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Chi è Davide e chi è Golia? Perché Atalanta-Paris Saint-Germain è il riscatto perfetto per Bergamo

Lorenzo Rigamonti

Aggiornato 10/07/2020 alle 17:52 GMT+2

Il sentiero dell'Atalanta verso la finale di Champions League è stato deciso oggi dall'urna di Nyon. Le Final Eight di Lisbona vedranno la Dea impegnata contro il Paris Saint-Germain ai quarti di finale. Il duello con i parigini si prospetta colmo di spettacolo e valore simbolico non solo per l'Atalanta, ma per l'intera città di Bergamo.

Alejandro 'el Papu' Gomez festeggia dopo il gol del 2-0 con la sua Atalanta nel match di Champions League vs Dinamo Zagabria

Credit Foto Getty Images

L’urna di Nyon ha decretato uno scontro che promette spettacolo. Perché non ammetterlo? Atalanta-Paris Saint-Germain potrebbe benissimo concretizzarsi in un clamoroso passaggio di testimone a vantaggio dei bergamaschi. La Dea arriva da 11 vittorie consecutive tra campionato e Champions, e sta macinando chilometri sulle ali dell’entusiasmo e di una condizione fisica pressoché perfetta. Ma non solo: a motivare il gruppo di Gasperini c’è una causa che valica i confini del calcio, ovvero quella del riscatto cittadino dopo la pandemia di Coronavirus.

Il riscatto di Bergamo passa per Lisbona (e Parigi)

Bergamo è stata una delle città più colpite d’Europa, e secondo molti esperti, quel volo che ha condotto i giocatori nerazzurri a Valencia per decidere gli ottavi di finale non avrebbe mai dovuto decollare. E mentre Bergamo veniva dilaniata dal virus, a Parigi e dintorni si festeggiava; la gente correva ancora nei parchi, brindava, si baciava; Mbappé e compagni si stagliavano dalla sommità del Parco dei Principi per aizzare una folla arrossata dal calore dei fumogeni dopo la qualificazione ai quarti di finale sul Borussia Dormtund. Pochi giorni dopo, sarebbe diventato impossibile sottovalutare l’emergenza. Il mondo del calcio è stato blindato in fretta e furia, i giorni sono diventati tutti uguali e una tetra primavera ha ceduto il passo a un’estate afosa e allucinata.
Forse solo i bergamaschi possono ricordarsi così bene quelle prime settimane di marzo, quei primi giorni così sbagliati, quando il mondo ancora non credeva ai loro primi lamenti. Ora il calcio è ripreso, e la Dea sta estraendo ogni particella d’energia da questa nuova redemption story che si è ritrovata disgraziatamente per le mani. La voglia di riscatto è la carta che gioca a vantaggio degli uomini di Gasperini, è un elemento chiave per costruire narrazioni a lieto fine, che piacciono tanto a un pubblico vorace di bestseller. Sarà un’Atalanta arrembante, che non ha nulla da perdere e che proverà ad addentare una corona troppo pesante per la testa dei parigini.
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Gasperini: "Come sarà ricordata l'Atalanta? È ancora presto ma credo come una squadra straordinaria"

