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Il gioco al rialzo che fa comodo a tutti: stesse squadre e stessi giocatori trattati
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Pubblicato 05/07/2015 alle 20:38 GMT+2
Le sessioni di calciomercato nell'ultimo periodo si stanno caratterizzando dai continui duelli tra alcuni club per gli stessi obiettivi. Casuale? No, abbiamo provato a spiegarvi che talune società, vari intermediari e certi "fondi" hanno il preciso scopo di far alzare la valutazione di ogni pedina di mercato
Laporte, Jovetic, Jackson Martinez, LaPresse
Credit Foto LaPresse
“Sul giocatore c’è l’Inter, ma interessa anche al Milan”. “Alla finestra le spagnole Valencia e Atletico Madrid”. “In Inghilterra piace a Liverpool, Chelsea e United”. “Si è inserito il Porto”. Quante volte avete udito frasi del genere? Migliaia. E, ora, provate a sfruttare leggermente la vostra memoria: quante volte nelle ultime sessioni di mercato avete sentito tutte queste squadre interessate allo stesso calciatore? Troppe. Normale iniziare a sospettare che non sia una casualità. Anzi, scovando i nomi di procuratori, agenti e intermediari e tenendo ben presente il libro di Pippo Russo “Gol di rapina. Il lato oscuro del calcio globale”, diventa più semplice collegare tutti i vari personaggi della questione. E allora proviamo a fare un breve recap, tentando di riassumere la vicenda e di capire il perché di questa sorta di “circolo vizioso”, nel quale rientrano continuamente i medesimi club e i soliti “nomi”, che di fatto monopolizzano l’attenzione mediatica. C'entrano ovviamente le Tpo (third party ownership), sono diretti interessati Doyen e Mendes, ormai acerrimi rivali che, però, in questo gioco al rialzo si fanno “favori” a vicenda.
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Più se ne parla, più c’è asta, più si alza il prezzo
Partiamo da un presupposto alquanto ovvio, ma che vale la pena sottolineare. Il calciomercato è governato dalla logica regola del “più se ne parla, meglio è”. Più un giocatore viene nominato, trattato, corteggiato, più il suo valore e il suo prezzo aumentano esponenzialmente. Gli esempi sono molteplici, dai mister 100 milioni di euro Bale a Pogba, passando per i più recenti Martinez e Kondogbia. Scatta una sorta di asta al rialzo e per assicurarselo le pretendenti alzano il tiro e, di conseguenza, le cifre in ballo. Una “battaglia” di offerte che fa comodo a tutti: procuratori, giocatori e detentori dei cartellini compresi.
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Il riassunto della trattativa Kondogbia
Credit Foto Eurosport
Inter, Milan, Atletico, Valencia, Liverpool, United, Chelsea, Monaco e Porto
Ecco allora che Aymeric Laporte era vicino al Milan, ma poi sono subentrate Valencia, Atletico e Liverpool. Il difensore Doria era stato visionato dall’Inter, ma su di lui sono piombate United e Atletico. Layvin Kurzawa, Nicolas Otamendi, Aymen Abdennour sono stati associati a tutte queste squadre. Per avere Geoffrey Kondogbia, l’Inter, ha duellato a lungo con le spagnole e le inglesi, oltre che con il Milan. Per Mbia e Imbula si era inserito anche il Porto, che alla fine è riuscito a portarsi a casa il centrocampista francese. E tanti di questi, come potete notare, sono in uscita dal Monaco, la squadra più corteggiata di Francia. Poi Alex Witsel, Stefan Jovetic, Radamel Falcao, Brahimi, Jackson Martinez, Mohamed Salah e Juan Cuadrado (sugli ultimi due anche Roma e Juventus). Un continuo duello a distanza tra una decina di club, che continuano a disturbarsi sugli stessi obiettivi di mercato.
Doyen, Ramadani, Mendes, Lucas, Zahavi e i fondi
Ora, dato per assodato che l’arcinota società di investimento Doyen Sports, come si legge sul suo sito, abbia lavorato a stretto contatto con Atlético Madrid, Benfica, Granada, Porto, Santos, Sevilla, FC Twente e Valencia, è altrettanto palese che Jorge Mendes (il principale rivale di Doyen, con la quale non va per nulla d’accordo) con la sua Tpo Gestifute abbia per anni fatto affari con Porto, Monaco, Chelsea, United, Zenit. Ricordando che Nelio Lucas (Doyen) è l'uomo che ha fatto incontrare Silvio Berlusconi e mister Bee Taechaubol, il broker thailandese che ha acquistato il 48% del Milan, e non dimenticando che Pedro Pereira (Mendes) gestirà il mercato estero della Fiorentina, non è difficile intuire che, oramai, questi fondi siano entrati di prepotenza anche nel mercato italiano. In questo vorticoso giro di mercato sono protagonisti attivi anche Pini Zahavi e il suo strettissimo collaboratore Fali Ramadani, protagonisti nelle operazioni Cuadrado e Jovetic, ceduti non a caso in Premier League, territorio di “comando” per la coppia israeliano-macedone. E Inter e Liverpool cosa centrano? Non hanno ancora diretti personaggi collegabili, ma sono sempre state protagoniste di questi movimenti e di questi rilanci, trattando attivamente la maggior parte dei calciatori che abbiamo citato.
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Stevan Jovetic of Manchester City (Reuters)
Credit Foto Reuters
Chi saranno i prossimi?
In questo gioco al potere tra “fondisti”, in particolare tra la Doyen e Jorge Mendes, in cui ormai sono coinvolti tutti i principali campionati europei tranne la Bundesliga, non è difficile prevedere chi saranno i prossimi protagonisti. Vi sottoponiamo dei nomi che tormenteranno nei prossimi mesi le sessioni di mercato europeo? Lucas Silva, Nastasic, Ljajic, Markovic, Dedè, Guedes, Guilavogui, Sergio Oliveira, Defour, Martial, Barbosa. Alcuni li avete già sentiti, altri sono meno conosciuti. Ma quando li vedrete associare a qualcuna delle squadre sopra citate, non stupitevi. Sarà solo l’inizio dell’ennesimo tourbillon di offerte e rilanci che innalzeranno cifre e sconvolgeranno ancor di più gli equilibri di un calciomercato ormai troppo difficile da controllare.
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