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Juventus, Cristiano Ronaldo cercasi: a caccia di se stesso e di una posizione in campo

Marco Castro

Aggiornato 16/06/2020 alle 17:05 GMT+2

La prima del portoghese dopo i tre mesi di stop forzato è stata tutt’altro che entusiasmante. Tra forma fisica e tattica da ritrovare, CR7 ha poco tempo per svoltare: mercoledì sera la sfida al Napoli che vale la Coppa Italia, un trofeo che ancora manca nella sua luminosa bacheca.

Cristiano Ronaldo

Credit Foto Getty Images

Nel nuovo calendario post Covid c'è poco tempo per rimuginare. E questo, per chi viene da una partita negativa, può anche essere un vantaggio, soprattutto per un giocatore con la fame di Cristiano Ronaldo. Il portoghese non ha brillato nella semifinale con il Milan, rigore sbagliato a parte. Di più, potrebbe anche essere stato il peggiore dei suoi, almeno tra gli undici titolari. Ma all'orizzonte c'è già il Napoli, che mercoledì contenderà alla Juventus quella Coppa Italia che ancora manca tra i trofei vinti da CR7. Poche ore, dunque, per ritrovare se stesso: nella mente e al centro dell'attacco bianconero.
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Cristiano Ronaldo si allena a casa con la famiglia: i bambini si trasformano in manubri!

Uno scatto accennato, un tiro contratto, un dribbling lasciato a metà. Allo Stadium Ronaldo ha fatto fatica. L’errore in avvio non ha aiutato un perfezionista come lui e non c’è scritto da nessuna parte che le sensazioni del calcio vero, anche per gli extraterrestri, si ritrovino nel giro di una serata. A partire, ad esempio, dal feeling con Dybala, lui sì in palla nonostante la sosta. Della semifinale di ritorno con il Milan, insomma, resterà nella mente più la ruggine da smaltire che le cose positive – vedi rigore procurato e una sterzata d’autore nel secondo tempo.
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Cristiano Ronaldo - Juventus-Milan - Coppa Italia 2020

Credit Foto Getty Images

Juventus-Milan ha rappresentato anche una novità tattica per Cristiano: piazzato per la prima volta punta centrale nel tridente di Maurizio Sarri, "scortato" da Dybala e Douglas Costa. Nelle altre occasioni in cui l’allenatore toscano aveva optato per il 4-3-3, Cristiano era partito dal giardino di casa, la fascia sinistra. Per buona parte del girone di Champions e della fase invernale del campionato, Ronaldo ha giocato sì punta, ma in un attacco a due con un trequartista alle spalle. Venerdì, invece, il debutto stagionale in un ruolo che non sarà il suo preferito ma che rappresenta la visione ideale di Sarri e per il quale lo stesso portoghese si era detto disponibile fin dalla scorsa estate. Disponibile ma non entusiasta e su questo Sarri dovrà lavorare parecchio per convincere la sua fuoriserie. Va detto che parliamo di uno dei più forti giocatori di sempre, che anche a 35 anni può essere devastante in ogni posizione d’attacco. E che anche da centravanti – in un altro contesto di forma – manterebbe parte di quella tendenza a muoversi alla ricerca di spazio. Ronaldo verrà riproposto in quel ruolo? Probabilmente sì, perché questa prova non può fare testo. Anche se non è detto che accada già mercoledì, in una sfida così decisiva.
Nei primi 20' mi ha dimostrato che può giocare in tutti e tre i ruoli offensivi. In ogni caso, per un giocatore di questo livello non è che le prestazioni possano essere inficiate dal fatto di giocare 5 metri più dentro o più fuori dall'area [Maurizio Sarri]
Di certo col Napoli troveremo un Cristiano Ronaldo arrabbiato, qualsiasi sarà il suo ruolo nell’attacco bianconero. Perchè nessuno è più deluso da una sua prestazione sottotono quanto lui stesso. E se in cinque giorni la forma fisica non potrà essere tanto più scintillante del debutto, l’obiettivo è ritrovare fiducia e testa. Per quel che contano i precedenti, l’unica altra volta in cui il portoghese sbagliò un penalty con la maglia della Juventus poi si riprese alla grande. Era il gennaio 2019, Sorrentino parò il suo penalty e da lì Ronaldo mise insieme 5 gol e 3 assist in quattro partite, a partire dal rigore decisivo allo scadere contro la Lazio. Un giocatore che trae forza dai suoi passaggi a vuoto e che alla voglia di riscatto unirà la fame per un trofeo che ancora gli manca. Alla prima stagione alla Juventus non ci è andato nemmeno vicino, eliminato già ai quarti dall’Atalanta. Mercoledì sera, la possibilità di aggiornare la bacheca dei trofei. Che Ronaldo vedremo?
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