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Inter, linea dura con Perisic: è scontento ma resta, e adesso cosa succede?

Simone Pace

Pubblicato 30/01/2019 alle 16:31 GMT+1

Il 29enne croato vicecampione del mondo sembrava sul punto di fare le valigie e lasciare Appiano Gentile, ma i nerazzurri hanno deciso di blindarlo in attesa di offerte soddisfacenti: per la sua cessione pretendono almeno 35 milioni di euro e non intendono accettare prestiti. Ora sta a Spalletti rigenerare un giocatore che sulla carta è perso.

Ivan Perisic, Inter 2018-2019 (Imago)

Credit Foto Imago

A poche ore dalla chiusura della sessione invernale di calciomercato, in casa Inter continua a tenere banco il caso Perisic. Il 29enne esterno d'attacco croato, al centro ormai da giorni di voci che lo vorrebbero sul punto di lasciare Appiano Gentile, potrebbe concludere (a malincuore) la sua stagione in nerazzurro. Rispetto a quanto dichiarato dall'amministratore delegato Beppe Marotta domenica a margine di Torino-Inter, la società sembra intenzionata a fare muro con il giocatore non accontentando il suo desiderio di cambiare aria. Mancano offerte adeguate e Perisic non si muove almeno fino a giugno, poi se ne riparlerà. Ma a giugno mancano 5 mesi e l'Inter non può correre il rischio di svalutare il giocatore. Ecco perché diventa fondamentale il ruolo di Luciano Spalletti.

Addio Ramadani, Perisic si muove da solo

Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, Perisic avrebbe comunicato personalmente all'Inter la propria decisione di proseguire la carriera altrove. Il croato avrebbe infatti interrotto il rapporto professionale con l'agente Fali Ramadani, ovvero colui che la scorsa estate aveva strappato ai nerazzurri l'ultimo rinnovo di contratto (fino al 2022) con tanto di adeguamento di stipendio (4 milioni netti). Perisic gestisce i propri affari da solo, facendosi aiutare da alcuni familiari. Forte dell'interessamento manifestato nei suoi confronti dall'Arsenal, Perisic ha in realtà sbagliato totalmente le tempistiche. Sempre secondo quanto riferito dalla Gazzetta dello Sport, infatti, l'Inter avrebbe risposto alla sua richiesta di cessione alzando un vero e proprio muro. Se è vero che i Gunners vogliono Perisic, la formula del prestito con diritto di riscatto non può soddisfare in minima parte le esigenze dell'Inter, che pretende almeno 35 milioni di euro dalla sua cessione (ovviamente a titolo definitivo).
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Ivan Perisic - Chievo-Inter - Serie A 2018-2019

Credit Foto Getty Images

Il dietrofront di Marotta

Poco prima del calcio d'inizio di Torino-Inter, Beppe Marotta aveva fatto intendere che Perisic aveva di fatto le valigie in mano. "Proveremo ad accontentarlo", la sintesi delle sue parole. Poi, però, la vicenda ha preso una piega ben diversa. All'orizzonte non si vedono offerte soddisfacenti ed ecco che l'ex ad della Juventus cambia improvvisamente rotta: Perisic non si muove. E a proposito di Marotta, in sella da poco più di un mese e mezzo, l'impatto con il mondo Inter non è stato certo dei più semplici: il caso Perisic è deflagrato, ma sul tavolo ci sono anche le questioni spinose legate ai rinnovi di Icardi e Srkiniar, questioni non di poco conto per giocatori che rappresentano la spina dorsale della squadra.
Quando un giocatore espone il suo stato d'animo correttamente, bisogna andargli incontro valutando anche logiche patrimoniali. Se rimarrà, sarà compito dell'allenatore ridare carica a questi giocatori e arrivare con loro a fine stagione [Marotta, 27 gennaio 2019]
Perisic? Non ci sono novità. Non va via nessuno, non credo [Marotta, 30 gennaio 2019]

E ora? Separato in casa o recuperato da Spalletti

Adesso la palla passa nelle mani di Luciano Spalletti, il cui compito appare piuttosto chiaro. Perisic rimane controvoglia, d'accordo, ma l'Inter non può e non deve correre il rischio di svalutare il giocatore, pagato 19 milioni nell'estate 2015 dopo una trattativa infinita con il Wolfsburg. Per ovvi motivi, il croato non può finire ai margini della rosa ma, soprattutto in ottica giugno, deve necessariamente giocare con continuità e ritrovare un ruolo da protagonista. Spalletti, in altre parole, deve essere bravo a rigenerare il giocatore soprattutto dal punto di vista mentale: Perisic è un patrimonio della società e va gestito con estrema cautela.
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Ivan Perisic e Luciano Spalletti

Credit Foto Getty Images

I numeri di Perisic con l'Inter

StagionePresenzeGolAssist
2015-163796
2016-17421112
2017-18391111
2018-192535
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