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Mondiali Nove Mesto 2024: Vittozzi, Wierer e non solo, cosa aspettarsi dall'Italia? Speranze e obiettivi degli azzurri

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Pubblicato 06/02/2024 alle 12:45 GMT+1

MONDIALI BIATHLON - Dal 7 al 18 febbraio, Nove Mesto na Morave (Repubblica Ceca) ospita la 59ª edizione iridata. L'Italia arriva all'appuntamento con tanta ambizione e con la sfida di lasciare il segno nel maggior numero di gare possibili. A Oberhof, nel 2023, il bottino della spedizione azzurra fu di quattro medaglie.

Italia leggendaria! Oro in staffetta, il trionfo in 200''

Il grande biathlon è arrivato al momento clou della stagione 2023/24. Messa in standby la Coppa del Mondo, dal 7 al 18 febbraio i riflettori sono puntati su Nove Mesto na Morave, località della Repubblica Ceca che ospita la 59ª edizione dei Campionati mondiali. La rassegna torna dopo undici anni su queste nevi e il precedente del 2013 fu teatro della prima di dodici medaglie iridate di Dorothea Wierer. A proposito della campionessa altoatesina e degli azzurri in generale: cosa dobbiamo aspettarci dalla nostra spedizione nella manifestazione ormai alle porte?
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Gioia incontenibile delle azzurre: l'esultanza dopo l'oro nella staffetta

Dodici mesi fa, ai Mondiali di Oberhof, l'Italia chiuse il medagliere al quinto posto con quattro podi: l'oro nella staffetta femminile, l'argento nella staffetta mista, i bronzi di Lisa Vittozzi nell'individuale e della staffetta singola mista. Replicare numericamente questo bottino può essere considerato un traguardo realistico, senza per forza doverci riuscire negli stessi format di allora. La squadra che arriva in Repubblica Ceca è solida e parte con la chance di lottare per il podio in tutte le dodici competizioni in programma. Questo non significa che Wierer e soci siano obbligati a centrare una medaglia in ogni gara, bensì che non c'è un evento in cui siamo tagliati fuori da questo obiettivo già in partenza.
Ovviamente ci sono delle gare in cui centrare una medaglia è più facile che altrove e qui citiamo una delle atlete più attese dell'intera rassegna: Lisa Vittozzi. La sappadina sta disputando una stagione estremamente continua, sorretta da una precisione al tiro da elite mondiale e una grande solidità nello sci di fondo. Su quattordici gare individuali disputate in questo inverno, la classe '95 ha messo insieme due vittorie, quattro podi, dodici top 10 e un 16° posto come peggior risultato. Vittozzi ha superato quasi indenne anche un malanno e la sua costanza l'ha portata al terzo posto in classifica generale, a 48 punti dalla vetta e dunque in piena lotta per il bersaglio grosso. Lisa ha centrato le vittorie nell'individuale d'apertura e nell'inseguimento di Ruhpolding ed è stata terza in due sprint. Completando il giro dei format manca solo la mass start, dove ha chiuso comunque al quarto posto a Lenzerheide. Insomma, tutto questo riassunto di risultati per dire che Lisa parte davvero con l'obiettivo podio in tutte le gare. Un po' come le principali rivali: le francesi Justine Braisaz-Bouchet e Julia Simon, la norvegese Ingrid Landmark Tandrevold, la svedese Elvira Öberg.
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Vittozzi vince per un decimo! Gli highlights in 160"

Nove Mesto 2024 potrebbe anche essere l'ultimo Mondiale di Dorothea Wierer (scopriremo l'arcano a fine stagione), un'atleta che a questa competizione ha sempre dato del tu. La 33enne di Anterselva ha vissuto una stagione estremamente travagliata a causa dei malanni continui ed è tornata alle competizioni proprio nella tappa di casa, poche settimane fa. La forma sugli sci è tutta da verificare, mentre le percentuali al poligono espresse in Alto Adige sono state di tutto rispetto. La speranza è che una campionessa così unica abbia messo insieme i pezzi in questa fase di avvicinamento all'appuntamento iridato e che il fisico la sorregga per darle le chance di centrare l'ennesimo grande risultato della sua carriera. Sulla classe dell'atleta non ci sono dubbi, nè ora nè mai. Wierer e Vittozzi saranno "affiancate" da Samuela Comola, Rebecca Passler e Michela Carrara. Per loro, centrare un piazzamento nelle migliori dieci in una qualsiasi gara individuale sarebbe certamente un risultato da ricordare, ma non dimentichiamoci che due di loro saranno impegnate nella staffetta femminile insieme alle due più illustri connazionali. C'è un oro meraviglioso da difendere e anche se alcune Nazioni fanno paura - Francia in primis - mettersi al collo una medaglia qualsiasi dev'essere un obiettivo.
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"Fino in fondoooo!": Puppo e Ambesi commentano così la vittoria di Vittozzi

Spostandoci al campo maschile, il ruolo di capofila azzurro spetta a Tommaso Giacomel. Il trentino ha centrato il secondo podio individuale della carriera nella sprint di Ruhpolding, battuto nell'occasione solo dal norvegese Christiansen. Ma in generale ha confermato di poter essere protagonista assoluto in un contesto molto più competitivo di quello femminile per qualità e soprattutto numero di interpreti di alto livello. Non ci sono format in cui il podio gli sia precluso, in stagione è stato tra i migliori nove in ognuno dei quattro. Ovviamente la concorrenza è spietata, a partire da una Norvegia che può vincere l'oro con sei atleti diversi (Johannes e Tarjei Bø, Vetle Sjåstad Christiansen, Sturla Holm Lægreid, Johannes Dale e Endre Strømsheim, ovvero i primi sei della classifica generale). Ruolo da outsider per Didier Bionaz, che quest'anno ha fatto un ulteriore salto di qualità, e per il veterano Lukas Hofer. Ci saranno anche Elia Zeni e Patrick Braunhofer, più volte a punti in Coppa del Mondo quest'anno. Il primo è stato frazionista di lancio nelle due staffette maschili salite sul terzo gradino del podio a Oberhof e Ruhpolding a inizio gennaio ed è probabile che torni a ricoprire quel ruolo, con l'obiettivo di squadra di replicare quei risultati.
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Giacomel si batte con i norvegesi: rivivi il podio nella sprint

Chiudiamo con le staffette miste. Quella olimpica, salvo sorprese, vedrà al via Didier Bionaz, Tommaso Giacomel, Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi e quando l'Italia ha schierato questo quartetto è sempre salita sul podio. Norvegia, Francia e Svezia saranno le principali avversarie, senza mai sottovalutare la Germania. E la singola mista? In stagione non sono arrivati podi, ma è anche vero che si è sempre gareggiato nello stesso giorno della staffetta a quattro e non è mai stato schierato il tandem migliore in assoluto. Ai Mondiali non ci saranno concomitanze e dunque la coppia più papabile dovrebbe essere Vittozzi-Giacomel. Un anno fa chiusero terzi dietro a Norvegia e Austria, si può sicuramente replicare quel risultato.
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Italia da sogno in staffetta mista! Argento show, rivivi la gara

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