Ucciso in una sparatoria il capitano dell'Honduras Arnold Peralta
Il 26enne centrocampista è stato freddato a colpi d'arma da fuoco nel parcheggio di un centro commerciale nella città costiera di La Ceiba. Era passato anche in Europa nelle fila del Glasgow Rangers
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Una vera e propria esecuzione. Vittima, un calciatore. Arnold Peralta, 26 anni, centrocampista capitano della nazionale dell'Honduras, è stato assassinato. Lo riferisce la polizia honduregna: il giocatore è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco mentre si trovava nella sua auto nel parcheggio di un centro commerciale nella città costiera di La Ceiba. La pista della rapina è del tutto esclusa perché il giocatore non è stato derubato. L'uomo che l'ha aggredito è fuggito in moto.
Passato anche in Europa per 2 stagioni – dal 2013 al 2015 – con la maglia del Glasgow Rangers, Peralta era capitano anche dell'Olimpia Tegucigalpa. Club, quello dell’Olimpia, che era stato eliminato dalla semifinale della Liga Nacional de Honduras - la divisione di vertice del Paese – proprio la scorsa settimana, e proprio per questo l’omicidio potrebbe non escludere anche una pista legata a un qualche tipo di vendetta.
Il delitto ricorda infatti, sotto parecchi punti di vista, quello avvenuto in Colombia a metà degli anni ’90, quando il promettente Andrés Escobar, dopo l’eliminazione dei fortissimi Cafeteros al mondiale del 1994, fu ucciso nel parcheggio di un bar anche a causa del suo famoso autogol nella rassegna nordamericana.
L'Honduras infatti, esattamente come la Colombia in quegli anni, è un Paese oggi afflitto dalla violenza delle bande e registra uno dei più alti tassi di omicidi al mondo… delitti che nel 90% dei casi restano impuniti.
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