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Arbitro di 18 anni aggredito a pugni, finisce in ospedale alla fine di una gara di 1^ Categoria. Sul posto i carabinieri

Stefano Dolci

Aggiornato 11/10/2021 alle 16:31 GMT+2

CALCIO - Episodio di violenza nel match di Prima Categoria Liguria fra Quiliano&Valleggia-Campese (punteggio finale 3-3), l'arbitro 18enne della sezione di Imperia Mehmet Akif Kartal è finito in ospedale dopo esser stato preso a pugni da alcuni tesserati del club dopo la fine del match. A scatenare la furia il gol del pareggio scaturito nell'ultimo dei 6 minuti di recupero concessi.

Arbitro generico, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Il bollettino di una domenica di episodi censurabili sui campi di calcio di periferia si deve purtroppo aggiornare con un’altra brutta vicenda. Già perché, oltre alla partita di Prima Categoria veneta sospesa per la decisione del capitano della squadra ospite di abbandonare il terreno di gioco in seguito a un insulto razzista piovuto dagli spalti all’indirizzo di un compagno di squadra di colore, bisogna registrare anche la vile aggressione occorsa ai danni di un arbitro della sezione di Imperia di 18 anni Mehmet Akif Kartal al termine del match di Prima Categoria ligure fra Quiliano&Valleggia-Campese (partita, per la cronaca, terminata col punteggio di 3-3).

Necessario l’intervento dei carabinieri

Come racconta l’agenzia Ansa, l’episodio si è consumato domenica pomeriggio allo stadio “Picasso” di Quiliano. Secondo quanto ricostruito al termine della partita Quiliano&Valleggia-Campese, valida per il campionato di Prima Categoria (girone B), l’arbitro Kartal è stato aggredito con dei pugni da alcuni tesserati della squadra di casa. A scatenare l’ira dei membri del Quiliano, il gol del pareggio maturato al 96’ e convalidato dal giovane direttore di gara. Sul posto sono dovuti intervenire i carabinieri per ristabilire l’ordine mentre Mehmet Akif Kartal è stato trasportato in ospedale per ricevere medicazioni.
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Un'immagine di una volante dei carabinieri parcheggiata fuori da una stadio

Credit Foto Getty Images

Il presidente della LND Liguria: "Una vergogna per tutti"

Dura la replica a mezzo di un comunicato stampa del numero uno della LND Liguria, Guido Ivaldi.
"Una vergogna per tutti e per il movimento calcistico ligure che fortunatamente non è questo. La mia assoluta solidarietà va alla classe arbitrale ed il ringraziamento per l’impegno che stanno profondendo nel cercare di garantire la copertura di tutte le gare nonostante i numeri siano al momento insufficienti. Certamente il fatto di oggi non aiuta. Mi rivolgo a tutti con un accorato appello: siamo alle prime giornate di campionato, abbiamo fatto una fatica immane per tenere il movimento unito durante la pandemia e ripartire come sta avvenendo. Fermiamo per favore la violenza nei fatti e nelle parole che la alimentano”.

Il presidente del Quiliano: "L'arbitro non mi sembrava sconvolto, non è successo nulla di grave"

All’Ansa invece il presidente della società quilianese, Giorgio Landucci, ha provato a ridimensionare l’accaduto, contestando l’arbitraggio e spiegando che se la versione del direttore di gara sarà confermata, la società sarà netta nel prendere provvidimenti contro i suoi tesserati: “Non è successo nulla di grave, di questo sono certo. Ho visto l'arbitro dopo la partita nello spogliatoio e non mi sembrava sconvolto ma sinceramente non so cosa sia accaduto. L'episodio è avvenuto in un angolo nascosto del campo. L'arbitro ha concesso 6' di recupero senza segnalarlo ha fatto proseguire fino alla rete del pareggio degli ospiti, a nostro avviso il suo arbitraggio non è stato dei migliori. Il direttore di gara denuncia di aver subito violenza, vedremo di risolverla come meglio possiamo. Se è successo qualcosa di sgradevole, la nostra condanna sarà ferma”.
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