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Champions League: Lazio, ecco perché il Bayer Leverkusen non va sottovalutato

Christopher Köster

Aggiornato 07/08/2015 alle 14:14 GMT+2

La redazione di Eurosport Germania ci spiega pregi e difetti delle Aspirine, squadra che i biancocelesti affronteranno nei playoff di Champions League in programma il prossimo 18 e 26 agosto

Hakan Calhanoglu erzielte gegen Schalke 04 den 1:0-Siegtreffer für Bayer Leverkusen.

Credit Foto Imago

Il Bayer Leverkusen si presenta ai playoff di Champions League dopo una stagione esaltante. Iniziata con alcune difficoltà e chiusa con una primavera fantastica. La squadra è più o meno la stessa del 2014-15. Hanno perso Josip Drmic (ma non è stato un fattore) e Gonzalo Castro, ma hanno acquistato un centravanti di sacrificio come Admir Mehmedi dal Friburgo. L’acquisto più interessante è Christoph Kramer, tornato dopo un prestito di due anni al Borussia Moenchengladbach. E da tenere d’occhio sono soprattutto le alternative offensive: Julian Brandt, Calhanoglu, Mehmedi e Kiessling. Il Bayer Leverkusen ha tutto per confermare il quarto posto in Bundesliga e agire da mina vagante nelle coppe.

Punto di forza: il gioco

Quando la palla è all’avversario, il Bayer Leverkusen lotta come un branco di lupi e aggredisce fino all’area altrui. In fase di possesso palla, invece, Roger Schmidt chiede di praticare un calcio diretto, che arrivi rapidamente alla conclusione.

Il punto debole: intensità e gioventù

Croce e delizia. Giocare in questo modo richiede un alto livello di fisicità che non sempre può essere al top per i logici scadimenti di forma. All’inizio della passata stagione, ad esempio, il Leverkusen ha avuto parecchi problemi quando si trattava di scendere in campo anche nell’infrasettimanale. Il fatto che Leno, Wendell, Brandt, Calhanoglu e Son non vadano oltre i 23 anni non aiuta. La difesa? Non è di certo il reparto migliore, specie se si considera l’assenza per infortunio del terzino Omer Toprak.
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Bernd Leno

Credit Foto Imago

La stella: Hakan Calhanoglu

Nelle ultime ore pare che sia finito sul taccuino della Juventus, sempre alla ricerca di un trequartista. Il nazionale turco è reduce da una Bundesliga straordinaria, con 8 gol segnati e 7 assist. Il gioco ruota tutto intorno ai suoi piedi e le sue punizioni sono autentiche armi illegali.
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Hakan Çalhanoğlu

Credit Foto Eurosport

L’allenatore: Roger Schmidt

Ha debuttato sulla panchina del Bayer l’anno scorso e prima non era affatto conosciuto, nemmeno in Germania. Ha però attirato l’attenzione nel gennaio 2014, quando il suo RB Salisburgo ha battuto 3-0 il Bayern Monaco in amichevole. Un test nel quale è emersa tutta la qualità di gioco della squadra da lui allenata. Un paragone? Il suo stile assomiglia parecchio a quello di Jürgen Klopp durante gli anni migliori del Borussia Dortmund. Moderno, offensivo e divertente. Certo, le sue squadre devono sempre essere in forma per esprimersi su buoni livelli.
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Roger Schmidt

Credit Foto AFP

La probabile formazione

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