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Calciomercato - Manchester City, Kovacic è ufficiale: Guardiola accoglie l'erede di Gundogan

Stefano Silvestri

Pubblicato 27/06/2023 alle 19:19 GMT+2

CALCIOMERCATO - Il centrocampista croato diventa ufficialmente un nuovo rinforzo per Guardiola: operazione da 35 milioni di euro circa, tra parte fissa e bonus. L'ex nerazzurro, che ha firmato fino al 2027, lascia il Chelsea dopo 5 anni. "Far parte di questa squadra credo sia il sogno di ogni calciatore", le prime parole di Kovacic da nuovo giocatore dei Citizens.

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Uno se ne va, un altro prende il suo posto. Nelle stesse ore in cui perde ufficialmente Ilkay Gundogan, annunciato dal Barcellona come suo nuovo rinforzo a parametro zero, il Manchester City accoglie il suo erede: è ufficiale anche l'arrivo di Mateo Kovacic, primo fiammante volto nuovo nella rosa dei neo campioni d'Europa.
I due club avevano già trovato qualche giorno fa l'accordo definitivo per il trasferimento del croato. Le cifre dell'operazione: 30 milioni di sterline totali, ovvero 35 milioni di euro circa, tra parte fissa e bonus. Kovacic sarebbe andato in scadenza con il Chelsea tra un anno e il Manchester City ne ha approfittato, facendogli firmare un nuovo contratto di cinque anni, fino al 30 giugno del 2027. "Non vedo l'ora di iniziare con il City - le prime parole di Kovacic riportate dal sito ufficiale del club inglese -. Chiunque abbia visto giocare la squadra di Guardiola conosce il tipo di calcio che fa e che per me è il migliore al mondo. Far parte di questa squadra credo sia il sogno di ogni calciatore".
Kovacic lascia così il Chelsea dopo cinque stagioni prolifiche: arrivato nel 2018 dal Real Madrid, dove aveva appena conquistato tre Champions League di fila pur senza scendere mai in campo in finale, a Londra si è nuovamente issato sul tetto d'Europa (nel 2021, ironia della sorte proprio contro il Manchester City) aggiungendo al conto dei trofei un'Europa League. Guardiola, a principio, dovrebbe schierarlo titolare proprio al posto di Gundogan, l'uomo che ha deciso da solo una FA Cup e che, col passare degli anni, è diventato un pilastro della formazione più forte del continente.
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