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Atalanta, la Champions a San Siro è realtà. Percassi: "Grazie a Inter e Milan per l'opportunità"

Stefano Dolci

Pubblicato 12/07/2019 alle 12:55 GMT+2

Il presidente della società bergamasca con un comunicato ha tenuto a ringraziare Inter e Milan per la possibilità di giocare la Champions League al Meazza: "Poter giocare la Coppa più importante a San Siro rappresenta per l’Atalanta qualcosa di veramente storico".

General view of the San Siro Stadium empty (the fans of Internazionale are disqualificatio for racist shouts) prior to the Coppa Italia match between FC Internazionale v Benevento Calcio at Stadio Giuseppe Meazza on January 13, 2019 in Milan, Italy.

Credit Foto Getty Images

Ora è ufficiale, l’Atalanta giocherà a San Siro la prima storica Champions League nella sua ultracentenaria storia. Dopo che il Comune di Milano e l’Inter avevano già dato il proprio assenso, anche il Milan ha accettato di concedere alla formazione bergamesca il placet per la prossima edizione della competizione europea. Il presidente dell’Atalanta all’indomani della decisione con una nota sul sito ufficiale del club nerazzurro.

Il comunicato di Percassi

Voglio ringraziare personalmente e a nome di tutta l’Atalanta Bergamasca Calcio le società calcistiche di Milano F.C. Internazionale e A.C. Milan e le loro Proprietà per la prestigiosa opportunità concessaci. Aver avuto la disponibilità dello Stadio Giuseppe Meazza in occasione della nostra prima storica partecipazione alla prossima edizione della Champions League ci riempie di gioia ed è motivo di grandissimo orgoglio. Poter giocare la Coppa più importante a San Siro rappresenta per l’Atalanta qualcosa di veramente storico. E lo faremo cercando di onorare al meglio in campo questa grande opportunità, ma soprattutto con enorme e sincero rispetto per le due Società e per le rispettive tifoserie che in questo stadio hanno saputo scrivere la storia del calcio italiano e mondiale. Un sentito ringraziamento da parte nostra è rivolto al Comune di Milano e al suo Sindaco Giuseppe Sala che con grande sportività hanno sposato immediatamente la nostra richiesta. Infine il nostro grazie è rivolto anche all’U.S. Sassuolo ed alla sua Proprietà oltre che alla città di Reggio Emilia: nelle ultime due stagioni ci hanno affiancato con amicizia garantendoci la possibilità di giocare l'Europa League al Mapei Stadium facendoci veramente sentire sempre come a casa nostra.
Grazie di vero cuore

La Curva Sud non ci sta: "Hai fatto il nuovo stadio e ora vuoi S.Siro. Vai a San Siro..."

A far da contraltare alla gioia di Percassi e dell’Atalanta c’è il malumore dei tifosi milanisti della Curva Sud che con un lungo comunicato criticano aspramente questa decisione...
Percassi, ha chiesto di poter giocare a San Siro le partite di Champions League in cui la sua squadra sarà impegnata nella prossima stagione. Nel calcio che NOI amiamo e difendiamo questa richiesta sarebbe stata rimandata al mittente con una grossa risata: vi siete vantati del vostro nuovo stadio e ora osate chiedere San Siro? Ma lo sa Percassi cos’ha chiesto? Lo sa Percassi cos’è San Siro? No che non lo sa, perché altrimenti non si sarebbe permesso di mettere in imbarazzo il Milan con questa richiesta, salutata con entusiasmo da tutti quegli ipocriti e perbenisti che girano e vivono intorno al calcio, ma che offende NOI sostenitori rossoneri costretti anche a sopportare l’affronto di vedere giocare nel nostro stadio la squadra che è in Coppa dei Campioni a spese nostre. È questo ciò ci aspetta quando conterà solo il tornaconto economico? Che qualunque presidente possa chiedere di giocare in uno stadio a suo piacimento, senza preoccuparsi delle reazioni e dei sentimenti di tanti tifosi che amano quello stadio esattamente come casa propria? È possibile che nel calcio non ci sia più rispetto per la passione dei tifosi, per la loro storia, per il loro cocciuto sentirsi parte di un mondo che ormai sembra far di tutto per trasformarli in clienti? San Siro, caro AC Milan, è casa nostra; il Gate 14 è la porta d’ingresso in casa nostra e nessuno invita ospiti indesiderati fra le proprie mura. San Siro è lo stadio del Milan e dell’Inter, qui hanno pianto, cantato, sofferto e gioito generazioni di tifosi; a San Siro sono passati 50 anni di vita ultras, a San Siro sono state scritte pagine memorabili di storia del calcio, a San Siro è legata la leggenda dei più grandi calciatori del Milan e NOI non vogliamo che un qualunque presidente si alzi una mattina e chieda di giocare qui come se fosse in casa sua. Perché San Siro non è un teatro o un locale che si affitta, non è una villa per cerimonie: San Siro gronda di passione rossonera, di amore per il Diavolo, di milanismo, di quei valori che si sono tramandati di padre in figlio, di quella mentalità che da 51 anni distingue gli ultras milanisti da tutti gli altri. Percassi porti i suoi ragazzi a Reggio Emilia, scriva lì la storia della sua squadra lontano dallo stadio dei suoi tifosi, lontano da quella Bergamo che non sarà mai di casa a Milano. Siamo uomini, siamo tifosi milanisti, abbiamo le nostre ragioni e, soprattutto, i nostri sentimenti: sono quelli che chiediamo non vengano calpestati. Da nessuno, nemmeno dal Milan!
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