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Le 5 verità che ci ha lasciato Juventus-Ferencvaros: Morata indispensabile, Dybala corpo estraneo

Enrico Turcato

Pubblicato 25/11/2020 alle 10:24 GMT+1

Successo fondamentale della squadra di Pirlo. Vantaggio degli ungheresi con Uzuni, pareggia Ronaldo e solo al 92' arriva la rete dello spagnolo Morata. Qualificazione matematica agli ottavi di finale, dove peró servirá ben altra Juventus. Benissimo de Ligt, determinante Morata, che ha ormai scalzato Dybala. Ferencvaros modesto, ma organizzato.

L'esultanza di Alvaro Morata autore di 5 gol in questa Champions League, Juventus-Ferencvaros, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Juventus-Ferencvaros, sfida valida per la quarta giornata del gruppo G della Champions League, si é giocata all'Allianz Stadium di Torino martedì 24 novembre ed é terminata 2-1 per i bianconeri. I bianconeri hanno vinto grazie alle reti di Ronaldo e Morata, ribaltando il gol iniziale di Uzuni. Ora la classifica del girone é guidata dal Barcellona a quota 12 punti, seguito dalla Juventus (9 punti). Catalani e piemontesi sono giá qualificati agli ottavi di finale. Andiamo a vedere le cinque certezze che ci ha lasciato questo match di Champions League.

1) Cantiere Juventus, un bel passo indietro

Cancellati in 45 minuti i progressi mostrati con il Cagliari. Il nebuloso prima tempo contro il Ferencvaros ha riportato la Juventus sugli standard di qualche settimana fa. Squadra slegata, che concede ripartenze pericolose, che subisce gol, che fatica ad alzare il ritmo e a mettere in moto gli attaccanti. Poi nella ripresa le cose sono parzialmente cambiate, sono arrivate più verticalizzazioni, i cambi hanno aumentato la qualità ed è arrivato anche il gol vittoria. Resta qualche dubbio sul vero percorso di questa Juventus, che non appare ancora così chiaro. Qualificarsi con due turni d'anticipo era comunque fondamentale per i bianconeri, anche per gestire al meglio le energie in campionato.
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Il tocco sottomisura di Uzuni che vale il gol del vantaggio per il Ferencvaros, Juventus-Ferencvaros, Getty Images

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2) Morata indispensabile in questa Juventus (Dybala no)

Cinque gol in quattro partite di questa Champions, 12 in 24 gare nella competizione con i bianconeri, sette centri stagionali. Alvaro Morata si conferma indispensabile per la Juventus di Pirlo e non solo dal punto di vista realizzativo. Con lo spagnolo in campo, Ronaldo ha un punto di riferimento, la squadra si muove meglio, i movimenti sono più fluidi. Non è casuale. In questo momento e con questo modo di giocare, Morata è il titolare e Dybala la riserva. Senza tanti giri di parole.
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Álvaro Morata

Credit Foto Imago

3) Rebrov con idee, partita preparata bene

La squadra ungherese resta modesta e senza particolari ambizioni, soprattutto in una competizione di così alto profilo. Però vanno sottolineati i meriti dell'ucraino Rebrov, che ha preparato benissimo la partita di Torino e ha messo in mostra le qualità di alcuni suoi giocatori (Frimpong e Nguen su tutti). Insomma impresa sfiorata e buone idee, soprattutto considerato il materiale a disposizione.

4) de Ligt, una crescita continua

Nella brutta partita disputata dalla Juventus si distingue ancora una volta Matthijs de Ligt, autore dell'ennesima prova di alto livello. Un giocatore di 21 anni che migliora di giorno in giorno, che ha forza fisica esagerata e che usa il cervello per sfruttarla, che ha voglia di giocare dopo il tempo perso in infermeria, che vuole diventare un campione. Un investimento sensato della Juventus, che sa di avere in casa un diamante. In Champions League si comprende la caratura internazionale di un giocatore. E la stoffa dell'olandese è senza dubbio pregiata, di valore inestimabile.
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5) Ok gli ottavi, ma nel 2021 servirà ben altro

L'ultima osservazione riguarda le reali ambizioni bianconere in questa Champions. La lezione subita dal Barcellona aveva già messo in chiaro le cose, la fatica con il Ferencvaros conferma che servirà una ben altra Juventus per fare strada in questa competizione. Tempo per amalgamarsi, crescere, migliorare, apprendere le idee del tecnico ce n'è. Dagli ottavi in poi non si scherza più e con il minimo errore si va a casa. Le ultime due partite e i sorteggi del 14 dicembre sono molto vicini e daranno già altri moniti.
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