La forza della difesa: il Bayern Monaco disinnesca il Liverpool e ritrova il suo spirito

Non erano questi gli ottavi di finale che da pronostico dovevano finire senza gol all'attivo. Abbiamo celebrato le difese di Atletico Madrid e Juventus, ma è dalla serata di martedì che arrivano i clean sheet. Lione-Barcellona e Liverpool-Bayern Monaco terminano a reti bianche ed è solo la seconda volta nella storia della Champions che il doppio 0-0 agli ottavi cade nello stesso giorno: per la prima bisogna tornare indietro al 15 marzo 2016 e in particolare ad Atletico Madrid-PSV e Manchester City-Dinamo Kiev.

Lo 0-0 ad Anfield sembra ormai un must tra i Reds e i bavaresi: nelle ultime tre sfide a eliminazione diretta tra le due squadre l'andata in Inghilterra si è sempre conclusa con questo risultato. Nel 1971 passò il turno il Bayern (3-1 a Monaco di Baviera) mentre nel 1981 la spuntò il Liverpool (1-1). Tra tre settimane vedremo chi avrà la meglio nella bella, ma intanto i tedeschi possono ritenersi soddisfatti. In questa stagione, infatti, solo una squadra era riuscita a spegnere le bocche da fuoco di Klopp nel tempio di Anfield: il Manchester City lo scorso 7 ottobre con il rigore sbagliato da Mahrez al minuto 85.

Il Bayern, che è imbattuto in trasferta da ben nove partite di Champions (sei successi e tre pari), è l'unica squadra rimasta senza sconfitte con Lione e Barcellona e, pur non riuscendo a tirare in porta, ha bloccato i Reds con organizzazione e spirito di sacrificio. Basti pensare che il primo tiro del Liverpool nel secondo tempo è arrivato all'80'. I fautori di questa piccola impresa sono, in ordine di posizione in campo, Neuer, Sule, Hummels e Javi Martinez: questi quattro giocatori, più di tutti gli altri, hanno formato una diga che ha reso vani i tentativi della macchina da gol di Jurgen Klopp. Nello specifico, Javi Martinez, giocatore spesso sottovalutato anche in sede di mercato, è stato semplicemente perfetto.

I tedeschi, in una serata di febbraio, hanno così ritrovato la loro identità: se non si può dominare - come ha abituato questa squadra non solo in Germania facendone un dogma - è bene rispolverare quella voglia di lottare come un gruppo unito, con il coltello tra i denti e la massima concentrazione, che raramente si era potuta ammirare in questa travagliata annata. Con Niko Kovac, costantemente nell'occhio della critica nonostante la recente risalita in Bundesliga, il Bayern Monaco non si era quasi mai rivelato una vera squadra e molti hanno imputato al tecnico croato un progressivo scollamento all'interno dell'universo calcistico bavarese. Che possa essere questo un nuovo inizio?

Il verdetto resta apertissimo, ma intanto registriamo le prime sei gare di questi ottavi di finale terminate tutte 0-0 alla fine dei primi 45 minuti: nelle gare d'andata l'atteggiamento è spesso più guardingo, ma la UEFA intanto rifletterà pensando a una delle riforme studiate proprio per rendere i match più spettacolari. Dalla prossima stagione potremmo dire addio alla regola, considerata obsoleta, dei gol che valgono doppio in trasferta, e in tal caso cosa dobbiamo aspettarci? Chissà che questa tendenza non possa bruscamente arrestarsi.