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Il dubbio di Allegri: insistere sul 4-3-3 o scegliere un modulo più audace per ribaltare l'Atletico?

Paolo Pegoraro

Aggiornato 26/02/2019 alle 16:54 GMT+1

4-2-4, 4-4-2, 3-5-2 oppure restare con il 4-3-3 agendo su motivazioni e condizione fisica? Per firmare l'impresa europea al ritorno degli ottavi di finale contro l'Atletico servirà una Juventus radicalmente diversa rispetto alla pallida copia vista a Madrid e dunque Allegri pondera un possibile cambio di modulo.

Allegri - press conference Champions League 2018/2019 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Per ribaltare il 2-0 incassato al Wanda Metropolitano contro l’Atletico Madrid alla Juventus servirà un’impresa straordinaria, quasi proibitiva considerando numeri e caratteristiche dei colchoneros e più in generale le statistiche dei turni a eliminazione diretta della Champions League. Servirà, soprattutto, una Juventus agli antipodi rispetto a quella vista all’opera una settimana fa, sopraffatta dagli avversari sul piano dell’intensità agonistica e del gioco. Servirà, ci chiediamo in questa sede, un’altra Juve il prossimo 12 marzo a Torino? Una Juventus vestita di un altro abito rispetto a quello abituale preparato dal sarto Max Allegri oppure basterà agire su motivazioni e brillantezza fisica?

Prima ipotesi: non si cambia

Al momento è ancora l’ipotesi più gettonata fermo restando la natura refrattaria di Allegri ai bruschi cambiamenti in corsa: 4-3-3 dell’andata, dunque, con l’unica possibile variante del più offensivo Joao Cancelo da esterno basso in luogo di un difensore puro e con il solito Paulo Dybala versione 2018/2019 nelle versioni di “tuttocampista” a partire dalla destra con licenza di abbassarsi ed entrare dentro il campo per ispirare la manovra. Dovranno però cambiare molte cose rispetto alla squadra capace nei 94 minuti di Madrid di produrre la miserie di 3 tiri in porta, sia in termini di apporto energetico che di conoscenze: si dovrà ammirare una squadra corta, compatta e con continui interscambi pena un’altra figuraccia con l’oliatissimo Atleti. Allegri a Bologna ha provato ad avanzare Cancelo sulla linea dei tre attaccanti, ma l’esperimento non è stato particolarmente convincente.
Juventus 433

L’all-in calcolato: 4-2-4 senza Mandzukic

È l’ipotesi che sta prendendo piede tra i principali detrattori di Allegri, o comunque tra coloro che invocano una Juventus a trazione offensiva per scardinare una difesa – quella della banda di Simeone - all'apparenza impossibile da perforare. 4-2-4 (4-4-2 in fase di non possesso) con Pjanic regista e Matuidi (in alternativa Emre Can) a fungere da scudiero, il duttile Bernardeschi e il rientrante Douglas Costa ad agire sugli esterni e Dybala riportato al suo ruolo più naturale vicino alla prima punta Cristiano Ronaldo. Il grande sacrificato in questo caso sarebbe Mario Mandzukic, fedelissimo di Allegri ma appannato nelle utlime uscite. È una sorta di all-in calcolato data la natura proibitiva dell’impresa che si staglia all’orizzonte per i bianconeri perché di fatto consentirebbe a tutti gli undici effettivi di giostrare nei ruoli più consoni a loro seguendo il mantra del “Per una Juventus diversa rispetto alla scialba versione di Madrid occorre un abito diverso”.
Juventus 4-2-4

L’alternativa: il 3-5-2 senza Dybala

Quest’estate Allegri sembrava più che stuzzicato dall’idea di proporre il 3-5-2, poi l’idea è stata gradualmente accantonata; potrebbe però tornare in auge proprio ora per conferire una maggior propulsione alle squadre sulle corsie laterali e sfruttare al contempo la fisicità di Mandzukic e Ronaldo in area di rigore. Per il ruolo di terzo centrale Rugani se la dovrebbe vedere con i candidati Caceres e Barzagli e, stante la squalifica di Alex Sandro, Federico Bernardeschi agirebbe sulla corsia di sinistra ma potrebbe anche essere adattato a interno di centrocampo con uno tra Spinazzola e De Sciglio a occupare il suo posto sulla sinistra. Dal primo minuto non troverebbe invece spazio Dybala.
Juventus 352
Che modulo scegliereste contro l'Atletico?
Max Allegri resisterà al vento del cambiamento oppure varerà una Juventus alternativa? Il tecnico, insieme alla sua Juventus, si gioca molto, praticamente tutto, e dunque sarà ulteriormente interessante capire come andrà a battagliarsela… Se con il “suo” 4-3-3 oppure con altri assetti più arrembanti assecondando i desiderata dell'opinione pubblica.
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