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PSG, Mbappé e il no al Real Madrid: "Nel 2021 sarei partito, ora il contesto è cambiato"

Luca Montanari

Aggiornato 23/05/2022 alle 17:06 GMT+2

Kylian Mbappé in conferenza stampa parla del rinnovo con il PSG fino al 2025, dopo essere arrivato vicinissimo al passaggio al Real: "L'anno scorso volevo partire, oggi invece il contesto è cambiato. Possiamo scrivere ancora tante pagine insieme a Parigi".

Mbappé, il pallonetto da 30 metri si spegne sulla traversa!

Kylian Mbappé resta al PSG. Fine dei discorsi riguardo un possibile passaggio al Real Madrid, dal momento in cui il presidente della società Al Khelaifi lo ha convinto a restare, anche per merito di un'offerta di rinnovo da capogiro. Il 23enne attaccante francese era in scadenza di contratto con il club della capitale francese e il trasferimento ai Blancos - sua squadra del cuore - sembrava ormai dato per certo. Fino al clamoroso dietrofront di venerdì scorso, poi l'annuncio definitivo prima dell'ultima giornata di campionato contro il Metz, Mbappé ha dichiarato di persona, davanti ai tifosi parigini, la volontà di restare all'ombra della Tour Eiffel.
Terminata la sua quinta stagione da attaccante del PSG, Mbappé si è presentato in conferenza stampa per spiegare le motivazioni del prolungamento di contratto fino al 2025. Queste le sue prime parole: "È stata una decisione difficile, ma ho sempre voluto concentrarmi sul campo e prendere tempo per decidere al meglio. Non ho problemi con la pressione, ce l'ho da quando ho 14 anni".

Mbappé: "L'anno scorso volevo partire, poi le cose sono cambiate..."

"L'anno scorso volevo partire, lo sanno tutti e pensavo fosse la scelta migliore al tempo. Le cose cambiano però, oggi il contesto è diverso, sia sportivamente sia personalmente. Ero libero di decidere e so quanto importante fosse rimanere in Francia dove sono nato e cresciuto. C'è un aspetto sentimentale dietro la mia scelta. La mia storia qui non è finita, possiamo scrivere ancora tante pagine insieme".

Più poteri decisionali al PSG?

"Faccio parte della squadra. Non vado oltre il mio ruolo. Ovviamente amo il calcio, tutti sanno che mi piace parlarne, ma non andrò oltre il mio semplice ruolo di calciatore. Non mi servono responsabilità speciali per sentirmi coinvolto nel progetto. C'è un capitano che è Marquinhos e non mi interessa sorpassarlo. Non mi serve essere capitano per dare il mio punto di vista e essere d'esempio sul campo".

Sul Real Madrid

"La decisione è stata fatta la scorsa settimana. Non l'ho detto perché il club non voleva, volevamo tenere il segreto, che fosse una sorpresa. Ho preso la decisione prima di chiamare Florentino Perez: ho molto rispetto per lui e per il Real. Mi volevano rendere felice e li ringrazio per questo e quindi volevo parlargli in prima persona della mia decisione per rispetto. Cosa dico ai tifosi del Real? So che saranno delusi, ma spero che capiranno che ho deciso di rimanere nel mio paese. Sono francese e in quanto tale vorrei rimanere qui e portare la Francia al top".

Sul futuro al PSG

"Una cosa che ho imparato nel calcio è che non si può guardare tanto in là nel tempo. Ho preso la decisione migliore per me oggi, non so cosa succederà in futuro. Abbiamo parlato soprattutto di calcio, abbiamo dedicato pochi minuti ai soldi. Voglio gestire la mia carriera nel migliore dei modi per me stesso".

Su Di Maria

"È una leggenda di questo club, ho imparato molto da lui. Posso dirgli solo grazie e buona fortuna per il giocatore e la persona che è".
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