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Mancini prima di Albania-Italia: "Mese difficile. Nazionale meritava di essere ai Mondiali ma con la Macedonia..."

Stefano Dolci

Aggiornato 15/11/2022 alle 20:12 GMT+1

AMICHEVOLI - Roberto Mancini, ct dell'Italia, presenta l'amichevole surreale contro l'Albania, una partita che si disputerà a tre giorni da un Mondiale che vedrà l'Italia non al via: "E' appena iniziato un mese difficile... E' da marzo che la vivo abbastanza male. Meritavamo di andare, ma purtroppo abbiamo sbagliato le occasioni a disposizione. Con la Macedonia una gara che capita ogni 100 anni".

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La partita che nessuno vorrebbe giocare anche se nessuno può dirlo apertamente. L’Italia volata a Tirana dove domani sera sfiderà in amichevole l’Albania di Edy Reja, lo farà con uno stato d’animo assolutamente particolare e tanta amarezza per una ferita lancinante e che ora inizia a fare veramente male: l’assenza al Mondiale per la seconda edizione consecutiva. Inevitabile che Roberto Mancini, ct azzurro, sia il primo ad essere rammaricato e desolato per il mancato raggiungimento di un traguardo sfuggito in maniera assurda e che ci costringe a guardare la Coppa del Mondo dal divano. Inutile però piangere sul latte versato ma meglio concentrarsi sul futuro, per fare in modo che alla prossima rassegna iridata simili flop non si verifichino più.
Sarà un mese difficile... è appena iniziato. Nell'amarezza che possiamo provare noi in questo momento le partite vanno giocate, ci sono cose da vedere e valutare. Ci sono aspetti che potranno tornarci utili da marzo in poi, anche se non ha alcun valore. Possiamo provare ragazzi nuovi e qualcosa sugli schemi. E' da marzo che la vivo abbastanza male. Meritavamo di andare, ma purtroppo abbiamo sbagliato le occasioni a disposizione. Quella con la Macedonia è stata una partita assurda, che credo capiti una volta ogni 100 anni e purtroppo è capitata a noi. Il calcio è anche questo, dopo una grande soddisfazione è arrivata una grande delusione e ora non possiamo più fare nulla. Una Coppa del Mondo senza l'Italia è diversa, dobbiamo lavorare nel modo giusto per fare in modo che non riaccada”.

"Vi spiego perché Zaniolo è qui e Kean no..."

Ci fa piacere che Federico (Chiesa, ndr) sia tornato. Deve ritrovare la condizione ma sta bene, domani non partirà dall’inizio perché è presto ma giocherà. Ha bisogno di tempo prima di ritrovare la condizione, poi vediamo in questi 4-5 giorni come andrà. Eventualmente domenica, ma per ora non può giocare una partita. Zaniolo per noi è una risorsa importante, può darci tanto e migliorerà sotto tutti i punti di vista. E' un ragazzo giovane e quando si è giovani si migliora sempre. Zaniolo per le qualità che ha e per il giocatore che conosco io la mezzala può essere una buona posizione, ma lui gioca spesso anche da esterno d'attacco e può fare anche quel ruolo lì. Per quanto riguarda i sistemi non so quale sia il migliore, noi nelle ultime due abbiamo cambiato un po' per vedere se poteva darci dei vantaggi. I nostri giocatori possono giocare più moduli. Kean è stato con noi tante volte, se continuerà a segnare e a fare bene lo richiameremo”.
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Roberto Mancini insieme a Federico Chiesa

Credit Foto Getty Images

"Pafundi? Farà grande carriera, può fare il percorso di Zaniolo"

"Perché ho chiamatoPafundi? Perché fa il giocatore... Lo seguiamo da diversi anni, già dalle nazionali Under abbiamo visto grandi qualità. Pensiamo possa essere un grande giocatore in futuro, è giovane, l'avevamo già chiamato nello stage di giugno. Un po' come Zaniolo: è venuto da noi che non lo conosceva nessuno, ma tre mesi dopo era un altro giocatore. Volevamo tenerlo con noi per conoscerlo meglio".
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