L'Olimpia Milano risorge dal -14 e piega Trento 91-86, è di nuovo terza in classifica

FORUM DI ASSAGO (MI) - Dopo nove minuti, Milano arranca a -14 (19-33). La squadra famelica vista venerdì sera nel derby di Eurolega contro la Virtus è un pallido ricordo sbiadito. Trento corre, affonda la lama a ripetizione, gioca una pallacanestro deliziosa. Spara con precisione millimetrica dall'arco, con extra-pass e ribaltamenti perfetti. Macina a centro-area, sfruttando una lunga serie di comunicazioni difensive mancate dell'avversario. E, anche senza gli infortunati Grazulis e Udom, sembra poter costruire l'impresa nella serata che premia i grandi ex, Davide Alviti (16) e Paul Biligha (11).

Il lay-up che l'ancòra impresentabile Denzel Valentine lascia sul ferro allo scadere del primo quarto (20-33) viene accolto da uno sguardo bruciante di coach Ettore Messina. E, durante i due minuti di pausa del primo intervallo, l'Olimpia inizia a scalare lentamente le marce verso l'alto. Dimezza lo svantaggio a fine primo tempo (44-52), rosicchia ancora al 30' (69-73) dopo aver messo la testa avanti per una manciata di secondi. E si apparecchia la tavola per il gran finale. Dove la difesa e la qualità dei singoli faranno la differenza.

Inchiodata a soli tre punti per la prima metà del quarto periodo, Trento si ritrova a sbattere contro un'Olimpia che fa quadrato attorno all'area e al verniciato. E le triple, fioccanti nel primo tempo, riequilibrano le percentuali schiantandosi a ripetizione sui ferri del Forum. Milano affronta l'impasse offensiva avversaria con evidenti difficoltà di gioco. Ma ha le star per piegare lentamente l'inerzia dalla sua parte. Spremendo dal fondo della riserva delle energie in ogni singola azione. L'Aquila spara le ultime cartucce affidandosi cuore e anima a Kamar Baldwin, quasi eroico nel suo losing-effort da 24 punti. Tiene viva la partita fino all'ultimo minuto. Quando le difese antologiche di Nicolò Melli e un errore dalla lunetta di Niang fanno calare il sipario per Milano.

Complice il ko della Reyer nello scontro diretto con la Virtus, l'Olimpia risale al terzo posto in classifica (18-8) restando a braccetto con la stessa Bologna. E mette ora nel mirino la gara casalinga con Brescia del 28 aprile, decisiva per definire la Top3 della regular-season. Lo fa godendosi la prestazione solida di Nik Melli (16+6 rimbalzi) e le pennellate da campione di Nikola Mirotic (15), letale da ogni posizione con i piedi per terra. Ma anche le folate di Shabazz Napier (15), altalenante ma positivo nel complesso, la quadratura di Devon Hall (14) e lo spirito da guerriero indomabile di Kyle Hines (12+9 rimbalzi). Lui che, rispolverato dal fondo della panchina dopo il cameo contro la Virtus, detta la carica cambiando il volto emotivo e psicologico della partita in un secondo periodo da vero gladiatore.