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Lisa Vittozzi: "Mi rivedo in Sinner in un aspetto. Non mi carico di responsabilità ma mi sento doppiamente forte"

Stefano Dolci

Aggiornato 07/02/2024 alle 12:14 GMT+1

MONDIALI BIATHLON - In un'intervista al Corriere dello Sport, Lisa Vittozzi parla delle proprie ambizioni per l'appuntamento di Nove Mesto e si complimenta con Jannik Sinner: "Mi piace, perché è un ragazzo umile, che sa bene quello che vuole e si concentra solo su sui suoi obiettivi sportivi, in questo siamo simili".

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I 29 anni li ha festeggiati domenica scorsa ma il regalo Lisa Vittozzi spera di scartarlo da oggi fino al 18 febbraio a Nove Mesto, teatro dei Mondiali di Biathlon che scattano questo pomeriggio con la staffetta mista, la prima gara in cui la carabiniera sappadina sarà ai nastri di partenza e proverà ad incrementare il bottino di 8 medaglie iridate conquistate (1 oro in staffetta, 3 argenti e 4 bronzi) ed ottenere il primo acuto individuale come ammette in un’intervista al Corriere dello Sport.
"Non mi sento la leader della squadra azzurra perché è quello che percepisco e, al tempo stesso, non intendo mettermi addosso responsabilità che non voglio avere. Mi sento sullo stesso piano dei miei compagni e sono a mio agio. Qualche volta cerco di dare dei consigli a qualche compagna più giovane, come Samuela Comola o Rebecca Passler che, magari dopo una gara storta, hanno bisogno di una parola di conforto. Non è sempre semplice perché so che a volte si preferisce stare per conto proprio. Se mi sento piu forte che mai? Uscire dal buco nero in cui ero caduta è stato il traguardo più grande di qualunque medaglia vinta. Mi sento doppiamente più forte, per quello che sono riuscita a superare sia come atleta sia come persona, perché ha un valore maggiore rispetto a quello che ho conquistato nel biathlon. È la scintilla che mi fa vivere tutto in maniera differente ed è questa la mia forza attuale”.
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L’avvio dei Mondiali di Nove Mesto, coincide anche con lo scoccare dei due anni esatti dalle Olimpiadi di Milano-Cortina, un appuntamento che non lascia indifferenti.
"Sarà un’Olimpiade speciale, e per essere ancora più pronta, dovrò sicuramente lavorare sulla mentalità che, davanti al nostro pubblico, sarà più importante della componente fisica. Se vedremo ai nastri di partenza Dorothea Wierer? Tutta questa stagione ha battagliato con la salute e non è stato semplice, non so proprio cosa farà. Spero che faccia la scelta che la renda felice”.
Come tutti gli italiani, anche Vittozzi ammette di essersi emozionata per le imprese di Jannik Sinner all’Australian Open.
"Ho guardato la finale durante il raduno ad Anterselva e non aspettavo che quello. Ho seguito tutti gli Australian Open e Jannik ha compiuto qualcosa di magico: ha fatto saltare gli italiani sul divano e questo gli fa onore. Mi piace, perché è un ragazzo umile, che sa bene quello che vuole e si concentra solo su sui suoi obiettivi sportivi, lasciando da parte quello che è in più: mi rivedo in lui in questo”.
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