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Champions League, la finale non si giocherà a Istanbul: la UEFA studia nuove ipotesi

Simone Eterno

Aggiornato 29/05/2020 alle 17:42 GMT+2

L'indiscrezione arriva dalla stampa anglosassone (NYT, Indipendent e altri): la finale dell'edizione 2020 dovrebbe essere spostata da Istanbul in un'altra città (Lisbona o in Germania, si mormora). La UEFA sta studiando anche un formula per giocare tutte le partite nella stessa città dai quarti di finale. La decisione definitiva il 17 giugno, giorno della riunione del Comitato Esecutivo.

Atatürk Olympic Stadium, Turquía

Credit Foto UEFA

In principio l’Indipendent, poi anche il New York Times, con una fonte che ha deciso di rimanere anonima. Quando si muovono però i quotidiani anglosassoni, su questioni interne agli organi politici del calcio, difficilmente è “solo fumo”. La notizia infatti è di quelle scottanti: la finale di Champions League 2020, inizialmente in programma il 31 maggio e poi spostata ad agosto in una data che potrà essere come termine massimo il 29, non si giocherà a Istanbul.
E’ questa la ‘bomba’ che arriva dalla stampa anglosassone. La UEFA infatti ha già messo al lavoro una commissione per trovare un’alternativa a Istanbul, che senza l’apporto dei turisti non riuscirebbe a tenere a galla i costi per l’organizzazione. Questa una delle versioni che stanno venendo fuori in queste ore; ma c’è anche la pura questione organizzativa dell’evento e dei problemi ancora legati al COVID-19.

Un'unica città per giocare tutte le partite dai quarti di finale in poi

A quanto emerge infatti la UEFA starebbe studiando una formula differente: ovvero giocare tutte le partite, dai quarti di finali in poi, nella stessa città e nello stesso stadio. Non emergono indicazioni invece sull’eventuale cambio di formula, con le partite secche che restano un’ipotesi sul tavolo, ma al momento ancora sullo sfondo.
C’è però del chiacchiericcio su quella che potrebbe essere la città: Lisbona oppure una città in Germania (probabilmente due opzioni che la UEFA riterrebbe neutre, non essendoci squadre portoghesi e presumibilmente per l’idea tedesca non andando a Lipsia o Monaco di Baviera, due città con le squadre ancora dentro la competizione).
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i trofei di Champions League ed Europa League esposti alla sede della UEFA, Nyon, Svizzera

Credit Foto Getty Images

Il 17 giugno la decisione nel Comitato Esecutivo UEFA

Tutto verrà chiarito nella riunione del Comitato Esecutivo della UEFA del prossimo 17 giugno, che dovrebbe a questo punto dare l’ufficialità sul cambio di sede di cui si sta mormorando in maniera sempre più insistente.
Un piano simile sarebbe al vaglio anche per l’Europa League, con il presidente del Getafe Agnel Torres che in un’intervista a Radio Cadena COPE ha dichiarato:
L’idea della UEFA è di giocare la Champions League e l’Europa League, dai quarti di finale in poi, in un’unica sede.
Dunque resterebbero da terminare 4 partite di Champions League nelle sedi previste (Juventus-Lione, Barcellona-Napoli, Bayern Monaco-Chelsea, Manchester City-Real Madrid), prima di spostarsi tutti in sede unica. Discorso più complicato per l’Europa League che deve ancora recuperare l’andata proprio di Inter-Getafe e Siviglia-Roma, oltre che il ritorno delle altre 6 partite che invece erano state regolarmente giocate prima dell'interruzione per la pandemia COVID-19.

Il commento: una scelta che ha senso

Il fatto di spostare tutto in un’unica sede dai quarti in poi spiegherebbe in qualche modo la volontà della UEFA di giocare le coppe europee al termine dei campionati e non in contemporanea; così come il pressing sulle varie federazioni per terminare le competizioni nazionali entro il 2 agosto (pressing che in Italia sono riusciti ad aggirare). La UEFA si troverebbe così libera dagli impegni nazionali di ogni club e potrebbe gestire più facilmente un’idea come quella della sede unica dai quarti di finale in poi, con tutte le squadre tenute nella stessa città in una sorta di ritiro in stile 'mini-mondiale'. Una possibilità che ha senso; e un'idea sempre più calda dentro le stanze del pallone a Nyon. Il 17 giugno la decisione finale.
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Dal Benfica al Real Madrid passando per Leeds e Juve: com'è cambiato il ranking UEFA dal 1960 a oggi

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