Palo di Belotti, ma l'Italia cresce bene: 0-0 con la Germania in amichevole
Aggiornato 15/11/2016 alle 23:42 GMT+1
A San Siro gli azzurri giocano un buon secondo tempo contro i tedeschi, decimati dalle assenze. Un legno dell'attaccante del Torino, altre due buone occasioni per Bernarderschi e Immobile. Termina in parità, ma l'Italia ha mostrato progressi interessanti, soprattutto grazie ai ragazzi del nuovo corso
Partiamo da un dato di fatto. A loro mancavano Neuer, Khedira, Kroos, Boateng e Ozil. Cinque titolarissimi. A noi Barzagli e Chiellini infortunati, ma ottimamente rimpiazzati da Rugani e Romagnoli, Marchisio e forse il Berardi che verrà. Dovuta la premessa, è lecito dire che l’Italia è parsa migliore della Germania (rimanente). Dopo un primo tempo equilibrato e poco spettacolare, gli azzurri nella ripresa sono saliti di livello e, anche grazie all’uscita di Hummels, hanno trovato più varchi per colpire davanti. Immobile e Belotti sono gli elementi indispensabili su cui basare questa nuova Nazionale, De Rossi il fulcro del centrocampo (Verratti in panchina 90 minuti), Bonucci il solito leader difensivo, l’avvicendamento Buffon-Donnarumma la sicurezza di un futuro tranquillo tra i pali. L’Italia di Ventura cresce e migliora, pur consapevole che la distanza dai campioni del mondo tedeschi (se al completo) sia ancora evidente. Ma lo 0-0 finale di San Siro va più stretto agli azzurri che alla Germania. E già questa è una nota lieta, soprattutto considerando l’eccessivo scetticismo che attornia questa Nazionale.
LA CRONACA
Nel primo tempo succede poco. L’Italia, con il 3-4-3 disegnato da Ventura che assomiglia molto di più a un 5-2-3 poco coordinato, difende bene dietro, ma produce veramente poche azioni in grado di mettere in difficoltà la retroguardia tedesca. Muller, Gundagona e Goretzka, ruotando e alternando di continuo le loro posizioni, creano sicuramente qualche apprensione in più dalle parti di Buffon. Nessun miracolo per il capitano della Nazionale, nessuna parata di rilievo per Leno, in un primo tempo ben fotografato dal punteggio all’intervallo (0-0).
Nella ripresa l’Italia ci prova con più convinzione, mentre la Germania si limita a coprire e ripartire. Le occasioni arrivano nel finale con i subentrati: Immobile se ne va dopo uno scambio con Belotti e mette in mezzo per Bernardeschi, che tutto sul dischetto solo appoggia tra le braccia di Leno. Poi è Immobile a sfiorare il palo con un destro a giro interessante. La Germania si vede solo con il gol annullato a Volland per fuorigioco. Nel finale, l’occasione più clamorosa, è azzurra: Belotti sul servizio di Bernardeschi, ruota e si porta la palla sul mancino. Gran piazzato che centra il palo. Non ci sono altre emozioni, finisce in parità.
LA STATISTICA CHIAVE
Su 56 incontri disputati a Milano l'Italia ha perso solo due volte (37V, 17N): l'ultima sconfitta risale al 1925.
IL MIGLIORE
Andrea BELOTTI – Premiamo lui, in una partita dove hanno giocato molto bene anche Immobile, De Rossi, Bonucci e Rugani. Il motivo? Il Gallo” è il nostro futuro. Un centravanti completo, forte fisicamente, di quelli tosti, che non mollano mai e sanno trascinare i compagni. Spallate e lotte continue con tutti i difensori tedeschi, buoni scambi col gemello” Immobile e quel numero nel finale da attaccante di livello mondiale. Peccato sia terminata sul palo la conclusione, meritava il gol.
IL PEGGIORE
Thomas MÜLLER 5 – Apatico, poco presente. Fischiato da San Siro per le dichiarazioni su San Marino, viene costantemente anticipato dai difensori azzurri. Momento negativo.
IL TWEET
IL TABELLINO di Italia-Germania 0-0
ITALIA (3-4-3): Buffon (Dal 46’ Donnarumma); Rugani, Bonucci, Romagnoli (Dal 46’ Astori); Zappacosta, De Rossi, Parolo, Darmian; Eder (Dal 68’ Bernardeschi), Belotti (Dall’88’ Zaza), Immobile (Dall’88’ Sansone). All. Ventura
GERMANIA (3-5-1-1): Leno; Mustafi, Höwedes, Hummels (Dal 46’ Tah); Kimmich, Weigl (Dal 71’ Gotze), Gündogan, Rudy, Gerhardt; Goretzka (Dal 59’ Volland); Müller (Dal 59’ Gnabry). All. Low
Arbitro: Soares Dias (Por).
Gol: -
Ammoniti: Tah, Gundogan
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