Ronaldo, la Juve ci riprova in Champions: 65 gol,nessuno segna come lui nella fase a scontro diretto
Aggiornato 26/02/2020 alle 19:03 GMT+1
Acquistato nel 2018 per provare a sfatare il tabù di 5 finali consecutive perse, parte la seconda campagna europea di Ronaldo alla Juventus nella fase più importante della Champions League: quella a eliminazione diretta. Partite dove in carriera il portoghese ha fatto più gol rispetto a quella a gironi: 65 reti. Nessuno - neanche Messi - come lui quando più conta. La Juventus però...
Ancora tu. Riparte la caccia della Juventus a quel sogno, a quell’ossessione, chiamata Champions League. Una competizione che i bianconeri non mettono in bacheca dl maggio del 1996. Da quel giorno 5 finali – Borussia Dortmund, Real Madrid, Milan, Barcellona e di nuovo Real Madrid – tutte perse, per quella che da molti tifosi juventini (e non solo) è ormai considerata come un’autentica maledizione.
Maledizione, per i più laici, magari no; ma tabù, certamente. Tant’è che per sfatare questo ‘mito’, Andrea Agnelli ha provato ad affidarsi all’uomo ‘per eccellenza’ della Champions League: Cristiano Ronaldo.
La seconda ‘mission impossible’ del portoghese – riportare i bianconeri sul tetto d’Europa – riparte da Lione e dagli ottavi di finale; lui, che dalla fase a eliminazione diretta ha segnato come mai nessuno ha fatto in Champions League: 65 gol.
I numeri di Ronaldo d’altra parte parlano chiaro, in Europa è sempre stato una macchina: 130 gol in carriera nelle competizioni UEFA (128 in Champions), uno ogni 115 minuti circa stando alle medie. Ronaldo ha giocato contro 54 squadre in competizioni UEFA per club, segnando a 35 di esse. Qui dentro, la squadra più volte affrontata, è stata proprio il Lione: ben 10 volte; a bilancio 4 gol e 6 assist.
E chissà che undicesimo e dodicesimo incrocio non possano essere di buon auspicio per l’asso portoghese, che già nella scorsa stagione aveva provato a trascinare i bianconeri con la tripletta per la rimonta decisiva sull’Atletico Madrid piuttosto che il gol di testa nell’andata dei quarti ad Amsterdam contro l’Ajax. Sigilli che non erano bastati a trascinare la squadra. Perché al di là di tutto, oltre il singolo, c’è sempre il collettivo. E il collettivo è ciò che dovrà provare a costruire Maurizio Sarri.
- Cristiano Ronaldo in Champions League: numeri da urlo
GOL TOTALI | GOL FASE GIRONI | GOL SCONTRI DIRETTI | GOL DA QUARTI IN POI |
128 | 63 | 65 | 43 |
Di certo, Ronaldo, alla doppia sfida degli ottavi di finale, pare arrivarci in un’eccellente condizioni di forma. Fresco del record eguagliato di Gabriel Omar Batistuta con 11 giornate consecutive a segno in Serie A (seppur con una ‘pausa’ in quanto non convocato); e più in generale di uno status di forma che dentro i nostri confini nazionali lo vede secondo soltanto allo scatenato Immobile: con 21 gol in 21 presenze - uno ogni 88 minuti - Ronaldo sembra avere una marcia in più rispetto alla passata stagione.
Quella che servirà alla Juventus per inseguire il suo vero obiettivo stagione; quello che potrebbe portare il portoghese, da un certo punto di vista quasi più ossessionato dai traguardi personali che da quelli collettivi, a riagganciare Leo Messi in quel testa a testa alla voce ‘Pallone d’Oro’ che stuzzica Ronaldo più di qualsiasi altra cosa.
Per ottenerlo però servirà al portoghese confermarsi ‘re della fase diretta’ di questa competizione; per festeggiare un’altra serata di gala a dicembre, dovrà trascinare la Juventus laddove aspetta da una vita: oltre le medaglie di consolazione datate 1997, 1998, 2003, 2015 e 2017 chiuse a chiave sempre nel solito cassetto. E' da adesso che si parte a fare sul serio. Ronaldo lo sa bene. Si augura che l’abbiano capito e si facciano trascinare anche tutti gli altri.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Scaricala
Scannerizzala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo