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Roma, il Liverpool può essere peggio del Barcellona (ma si può comunque battere)

Mattia Fontana

Pubblicato 24/04/2018 alle 15:27 GMT+2

Proviamo ad analizzare la sfida di Anfield sotto la lente d'ingrandimento della tattica: le caratteristiche dei Reds sono più preoccupanti di quelle dei catalani per gli uomini di Di Francesco, che potrebbero rischiare molto andando a pressare alti.

AS Roma's Greek defender Kostas Manolas (C) celebrates after scoring a goal during the UEFA Champions League quarter-final second leg football match between AS Roma and FC Barcelona at the Olympic Stadium in Rome

Credit Foto Getty Images

L’entusiasmo è notevole, la premessa d’obbligo. Quindi, prima di iniziare ogni tipo di discussione, mettiamo subito in chiaro una cosa. Per le caratteristiche della Roma, il Liverpool è un avversario addirittura peggiore di quanto non fosse il Barcellona. Non lo diciamo per smorzare l’entusiasmo giallorosso e nemmeno perché la storia ha già espresso il proprio verdetto. Lo sottolineiamo perché, se si deve parlare di tattica, la stagione 2017-18 è stata piuttosto chiara nell’evidenziare le caratteristiche dell’una e dell’altra squadra. Da qui a dire che l’impresa sia impossibile, però, ne passa.

Com'è la Roma al proprio meglio

Cerchiamo di spiegarci. Non è questa la sede più opportuna per spingersi a improvvidi paragoni tra il grande ex Salah e Lionel Messi. Non è di certo questo il motivo per cui ci siamo spinti in una tesi apparentemente provocatoria. Il motivo è un altro. Ed è dovuto alla presa di coscienza che la miglior Roma di Eusebio Di Francesco sia sempre coincisa con un piano gara molto aggressivo, impostato sul recupero palla alto. È stato così a Stamford Bridge contro il Chelsea, sempre all’Olimpico contro i Blues e nella sfida di ritorno contro il Barcellona. Quando la mossa di passare al 3-4-2-1 è stata dettata non tanto da un maggior bisogno di copertura difensiva, quanto dalla necessità di impedire ai blaugrana di uscire palla al piede dalla difesa. L’avanzamento di Radja Nainggolan, per quanto non al meglio, è stato determinante e ha inceppato gli ingranaggi sofisticati della costruzione catalana, cancellando il Barcellona dal campo per larghi tratti di gara.
Roma modulo

Com’è il Liverpool al proprio meglio

Per capire come giocano i Reds, vi rimandiamo all’approfondimento già pubblicato qui. Volendo riassumere, rimarchiamo un concetto di fondo imprescindibile. Il Liverpool di Jurgen Klopp - così come accadeva al suo Borussia Dortmund - vive le sue giornate migliori quando riesce a compattarsi in difesa e ripartire in contropiede con i velocissimi Salah e Mané. È una squadra che sa alternare pressing alto e difesa bassa. Ma, soprattutto, a differenza del Barcellona non necessita di controllare il possesso palla per potersi esprimere su alti livelli.
Liverpool compo (4-3-3)

Perché il Liverpool è peggio del Barcellona

Torniamo dunque alle premesse. Da un lato una squadra che si esprime al meglio quando pressa alto e recupera palla negli ultimi 30 metri di campo, dall’altro una formazione che può alterna difesa bassa e contropiede al gegenpressing. Mettete il tutto in un’equazione e avrete un risultato potenzialmente devastante per Di Francesco. Perché se la Roma andrà alta e il Liverpool aggirerà la prima pressione giallorossa, si apriranno metri di campo per Salah e Mané. Due che molto difficilmente possono essere affrontati dal trio difensivo capitolino. Per questo viene da pensare che sia molto peggio affrontare il Liverpool di quanto non sia stato vedersela con il Barcellona, nonostante i catalani siano una delle squadre più forti al mondo.

Come affrontare al meglio i Reds

E dunque? Se c’è qualcosa di affascinante nel calcio, è proprio che non risponde a leggi matematiche. La speranza, dunque, resta intatta. Specie per un tecnico capace di dimostrarsi all’altezza della situazione come Di Francesco, bravo quest’anno ad adattarsi a mille fattori esterni senza mai perdere il bandolo della matassa. L’enigma Liverpool sarà però piuttosto difficile da leggere. La tentazione più ovvia è quella di ripagare i Reds con la loro stessa moneta, serrare le linee e ripartire. Ma molto difficilmente questo sarà concesso in una serata di gala ad Anfield. Forse, sarebbe opportuno puntare sulle catene di fascia giallorosse (nonostante il 3-4-2-1) e sulle possibili difficoltà in cui potrebbero imbattersi i laterali difensivi di casa. Oltre alla gestione accurata dei ritmi di gioco, fattore che in teoria dovrebbe pendere a favore della Roma visto il maggior tasso tecnico della mediana. Senza dimenticarsi di tutte le pecche del Liverpool (iniziando dal portiere), motivi che hanno fatto sì che - ancora una volta - i Reds divenissero una squadra da coppa e non da campionato. Esattamente come quest’anno è stato il Barcellona.
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