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Giocatori formati in Italia: Inter, Roma e Napoli al limite

Enrico Turcato

Pubblicato 29/07/2015 alle 19:46 GMT+2

Anche Lazio, Fiorentina, Genoa e Udinese devono ingegnarsi per rispettare le nuove norme sugli 8 giocatori "formati in Italia" presenti in rosa. Juve e Milan ok, mentre praticamente tutti e 20 i club di A saranno costretti a "tagliare" per rientrare nel tetto massimo dei 25 giocatori a squadra

Santon nel derby Inter Milan appena giocato in Cina

Credit Foto LaPresse

L’adeguamento alle nuove norme sta avvenendo coscientemente. Anzi, teniamo a precisare che se il mercato finisse oggi, tutte le squadre di Serie A 2015/16 riuscirebbero a rispettare la regola degli 8 giocatori formati in Italia. Quasi nessuna, invece, è già pronta con la rosa da 25 giocatori, ma ci sono ancora più di 30 giorni per sistemare gli esuberi e tagliare quelle 3-4 pedine che al momento sono in più. Tanti club italiani sono già tranquillamente proiettate verso i cambiamenti prestabiliti dalla Lega, mentre dovranno fare attenzione a quest’ultima parte di mercato alcune big, tra cui Inter, Lazio, Napoli, Fiorentina e Roma. Anche Udinese e Genoa sono al limite e non possono privarsi dei loro giocatori “formati” in Italia. Clamoroso e virtuoso il Sassuolo che ha 27 giocatori su 27 "formati in Italia". Ma vediamo nel dettaglio norme e situazione.

Come funzionano le nuove norme su rose e giocatori formati in Italia

Le principali novità sono due. Primo: il nuovo regolamento federale prevede che ogni club comunichi una rosa di massimo 25 giocatori prima dell’inizio del campionato (lista modificabile leggermente se incorrono infortuni gravi). Secondo: tra i 25 ci dovranno essere almeno 8 giocatori formati in Italia (in origine era 4 dal settore giovanile e 4 formati in Italia, ma per il primo anno è stata concessa questa deroga). Come precisa il comunicato federale, con “formati in Italia” si intendono i calciatori (di qualsiasi nazionalità) che tra i 15 e i 21 anni sono stati tesserati da un club italiano per almeno 36 mesi anche non consecutivi o per tre stagioni; per “formati nel club”, similmente, si intendono i calciatori che tra i 15 e i 21 anni sono stati tesserati dallo stesso club che vuole inserirli nella rosa per almeno 36 mesi anche non consecutivi o per tre stagioni.

Obiettivo: favorire anche gli under 21

Le nuove regole del campionato 2015/16 sono state volute dalla Figc per allineare il nostro torneo agli altri più importanti campionati europei e hanno lo scopo di promuovere la valorizzazione dei giocatori giovani e delle squadre giovanili. Il fatto che le limitazioni (massimo 25 giocatori tesserati a squadra) non si applichino a chi ha meno di 21 anni, per esempio, farà si che se una squadra avrà necessità di avere una rosa particolarmente ampia dovrà necessariamente tesserare giocatori giovani.
LA TABELLA RIASSUNTIVA
SquadraRosa attualeFormati in Italia
Atalanta3018
Bologna2719
Carpi2515
Chievo3016
Empoli2311
Fiorentina298
Frosinone2622
Genoa269
Inter289
Juventus2812
Lazio308
Milan3017
Napoli268
Palermo2912
Roma299
Sampdoria2714
Sassuolo2727
Torino348
Udinese2714
Verona2712

La situazione a un mese dalla fine del mercato

Le rose dovranno essere ridotte da praticamente tutti e 20 i club di A. Solo Carpi ed Empoli, al momento, sono al 100% in regola. Con oltre 30 giorni di trattative, comunque, la quantità di calciatori in rosa non rappresenta un problema per nessuna società. Semmai, l’attenzione, andrà concentrata sui “formati in Italia”. L’Inter ad esempio ne ha al momento solo 9 (Berni, Andreolli, D'Ambrosio, Dimarco, Santon, Ranocchia, Biabiany, Icardi, Longo), che diverranno presto 8 con la partenza di Longo. La Lazio ne ha 8 giusti, con Crecco in partenza ma bloccato, e grazie a Konko e Keita. I 9 della Roma sono De Sanctis, Svedkauskas, Romagnoli, Crescenzi, De Rossi, Nainggolan, Florenzi, Totti, Destro. Almeno 3 di questi hanno tante offerte per lasciare il club giallorosso. Gli 8 del Napoli sono Dezi, El Kaddouri, Hamsik, Jorginho, Valdifiori, Maggio, Insigne e Gabbiadini. Resteranno tutti o ne arriveranno altri? Juventus e Milan sono le uniche big senza problemi a riguardo.
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Alessio Romagnoli Italia

Credit Foto LaPresse

Ecco perché Romagnoli e Dybala vengono valutati tanto

Normale che quasi tutti i club si siano cautelati aggregando alla prima squadra i giovani migliori della Primavera o puntando su secondi e terzi portieri giovani, anche stranieri, ma “formati” in Italia. L’altra considerazione che si può trarre è che, ovviamente, essendoci pochi italiani e pochissimi stranieri formati direttamente da noi, quelli presenti vengano valutati tanto e tenuti stretti. Per questo uno come Dybala (arrivato a Palermo giovanissimo e quindi a norma con i parametri federali) è stato pagato tanto dalla Juventus. E, per questo, la Roma fatica a lasciar libero Romagnoli senza valide alternative italiane. Insomma, nel calciomercato attuale, i dirigenti devono tener conto anche di queste novità. Se ne venisse colto il senso e non utilizzato il classico motto “fatta la legge, trovato l’inganno”, ne gioverebbe davvero tutto il movimento calcistico italiano.
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