Chi è Pulisic? Esploso a Dortmund, al Chelsea tanti infortuni. Il Milan è ad un passo. Sarebbe il jolly per la trequarti

Il raduno del 10 luglio si avvicina, e il Milan 2023/24 è ancora un cantiere aperto. Alcuni ruoli sono scoperti, altri necessitano di riserve. Dopo Sportiello e Loftus-Cheek, però, i rossoneri sono ad un passo dal terzo colpo dell'estate: Christian Pulisic. Il vice-capitano degli Stati Uniti, con passaporto croato, è un esubero del Chelsea, come lo era Loftus-Cheek, e sta spingendo per poter giocare nella formazione di Stefano Pioli. Manca solo l'ok dei Blues, che sperano di incassare 25 milioni per il calciatore (tra un anno sarà svincolato). Filtra ottimismo. La trattativa è in corso da tempo, e l'ultima proposta pare sia stata quella giusta: 18 milioni di euro + 4 di bonus. I londinesi hanno ricevuto un'offerta importante anche dal Lione, ma il giocatore degli States preferisce l'Italia e Milano. E quel passaporto croato fa comodo al Milan: infatti, gli permetterebbe di non occupare uno slot da "extracomunitario". Ma chi è Christian Pulisic? Come gioca, quali sono le sue caratteristiche e quali i suoi numeri? Scopriamolo insieme.

Classe '98, statunitense di origini croate (per il nonno paterno), a 7 anni si trasferisce in Inghilterra con la madre ed inizia a giocare nel Brackley Town. Un breve periodo dopo il quale torna negli States e milita per un anno nel Michigan Rush, poi nel PA Classics, entrambe di calcio giovanile. Durante un torneo in Turchia, nel 2014, viene notato dai talent scout del Borussia Dortmund, che rapiti dalla sua classe lo portano in Germania già nel gennaio 2015, prima del suo 16° compleanno. Brucia le tappe, 10 gol e 8 assist in 15 presenze con le giovanili. Troppo più forte dei pari età, allora viene promosso in prima squadra nel gennaio 2016 da Thomas Tuchel, che lo stima tantissimo. E dopo alcuni spezzoni, il 17 aprile dello stesso anno segna il primo gol in Bundesliga contro l'Amburgo: a 17 anni e 212 giorni è il più giovane straniero nel campionato tedesco a riuscirci.

Nei tre anni a Dortmund, Christian Pulisic è strabiliante. Negli Stati Uniti sono sicuri sia "the next big thing". 19 gol e 26 assist in 4 stagioni, dati da unire a giocate di alto livello e una maturità fuori dal comune. E' pronto per un altro salto di qualità, si trasferisce al Chelsea di Frank Lampard nel giugno 2019 per 64 milioni di euro. Una cifra importante. Ma non sembra accusare il peso dei riflettori. A Londra inizia alla grande, è anche più prolifico che in passato: 9 gol alla prima stagione in Premier League. Poi però emergono vari problemi fisici, che condizionano l'annata 2020/21 e lo fanno scivolare nelle gerarchie. Tuttavia, anche da subentrante gioca un ruolo importante. I Blues, allenati ora da Thomas Tuchel, vincono la Champions League. E l'americano è decisivo nelle semifinali contro il Real Madrid: a segno al Bernabeu, assist-man allo Stamford Bridge. I guai però persistono e insieme si riduce sempre più lo spazio che si era ritagliato. A ciò si aggiunge il caos societario del Chelsea, e nell'ultima annata, disastrosa per tutti, non si salva nemmeno lui. Ma almeno si gode la parentesi felice del Mondiale in Qatar. Con indosso la n.10 degli USA cambia espressione ed è tra i migliori: 1 gol e 2 assist, partecipa quindi a tutte le reti della sua Nazionale e si aggiudica anche 2 premi "Man of the Match". A Londra rimane però una seconda linea. L'arrivo di Pochettino non dovrebbe cambiare nulla: Christian Pulisic è quindi in partenza, ha bisogno di nuovi stimoli, di un progetto diverso, e sogna di trovare tutto questo a Milanello.

Fonte: Transfermarkt

Il 10 degli Stati Uniti è un'ala sinistra, che può giocare ovunque sulla trequarti: al centro, largo a destra o appunto sulla fascia sinistra. Nel Milan di Pioli sarebbe a suo agio nel 4-2-3-1, e vista la presenza di Rafa Leao, è più facile che colmi il vuoto lasciato da Brahim Diaz. Ma se i rossoneri non compreranno un'ala destra, a quel punto potrebbe essere lui a riempire quella casella. Anche in un eventuale 4-3-3. Calciatore molto agile, capace di liberarsi nel traffico anche se il fisico non è il punto di forza (177cm di altezza, 73 kg di peso). Ambidestro, dribblomane (a volte esagera), è un grande rifinitore: più che i gol, infatti, la sua specialità sono gli assist, frutto anche di una migliore visione di gioco. Ha doti tecniche sopra la media, che gli consentono di difendere il pallone, creare superiorità o aiutare i compagni. Da tanti allenatori è stato apprezzato pure come arma "segreta" a partita in corso, per chiudere la pratica. Non è da considerare appena un giocatore offensivo: Pulisic è disposto al sacrificio e capace di assolvere compiti anche in fase difensiva.

Christian Pulisic è un talento puro, è un calciatore che molti allenatori vorrebbero, e che in Serie A potrebbe spostare gli equilibri. Tuttavia, c'è un motivo se la sua valutazione è calata nel tempo: i tanti infortuni. Guai muscolari erano già emersi a Dortmund, ma la situazione è peggiorata nell'avventura londinese. Al Chelsea ha saltato circa 60 partite (in 4 stagioni). Un infortunio agli adduttori, poi il polpaccio, poi la coscia. Nel 2021/22 è stato out per 52 giorni a causa di un problema all'articolazione della caviglia. E nell'ultima stagione il ginocchio lo ha messo ko per due mesi. Il Milan quindi coglierebbe un'occasione di mercato, ma assumendosi dei rischi. Pulisic oggi è una scommessa, più che un top player.