Giorgio Chiellini, futuro da dirigente Juventus? Bisogna vendere per fare mercato per arrivare a un centrocampista

Il calciomercato non si ferma mai: qual è l’ultimo giocatore messo nel mirino delle big di tutta Europa? Ci sono novità sui rinnovi dei calciatori più importanti? Qualche svincolato di lusso che sta per trovare una sistemazione? Ecco qui riportate e commentate da noi le tre notizie più interessanti sugli ultimi movimenti di mercato raccolte dai quotidiani in edicola stamattina e dai vari siti specializzati, in Serie A e all’estero.

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Sulle pagine della Gazzetta dello Sport si parla del futuro prossimo di Giorgio Chiellini. Pensa al ritiro ma fino all’estate resta negli Usa, poi cerca un ruolo da manager: la Signora ci pensa.

La nostra opinione: Giorgio Chiellini e la Juventus sono legati in maniera indissolubile: se l'ex capitano, oggi 39enne, deciderà di lasciare il calcio come si sta leggendo in queste ore, ovviamente il primo pensiero sarà per la sua Juventus. Non nelle vesti di allenatore, lui non ci si vede, ma sicuramente in quelle di dirigente. "Nel mio futuro vedo i bianconeri - ha ammesso di recente -. Non so in quale posizione, ma è un posto dove ho trascorso quasi metà della mia vita. Sono ancora molto legato, e sono molto felice che stiano facendo una buona stagione. Non vedo l'ora di tornare allo stadio durante le vacanze di Natale. Ma non c'è fretta, mi sto godendo la vita qui con la mia famiglia". Quale ruolo potrebbe ricoprire Chiellini alla Juventus? La prima cosa che ci viene in mente è il ruolo di vicepresidente, ormai vacante da quando Pavel Nedved si è dimesso esattamente un anno fa insieme a tutto il CDA che appoggiava Andrea Agnelli. Potrebbe essere un nuovo inizio della carriera post calcio di Re Giorgio Chiellini.

Rimaniamo sulle pagine della Rosea per parlare di calciomercato Juve. "Si decide su Phillips e per Koopmeiners, prima serve vendere. Manna, braccio destro di Giuntoli: 'Colpi? Juve ideata con 2 uomini in più, siamo vigiliì".

La nostra opinione: Il riferimento ai due giocatori in più con cui era pensata la rosa è presto fatto: Manna si riferisce alle defezioni forzate di Fagioli e Pogba, ora squalificati per scommesse e doping. "Se sul mercato si presenteranno delle opportunità ci faremo trovare pronti", ha spiegato Manna. Le occasioni - inutile nascondersi - non ci sono più, e allora bisogna lavorare sulle operazioni possibili: quella di Kalvin Phillips al momento sembra quella più abbordabile, anche se da quello che filtra il "centrocampista meno amato da Guardiola" ha estimatori in Premier League (Newcastle, Tottenham o Manchester United) e difficilmente si staccherà dall'isola britannica, anche per continuare a coltivare i propri sogni in Nazionale. Diverso il caso di Teun Koopmeiners dell’Atalanta: costa 45-48 milioni ma è molto complicato. A seguire Sudakov dello Shakhtar Donetsk, Hojbjerg del Tottenham e Koné del Borussia Moenchengladbach. Serve vendere però: privarsi di Soulé (6 gol nel prestito a Frosinone), Iling e forse anche Yildiz potrebbe portare quel tesoretto che serve per poter comprare.

Come scrive La Repubblica, è partita la missione in Arabia Saudita per Matteo Manfredi, l’azionista di riferimento della Sampdoria e probabile futuro presidente, accompagnato in questo blitz da Andrea Mancini: in programma un incontro con papà Roberto, ct dell’Arabia Saudita, personaggio in vista nel paese e sicuramente d’aiuto in questa fase in cui la Sampdoria sta cercando investitori e ha intenzione di sviluppare proficue relazioni.

La nostra opinione: La Sampdoria vuole crescere e per farlo servono finanziamenti. Dove si trovano i finanziamenti? Risposta facile, in Arabia Saudita. Ecco il perché di questa missione dell'azionista di maggioranza del club blucerchiato Matteo Manfredi e il direttore sportivo Andrea Mancini. "Il brand Sampdoria ha attrattiva a livello locale e internazionale a prescindere dalla categoria. Io parlo tutti i giorni con gli investitori" aveva detto Manfredi lo scorso 21 novembre. Detto, fatto. L'obiettivo dovrebbe essere quello di scatenare l'interesse del Pif (Public Investment Fund), il fondo sovrano dell’Arabia Saudita, con un patrimonio stimato di oltre 776 miliardi di dollari. Da un po' con gli occhi nel calcio, Pif ha già il controllo del Newcastle (avversaria del Milan in Champions) e - chissà - potrebbe interessarsi anche alla Samp, se il Mancio ci mettesse una buona parola.