede bresciana.

Le due squadre torneranno in campo a Pesaro per la Final Eight di Coppa Italia: nei quarti di finale Brescia giocherà mercoledì sera contro Trento, Trieste sarà impegnata giovedì pomeriggio contro Tortona.

* * *

Di Daniele Fantini. JP Macura e Riccardo Tavernelli osservano in borghese da bordocampo, assottigliando notevolmente la panchina di coach Ramondino. Ma, anche senza il bombardiere e il capitano, Tortona vive una delle serata più brillanti dell'anno. La Bertram spezza la mini-striscia di due sconfitte consecutive affondando Trento sotto un pesantissimo -26, dettando legge in un primo tempo semi-dominato e dilagando poi dalla metà del terzo quarto in poi. Ma, divario oceanico a parte, il dato più impressionante sono i 50 punti subìti. O segnati, se la guardate dall'ottica trentina. È, di gran lunga, la peggior prestazione offensiva stagionale dell'Aquila, che non ha ancora addomesticato l'impatto con il parquet del PalaFerraris. Sempre qui, a Casale Monferrato, fu tenuta a 64 (seconda peggior prova dell'anno) nella fase a gironi della Supercoppa. Tortona riporta il proprio record in attivo (10-9) e riprende momentaneamente la quinta piazza in classifica. Trento, alla quarta sconfitta consecutiva e sesta nelle ultime sette, scivola in negativo (9-10) e al settimo posto.

14, 11, 15 e 10. Sono i parziali con cui la Dolomiti Energia muove il tabellone con estrema lentezza e fatica, perdendosi in una lunga serie di attacchi slegati e acefali. La fluidità è risicata. L'amalgama completamente smarrito rispetto al gruppo solido di inizio stagione. E il problema maggiore è che, dopo tante settimane di difficoltà tra coronavirus e infortuni, l'Aquila può finalmente tornare a schierare un roster completo. Difficile salvare qualcuno. Se non lo squillo con cui Toto Forray prova ad aumentare l'intensità collettiva alla ripresa del gioco dopo l'intervallo lungo. Trento accende una fiammella per rientrare dal -13 di fine primo tempo (38-25) al -5. Ma, da lì in poi, sarà soltanto tempesta. Le cifre finali lasciano pochi dubbi: 33% da due, 10% dall'arco, con un tremendo 2/20. Un solo assist servito a metà gara, 6 alla fine.

Tortona, di contro, gioca un basket godibile, di flusso ed efficace nonostante le rotazioni corte sugli esterni. E la difesa 2-3 allungata, sguinzagliata per diversi tratti della partita, dà frutti nell'imbrigliare il già stentato attacco avversario. Ramondino ha una rosa di scelte risicata a disposizione, ma è proprio la panchina a cambiare il volto alla partita, con un impatto complessivo di grande solidità.

Ariel Filloy, rientrato dopo lo stop dello scorso weekend contro Treviso, apre il fuoco dall'arco (15). Bruno Mascolo gli fa presto eco deliziando con le sue movenze di eleganza e potenza nel mid-range, rispolverando quelle giocate e quei canestri che lo avevano portato sotto le luci dei riflettori a inizio stagione. Chiuderà a quota 15, con un plus/minus enorme di +32. E Jalen Cannon lotta sotto il ferro come un leone, scrivendo la sua prima doppia-doppia della carriera in Serie A: 10 punti, 11 rimbalzi (4 in attacco), e una sfuriata determinante nel terzo periodo, per spegnere il pericoloso tentativo di rimonta ospite.

Produttivi anche i veterani. Mike Daum colpisce in ogni modo superando i problemi di falli del primo tempo (13+6), Tyler Cain parte forte e rintuzza il tabellino nel finale (11+5). Jamarr Sanders gioca una partita silente (6+4 rimbalzi e 5 assist) ma importante per gli equilibri forniti anche in fase di regia e costruzione di gioco.

* * *