Atalanta-PSG, Davide contro Golia

Atalanta-Paris Saint-Germain non sarà una sfida banale sotto alcun punto di vista. Due potenze che sono sorte fino ai piani alti d’Europa sfruttando due miscele diverse. Perché Atalanta-PSG è sinonimo di Davide contro Golia, il fine fiato artistico della Ville Lumière contro l’orgoglio terreno degli orobici. Una partita di ossimori anche per quanto riguarda l’anima delle squadre stesse: i parigini sono un gruppo costruito dall’alto verso il basso, grazie a costanti iniezioni economiche dall’esterno, in un meccanismo top-down, dalla potenza del capitale che si riversa sulle prestazioni in campo.
Basti pensare che, secondo l’Equipe, Neymar guadagna 36 milioni di euro lordi l’anno, una cifra equivalente al totale del monte ingaggi dell’Atalanta.
MONTE INGAGGI (Mln lordi)MEDIA STIPENDI (Mln lordi)
PARIS SAINT-GERMAIN33714,7
ATALANTA361,6
L’Atalanta al contrario, il talento lo produce dall’interno; lo coltiva dal basso ottimizzando le poche risorse a disposizione. Il metodo-Gasp si è rivelato efficace nel rivitalizzare giovani anonimi e resuscitare veterani arrugginiti, in un sistema bottom-up che matura dal campo e trova una rilevanza economica grazie alla valorizzazione dei calciatori.
STIPENDI PIU ALTI GIOCATORI PSGSTIPENDI PIU ALTI GIOCATORI ATALANTA
1. Neymar: 36 milioni1. Alejandro Gomez: 1,8 milioni
2. Kylian Mbappé: 20,7 milioni2. Luis Muriel: 1,8 milioni
3. Thiago Silva: 13,9 milioni3. Duvan Zapata: 1,8 milioni
4. Angel Di Maria: 13,2 milioni4. Josip Ilicic: 1,5 milioni
5. keylor Navas: 12 milioni5. Mario Pasalic: 1,5 milioni
Dall’alto del suo piedistallo europeo, il PSG non può che provar timore, perché la squadra della famiglia Percassi ha molti motivi per essere sicura di sé stessa: lo scenario di mercato non impensierisce ancora giocatori e dirigenza, e tutti i contratti sono stati confermati in vista della prossima stagione. Il PSG invece è già stato investito da qualche minima radiazione proveniente dal calciomercato: Thomas Meunier, terzino destro fondamentale per il gioco di Tuchel, è appena passato al Borussia Dortmund. Il contratto di Edinson Cavani è scaduto, e il giocatore è attualmente svincolato. Neymar inoltre, potrebbe arrivare allo scontro diretto da separato in casa (secondo alcune voci, il Barcellona sarebbe tornato sulle sue tracce).
Tutt’altro che una situazione limpida, anche perché il vero dramma che appesantisce i francesi riguarda lo stop definitivo della Ligue 1: Mbappè e compagni non giocano una partita dall’11 marzo, quando sconfissero il Borussia Dortmund per 2-0 staccando il biglietto per i quarti di finale di Champions League. Un’astinenza da competizione che terminerà solo pochi giorni prima dell’esordio in Final Eight di Lisbona, quando i parigini affronteranno il Saint-Etienne in Coppa di Francia (24 luglio) e il Lione in Coppa di Lega (31 luglio). Il pericolo di presentarsi fuori forma e di essere sbranati da una compagine affamata e affiatata come l’Atalanta è reale.

Italiane e quarti di Champions, le maledizioni del PSG

Poi arriviamo al fattore campo, e anche qui l’Atalanta non teme nessuno: gara secca e a porte chiuse, lontana dall’imponente palcoscenico del Parco dei Principi. Nessuna fonte di tensione o adrenalina per le dive del PSG, e l’Atalanta potrebbe colpire a sorpresa fin dai primi minuti. Certo, forse non sarà l’assenza di pubblico a far inceppare il talento di Kylian Mbappé, che in stagione ha già raggiunto i 30 gol in 33 partite… Eppure il PSG è una squadra colma di stelle, ma la loro classe si è sempre dimostrata inconsistente nei momenti topici della Champions.
Il dato chiave in questo frangente è l’unico ad accomunare Atalanta e Paris Saint-Germain: entrambe non hanno idea di come si acceda a una semifinale di Champions League. L’Atalanta semplicemente non ha mai avuto la spinta sufficiente a raggiungerla, il PSG invece ha sbattuto il naso più volte ai quarti. L’ultima apparizione dei parigini in una semifinale di Champions risale alla stagione 1994-1995, quando vennero eliminati dal Milan (0-3). Il nuovo PSG di Nasser Al-Khelaifi ci è andato vicino più volte, arrendendosi ai quarti di finale nel 2012-2013 e nel 2013-2014.
Contro le italiane il PSG non ha mai performato in Champions: 6 scontri e 0 vittorie per i francesi. Persero due volte su due col Milan in semifinale (1994/95), e poi di nuovo coi rossoneri (seconda fase a gironi del 2000/01) hanno solamente saputo pareggiare, così come con il Napoli nella fase a gironi della Champions scorsa, la 2018/19. Detto questo, il livello dell’organico parigino è indiscutibile, e i francesi rimangono la squadra favorita. L’Atalanta dovrà sfruttare l’inerzia del proprio momento felice e la spinta di un popolo reduce da uno dei periodi più cupi della storia nazionale, un popolo che in questi mesi di quarantena ha letto molto, e che ora crede nelle redemption stories.
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