Bayern Monaco: perché Nageslmann è stato esonerato? Le ragioni di una decisione che ha scioccato l'Europa

A inizio settimana Herbert Hainer, il presidente del Bayern Monaco, aveva parlato in questi termini di Julian Nagelsmnann in un'intervista a Kicker: "Sta facendo molto bene, i progressi del suo lavoro sono evidenti e con lui stiamo facendo una pianificazione a lungo termine. Anche contro il PSG ha dimostrato di essere un grande allenatore, eccellente dal punto di vista tattico". Nemmeno quattro giorni dopo questa dichiarazione, Nagelsmann è stato sollevato dall'incarico di allenatore del Bayern nonostante fosse legato al club da un contratto in scadenza nel 2026. A prima vista la decisione del Bayern è poco comprensibile: il Bayern è ancora in corsa in tutte le competizioni e, dopo la sosta per le Nazionali, sarà atteso da partite chiave: contro il Borussia Dortmund in Bundesliga, contro il Friburgo in Coppa di Germania e contro il Manchester City in Champions League.

Da un'analisi più attenta, come sottolineato dai colleghi di Eurosport Germania, emergono tuttavia alcune problematiche che negli ultimi mesi hanno fatto precipitare la situazione. A partire dai risultati sul campo. Dopo la sosta per i Mondiali in Qatar, infatti, il Bayern ha perso complessivamente 10 punti in Bundesliga e - proprio prima dello scontro diretto con il Dortmund - anche la testa della classifica. Ma non solo. All'indomani della sconfitta per 2-1 nell'ultimo turno di campionato sul campo del Bayer Leverkusen, il direttore sportivo del Bayern, Hasan Salihamidzic, si era espresso con toni non proprio teneri: "Raramente ho visto una squadra così, è mancato davvero tutto".

A completare il quadro, subito dopo l'ufficialità dell'esonero di Nageslmann, ecco le parole di Oliver Kahn, CEO del Bayern: "Quando abbiamo ingaggiato Julian, eravamo convinti che avremmo lavorato con lui a lungo termine e questo è stato l'obiettivo di tutti fino alla fine. Lui condivide la nostra aspirazione a giocare un calcio attraente e di successo, ma ora siamo giunti alla conclusione che la qualità della nostra squadra - nonostante il titolo di Bundesliga conquistato lo scorso anno - non è stata mostrata spesso. Dopo il Mondiale abbiamo vinto poco e giocato male. Le oscillazioni nelle prestazioni hanno messo in dubbio i nostri obiettivi per questa stagione, ma anche i nostri obiettivi per il futuro. Ecco perché abbiamo agito ora. Personalmente e a nome dell'FC Bayern, vorrei ringraziare Julian e il suo team di allenatori e augurare a tutti buona fortuna per il futuro".

Il Bayern Monaco - vale la pena ricordarlo - ha vinto 8 partite su 8 in Champions, eliminando il PSG agli ottavi senza subire reti. Le battute d'arresto in Bundesliga, tuttavia, sono aumentate cammin facendo e giocatori come Sané, Alphonso Davies e Gnabry hanno accusato un calo di forma. C'è poi il caso di Cancelo che, dopo un ottimo avvio, è stato lasciato in panchina a seguito della decisione di Nagelsmnann di puntare su una linea difensiva a tre. La cura maniacale dei dettagli tattici da parte dell'allenatore sarebbe stato uno degli aspetti poco graditi da alcuni giocatori.

Ma non solo. Nagelsmann era finito sulla graticola anche per il caso legato a Toni Tapalovic, allenatore dei portieri nonché grande amico di Neuer, cacciato dal club perché sospettato dallo stesso allenatore di essere una sorta di spia all'interno dello spogliatoio. Il tecnico, inoltre, era stato messo in discussione già a settembre dopo lo stentato avvio di campionato che era culminato con la sconfitta per 1-0 sul campo dell'Augsburg. In quel caso Nagelsmann aveva avuto una seconda chance e aveva saputo rimettere la squadra in carreggiata a suon di vittorie, stavolta no. Nageslmann, inoltre, non avrebbe avuto un rapporto idilliaco né con alcuni giovani della rosa (Musiala in particolare) né con Lewandowski: anzi, lo scarso feeling con il 35enne ex tecnico del Lispia sarebbe stato all'origine della decisione del bomber polacco di lasciare il Bayern e trasferirsi al Barcellona la scorsa estate.

Quanto è stata sorprendente la decisione del Bayern di esonerare Nageslmann?
"Bisogna essere onesti, è stata una grossa sorpresa. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato".

Perché proprio adesso che il calendario propone sfide delicate e non - ad esempio - durante la pausa per i Mondiali o alla fine della stagione?
"Questa è la domanda chiave. Forse il Bayern temeva che Tuchel non sarebbe stato più disponibile a fine stagione. Quindi, una volta presa la decisione di non puntare più su Nagelsmann, il club ha approfittato della sosta per le Nazionali per cambiare. Questa, al momento, appare la spiegazione più logica".

Nagelsmann viene descritto come un allenatore che lavora molto intensamente, un po' come Guardiola e Mourinho. Pensi che per alcuni giocatori sia complicato lavorare con lui?
"Nagelsmann è ossessionato dai dettagli e in questo sicuramente è simile a Guardiola. Si dice che il suo stile non sia piaciuto a diversi giocatori al Bayern, ma sono solo voci. Personalmente ritengo che sia un allenatore molto ambizioso e con le idee chiare. Per il resto qualsiasi confronto è impossibile: Nageslmann ha solo 35 anni e non ha ancora vinto nulla a parte una Bundesliga".