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Le pagelle di Lazio-Bayer Leverkusen 1-0

Enrico Turcato

Aggiornato 18/08/2015 alle 23:26 GMT+2

Vediamo chi si è distinto nell'andata del play-off giocato all'Olimpico. Migliore in campo Keita, frizzante Anderson, leader De Vrij. Biglia vale più di 30 milioni. Nel Bayer brilla Çalhanoğlu, deludono Kiessling e Papadopoulos

Keita Balde Diao Lazio Bayer

Credit Foto Imago

===Le pagelle della LAZIO===
Etrit BERISHA 6,5 – Çalhanoğlu lo impegna spesso, anche con conclusioni da distanza siderale. Lui si fa sempre trovare pronto. Una sbavatura in uscita, nessuna disattenzione grave. Promosso il sostituto dell’indisponibile Marchetti.
Dusan BASTA 6 – Non troppa spinta, più impegnato a non scoprire il lato dove agisce Bellarabi. Nel primo tempo un paio di volte in gran difficoltà. Migliora nella ripresa.
Stefan DE VRIJ 7 – Re della difesa. Impeccabile. Annienta Kiessling, anticipa, imposta. Esce per un colpo al volto: speriamo per la Lazio che sia tutto ok. Con lui si può uscire imbattuti anche da Leverkusen. (Dall’88’ GENTILETTI sv)
MAURICIO 5,5 – Scoordinato e spesso irruento. Rischia il rosso per un’entrataccia su Bellarabi, spazza senza precisione. Dalla sua ci sono buoni interventi aerei in anticipo su Kiessling.
Senad LULIC 6,5 – Dietro a sinistra con furore. Parte fortissimo, tira, crossa e spinge. Dalla sua parte la Lazio non rischia mai. Promosso.
Ogenyi ONAZI 6 – Attento e generoso. Mette il piede, supporta Biglia, combatte. Insomma, il nigeriano fa il suo senza demeritare. Milinkovic entra perché più offensivo. (Dal 53’ MILINKOVIC 5,5 – Si fa vedere poco, ma prova a contenere la spinta del Bayer. Acerbo, timido, da rivedere)
Lucas BIGLIA 6,5 – Regista come ce ne sono pochi in giro. Amministra palloni su palloni, sceglie i ritmi della Lazio. Vale i 30/35 milioni richiesti per averlo, ma per Pioli sarebbe meglio tenerselo capitano.
Marco PAROLO 5,5 – Per niente brillante, ma si sapeva. In ritardo nel mezzo, fatica ad inserirsi e ad andare al tiro. Insomma, non si solito Parolo.
Antonio CANDREVA 6 – A tratti. Anche lui gioca più di sacrificio. Nessun tiro rilevante, pochi affondi. Nel primo tempo prova a farsi vedere, nel secondo tempo ha poca gamba.
Miroslav KLOSE 5,5 – “Il tempo passa per tutti lo sai…” profetizzava in una nota canzone Max Pezzali. Anche per un mito come Miro, che al 26’ ha l’occasione del vantaggio e perde il tempo centrando il palo. Anche solo due anni fa non avrebbe mai sprecato una chance del genere. Si sbatte, lotta, ma non guizza. Poi esce all’intervallo infortunato. (Dal 46’ KEITA 7,5 - Se lo tenga stretto questo ventenne Lotito. Se lo tenga stretto e lo faccia giocare Pioli. Entra e spacca la partita. Prende la mira due volte, ma Leno lo ipnotizza. Sembra il preludio a una serata di critiche e rimpianti e allora nel finale si inventa un slalom speciale degno di un Tomba d’annata e infila il Leverkusen. Prodezza vera, gol da fuoriclasse, qualità indiscutibili.)
FELIPE ANDERSON 6,5 – Dopo mezz’ora di oblio, si sveglia. Subisce falli, manda tre volte in porta Keita, crea superiorità. In alcune fasi ai livelli della scorsa splendida stagione.
ALL. Stefano PIOLI 6,5 – La prepara bene. I tedeschi stanno meglio della Lazio e allora meglio scoprirsi poco e ripartire. Gli va bene così. Keita gli dà ragione, anche se avremo la solita domanda: perché gioca quando è fuori mezza squadra?
picture

Candreva Lazio Bayer

Credit Foto LaPresse

===Le pagelle del BAYER LEVERKUSEN===
Bernd LENO 6,5 – Esce bene su Keita, poi stoppa due volte lo spagnolo. Perfetto quando è chiamato in causa, conferma tutto il bene che si dice su di lui.
Roberto HILBERT 6 – Nulla di eccezionale, ma l’unico dietro del Bayer che non commette nefandezze. Quantomeno preciso.
Kyriakos PAPADOPOULOS 4,5 – Prestazione imbarazzante del greco. Falloso, scellerato negli interventi, esce malissimo nell’occasione del gol di Keita. Si era fatto bruciare da Klose. Forte fisicamente, ma distratto e lento.
Jonathan TAH 5 – Classe ’96, che all’Amburgo non era titolare indiscusso. Gioca benissimo 45 minuti, crolla nella ripresa. Keita lo irride, anche in occasione del gol. Troppa poca esperienza per partite del genere.
WENDELL 5 – Terzino di spinta senza la minima idea di cosa significhi “difendere”. Ammonito, scomposto, va vicino al secondo giallo, soffre Anderson. Non ci siamo.
Cristoph KRAMER 5,5 – L’uomo che non si ricorda di aver giocato (e quindi vinto) una finale Mondiale, si dimenticherà in fretta anche questa prestazione. Poco presente, tante rincorse, troppe a vuoto.
Lars BENDER 6,5 – Centra un palo con un siluro da 30 metri, organizza la manovra delle “aspirine”, avvia le azioni più pericolose. In evidenza.
Karim BELLARABI 6 – Frizzante e volenteroso nel primo tempo. Va vicino al gol con un’iniziativa personale, ci prova sempre. Alla distanza, piano piano, si spegne e risulta meno incisivo.
Hakan ÇALHANOĞLU 7 – Gran giocatore. Trequartista ma anche esterno 8con meno successo). Inventa calcio, verticalizza, tira (e come tira) da tutte le posizioni. Kiessling (in fuorigioco attivo) sfiora il suo tiro levandogli il gol. L’uomo da temere di più in vista della gara di ritorno. (Dal 84’ BRANDT sv)
SON Heung-Min 5 – Completamente fuori partita il coreano. Nessuna idea, nessuno spunto. Giusto il cambio (Dal 46’ MEHMEDI 6 – Molto meglio di chi lo ha preceduto. Vicino al gol con un destro violento, dimostra di aver buona gamba. Al ritorno giocherà lui?).
Stefan KIESSLING 5 – L’attaccante più temuto non ne vede una. Nervoso e indispettito dalle chiusure di De Vrij, pochi appoggi e nessuna vera occasione creata. Entra senza volere nel gol annullato: è lui in fuorigioco attivo a deviare il tiro di Çalhanoğlu, decretando l’annullamento del possibile vantaggio tedesco.
ALL. Roger SCHMIDT 6 – Il Bayer gioca e prova anche a colpire. Bene nel primo tempo, meno nella ripresa quando non trova contromisure alla verve di Keita. Serve una gara perfetta in casa per andare ai gironi.
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