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Wolfsburg-Lione: le ragioni per cui questa finale è assolutamente imperdibile

Stefano Dolci

Aggiornato 26/05/2016 alle 16:10 GMT+2

Alle 18 al Mapei Stadium di Reggio Emilia e in DIRETTA esclusiva su Eurosport va in scena l'ultimo atto della Champions League femminile fra Wolfsburg e Lione, nella riedizione della finale andata in scena tre anni fa e che ha visto prevalere la compagine tedesca. Una partita carica di spunti fra le squadre più forti d'Europa e che offre molteplici spunti di interesse.

2016, Popp, Schelin, Wolfsburg-Lione, Champions League femminile (2013)

Credit Foto Imago

Talvolta è facile farsi prendere dall’enfasi in questa epoca in cui ogni aggettivo o avverbio viene sempre elevato al grado di superlativo. Giovedì sera però al Mapei Stadium di Reggio Emilia andrà veramente in scena un evento che qualunque amante di calcio non dovrebbe perdere: alle 18 Wolfsburg e Lione si contenderanno la Champions League femminile nella riedizione della finale andata in scena tre anni fa e che ha visto prevalere la squadra bianco verde grazie a un rigore, concesso per fallo di mano dubbio trasformato da Muller a 17 minuti dallo scadere. Proprio come accadrà sabato ad Atletico e Real Madrid al Meazza, la compagine francese e quella tedesca si ritrovano per contendersi il trofeo più ambito e deliziare tanti curiosi o genitori un po’ scettici, che magari respirando la genuinità dell’ambiente e l’abilità delle protagoniste si convinceranno ad iscrivere le proprie figlie a una scuola calcio.
"Se dovessi convincere una persona indecisa a non perdersi l’appuntamento con la finale di Champions League femminile – ci racconta Martina Angelini, voce del calcio femminile di Eurosport insieme a Federico Zanon – direi semplicemente che è quanto di meglio possa offrire il calcio femminile a livello internazionale. Wolfsburg e Lione sono nettamente le squadre più forti d’Europa per organico, qualità tecniche, organizzazione e potenza finanziaria. Non è possibile fare realmente paragone con qualunque partita, anche d’alta classifica, del nostro campionato. Per velocità, fisicità, capacità delle giocatrici in campo di piazzare la zampata decisiva in qualunque istante: Wolfsburg e Lione rappresentano il non plusultra, il miglior spot per una disciplina troppe volte ingiustamente snobbata nel nostro paese ma che, anche con iniziative come questa, sta pian, piano provando a colmare il gap di almeno 10 anni rispetto a Germania, Francia e alle realtà nordeuropee dove le calciatrici sono professioniste a tutti gli effetti”.

Attacco atomico, difesa di ferro: il Lione è una macchina perfetta...

0 sconfitte in gara ufficiale in questa stagione fra campionato (vinto per il decimo anno di fila), Coppa di Francia (portata a casa per la quinta annata consecutiva) e Champions League, 201 gol fatti in 36 match ufficiali disputati ed appena 7 subiti. Bastano questi impressionanti numeri per capire la forza della compagine allenata da Gérard Prêcheur che, per la quinta volta nelle ultime sette annate approda all’ultimo atto della Champions League che ha vinto l’ultimo volta quattro anni fa. Le ragazze transalpine contro il Wolfsburg vanno a caccia di rivincite e di un triplete che completerebbe una stagione assolutamente straordinaria. Sulla carta il Lione non ha punti deboli e può contare su un reparto d’attacco semplicemente formidabile, guidato dalla 20enne norvegese Ada Hegerberg, capocannoniere della competizione con 8 reti in 7 match e potenzialmente destinata a diventare la giocatrice più forte del pianeta: “Hegerberg ha qualità uniche e con la sua capacità di non dare punti di riferimento ed essere incisiva su tutto il fronte dell’attacco ha aumentato incredibilmente il potenziale offensivo già impressionante del Lione – racconta Zanondotata di un talento superiore che le ha perso di debuttare ad appena 16 anni nella nazionale maggiore norvegese si è riscoperta bomber implacabile proprio in Francia dove le hanno ritagliato un ruolo di attaccante centrale moderno che ha aumentato di molto le proprie percentuali realizzative. Se la dovessi paragonare a un grande attaccante Hegerberg ricorda un po’ Thierry Henry e vista l’età ha veramente le potenzialità per diventare l’attaccante più forte del mondo”. Se i numeri di Hegerberg sono questo merito però è anche delle assistenze e del contributo delle compagne di reparto come Abily, Le Sommer, Thomis, Necib e del monumento Lotta Schelin, 32enne leggenda del calcio svedese considerata in patria l’Ibrahimovic del calcio femminile che chiuderà proprio a Reggio Emilia la sua esperienza di 8 anni col Lione (con cui ha vinto 7 campionati, 4 Coppe di Francia e 2 Champions League realizzando ben 284 gol) e proverà a rompere uno dei pochi tabù che gli sono rimasti, realizzare una rete nella finale di Coppa Campioni.

Wolfsburg: l’organizzazione al potere

A provare a mettere ancora i bastoni tra le ruote ai sogni di Champions del Lione sarà il Wolfsburg che, pur in una stagione ricca di infortuni e in cui ha attuato un autentico ricambio generazionale puntando su diversi elementi di 20-22 anni, è riuscita a centrare la terza finale dal 2012 ad oggi. Le ragazze di Kellermann, che per il secondo anno di fila hanno fallito l’assalto alla Bundesliga (vinta dal Bayern Monaco) possono diventare la prima squadra ad aggiudicarsi 3 Champions League in quattro anni. Ci proveranno affidandosi all’esperienza della grande ex Lara Dickenmann, sulla vivacità, capacità di saltare l’uomo e inventare calcio di Ramona Bachmann e sulla solidità di un pacchetto difensivo capace di concedere appena 2 reti in 8 gare di Champions League.
VIDEO: Gli highlights del successo per 3-0 del Wolfsburg contro il Brescia nei quarti di finale d'andata
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Brescia non sfigura, ma il Wolfsburg vince 3-0

Il pronostico di Martina Angelini

Vittoria Wolfsburg
Scelgo la squadra tedesca perché a differenza del Lione arriva a questo appuntamento più rodata ed allenata di un Lione che negli ultimi due mesi non ha praticamente disputato una gara vera, avendo vinto il campionato in surplace. Kellermann è un tecnico che ha dimostrato già in passato di saper mettere sabbia nell’ingranaggio di un Lione che potrebbe pagare anche la voglia di strafare di alcuni elementi al passo d’addio. E poi, come sostiene Gary Lineker, non dimentichiamoci mai che il calcio (anche femminile) è pur sempre quel gioco in cui si gioca 11 contro 11 e alla fine vincono i tedeschi…”.

Il pronostico di Federico Zanon

Vince 3-1 il Lione
Vince 3-1 il Lione che ha valori tecnici superiori e più alternative di maggiore qualità rispetto a un Wolfsburg incerottato e che dovrà fare a meno anche della propria attaccante più pericolosa, la norvegese Hansen. Con la sua fisicità e capacità di tenere impegnata le difese avversarie avrebbe potuto essere molto utile per impegnare una squadra che ha pochissimi punti deboli”.
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