Verso Barcellona-Napoli, 3 motivi per credere nella qualificazione dei partenopei

L'1-1 dello scorso 21 marzo, serata dell'esordio di Calzona sulla panchina, lascia aperto più di uno spiraglio per la qualificazione del Napoli ai quarti di finale di Champions League. La trasferta di martedì sera a Barcellona si carica di importanza e significato enorme. Perché darebbe ai partenopei la possibilità di bissare il risultato dello scorso anno, restituendo smalto a una stagione fin qui deludente. E perché avvicinerebbe, di molto, la chance di artigliare il Mondiale per Club a 32 squadre del 2025. Quindi sì, il Napoli ha almeno tre motivi per credere - o sperare - in una vittoria in Catalogna.

Il Napoli ha cinque punti di svantaggio dalla Juventus nel ranking per la qualificazione al Mondiale per Club allargato del 2025. Con l'Inter già qualificata, i partenopei devono scavalcare la Juve (penalizzata dall'esclusione dalle coppe europee nella stagione in corso) per assicurarsi l'altro posto in palio per l'Italia. E, per farlo, servirà vincere a Barcellona (2 punti per la vittoria + 1 per il passaggio del turno) e giocarsi poi il tutto per tutto nei quarti di finale. Dove sarà necessario un altro successo per raggiungere l'obiettivo. Il traguardo è così importante che Aurelio De Laurentiis ha pensato di stimolare ulteriormente i giocatori mettendo sul piatto un premio da 10 milioni di euro. Molto grosso, è vero, ma raggiungere i quarti e partecipare al Mondiale per Club permetterà al Napoli di incassare almeno 60.6 milioni. Insomma, il gioco val bene la candela...

L'allontamento di Walter Mazzarri ha dato, almeno nell'immediato, il risultato sperato a livello mentale sulla squadra. Con Calzona, il Napoli è ancora imbattuto (un pareggio in Champions con il Barça, due vittorie e due pareggi in campionato), e Khvicha Kvaratskhelia, dopo un lungo periodo di involuzione, è tornato il giocatore della scorsa stagione. Un fuoriclasse in cui squadra e società sono tornate a credere. E un pilastro su cui poter costruire il futuro con un prolungamento contrattuale con cifre da top-player europeo. D'altronde, sono questi i livelli su cui il georgiano è tornato a brillare nelle ultime partite, ritrovando efficacia e continuità: 4 gol e un assist nelle ultime tre gare di campionato, giocate per gli interi 90 minuti. Ora il Napoli si aspetta di vederlo timbrare un gol decisivo anche in Champions League, dove, in stagione, non ha ancora segnato.

Nell'anticipo del venerdì di Liga, il Barcellona ha piegato il Maiorca per 1-0 grazie a un lampo del giovanissimo Lamine Yamal, classe 2007. Xavi, squalificato, ha dovuto ridisegnare il centrocampo per l'assenza di Araujo (squalificato, ma ci sarà in Champions) ma soprattutto di Gavi, Pedri e de Jong. E, durante la partita, ha perso anche Raphinha, uscito dopo un colpo duro a una caviglia. Insomma, una squadra non al massimo della condizione fisica e mentale, considerando anche il turno di riposo concesso a Lewandowski, in disperato bisogno di riposo.