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Da Alphonso Davies a Dejan Kulusevski: i 10 talenti esplosi nel 2020
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Pubblicato 29/12/2020 alle 12:49 GMT+1
L'anno solare che si sta concludendo ha messo in vetrina tanti talenti a livello europeo. Tra Premier League, Serie A, Bundesliga, Liga e Ligue 1 abbiamo selezionato i 10 migliori. 10 promesse che nel 2020 hanno trovato minutaggio, gol e prestazioni di assoluto spessore. Chi é stato il migliore?
I talenti esplosi nel 2020
Credit Foto Eurosport
Alphonso Davies (Bayern Monaco)
Classe 2000, canadese, esterno puro che viaggia a velocità extraterrestri. L’esplosione definitiva è arrivata grazie a Hans-Dieter Flick, che gli ha dato fiducia e lo ha piazzato titolare a sinistra nel super Bayern Monaco campione di tutto. Aveva già giocato una partita strepitosa a febbraio a Stamford Bridge contro il Chelsea, ma nel post lockdown è arrivato il salto di qualità definitivo. Strepitoso nelle final-eight di Lisbona, tra i trascinatori di una corazzata che ha spazzato via ogni avversario. Gran bel laterale.
Jamal Musiala (Bayern Monaco)
Restiamo in Baviera, per una storia che assomiglia tanto a quella di un predestinato. Nato in Germania da padre nigeriano e madre tedesca, si è trasferito in Inghilterra dove è entrato a far parte del settore giovanile del Chelsea all'età di 8 anni. Da lì la nazionalità inglese, le presenze in Under 21 e l’approdo nel 2019 al Bayern Monaco. É del 2003 e a febbraio compirà 18 anni, ma in questi primi quattro mesi di stagione ha trovato spazio con regolarità nella squadra di Flick, segnando anche tre reti. Centrocampista offensivo, un po’ trequartista e un po’ mezz’ala. Nel 2020 si è messo in mostra, nel 2021 potrebbe emergere del tutto.
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Jamal Musiala, Bayern Monaco-Lipsia
Credit Foto Getty Images
Florian Wirtz (Bayer Leverkusen)
In Germania lo considerano già l’erede di Kai Havertz. Ma Florian Wirtz, classe 2003, oltre ad essere decisamente più basso di statura dell’attuale asso del Chelsea, è molto più duttile e può giocare in diverse posizioni. Un po’ regista, un po’ trequartista, vista la tecnica raffinata. Il 18 maggio 2020 ha esordito fra i professionisti disputando l'incontro di Bundesliga vinto 4-1 contro il Werder Brema e diventando il più giovane giocatore di sempre ad esordire con il Bayer Leverkusen. Da quel momento non è praticamente più uscito dal campo e ha iniziato questa stagione come titolare inamovibile nello scacchiere di Peter Bosz, uno che di talenti (vedi Ajax e Borussia Dortmund) se ne intende parecchio. Due reti e quattro assist vincenti in 13 giornate: l’approccio è quello giusto.
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Florian Wirtz (Bayer 04 Leverkusen) nach seinem Tor im Derby beim 1. FC Köln
Credit Foto Getty Images
Bukayo Saka (Arsenal)
La prodezza del Boxing Day è solamente l’ultimo guizzo di un giocatore sul quale Arteta fa ormai pieno affidamento. Classe 2001, londinese doc, da sempre all’Arsenal. Esterno, d’attacco ma all’occorrenza anche più basso, forte fisicamente, ambidestro. Lampi di luce sia in Europa League che in Premier League, gol, assist. Era diventato titolare nel finale della scorsa stagione, all’inizio di questa ha ripreso da dove aveva terminato. Nel 2020 ha fatto capire a tutti il suo spessore, ora deve solo confermarsi.
Phil Foden (Manchester City)
Qua, oltre al talento, c’è la mano del Pep. Phil Foden, infatti, è diventato al City uno dei prediletti di Guardiola, che lo ha lanciato, modellato, plasmato e ora si ritrova in casa uno dei migliori centrocampisti del futuro. Classe 2000, proprio nel 2020 si è guadagnato il posto da titolare in una delle squadre più forti del pianeta, segnando ben cinque reti in nove presenze di Premier nel post lockdown. Ad agosto ha fatto il suo esordio nella Nazionale inglese e a novembre ha segnato addirittura una doppietta nel 4-0 all’Islanda. Da tenere d’occhio, anche e sopratutto in ottica Europeo.
Pedro Neto (Wolvehampton)
Questa è una vera sorpresa, anche perché era stato scovato dalla Lazio nel 2017, che lo aveva prelevato dal Braga insieme a Bruno Jordão. Invece Simone Inzaghi e i biancocelesti non ci hanno creduto abbastanza e lui ha trovato la sua dimensione nella colonia portoghese del Wolverhampton. Un’ala rapida, abile nel dribbling e che vede la porta e che a 20 anni ha tutto per affermarsi. A novembre ha fatto il suo esordio (con gol) nella Nazionale portoghese e nel corso del 2020 ha messo insieme otto gol (quattro dei quali nella Premier in corso) e quattro assist in tutte le competizioni, garantendosi la piena fiducia di Nuno EspÃrito Santo. Indossa la maglia numero 7 del suo idolo Cristiano Ronaldo. Che gli sia di buon auspicio.
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Pedro Neto of Wolverhampton Wanderers celebrates
Credit Foto Getty Images
Pedri (Barcellona)
Pedro González López, noto a tutti come Pedri. Spagnolo classe 2002, ma non prodotto della cantera catalana, visto che il Barcellona lo ha acquistato nel 2019 dal Las Palmas. Nel 2020 ha fatto il suo esordio nell’Under 21 spagnola, il suo esordio nella Liga, il suo esordio in Champions League, regalando alcune prestazioni di livello assoluto, come quella a Torino contro la Juventus o la prima assoluta contro il Ferencvaros. Koeman gli sta dando fiducia e lui si sta meritando spazio. Le doti tecniche sono di primissimo livello.
Eduardo Camavinga (Rennes)
Nato in Angola da genitori congolesi, si è trasferito in Francia all'età di due anni e da lì non si è più mosso. Mancino, elegante, carismatico, ha trascinato nel 2020 il suo Rennes alla storica qualificazione alla fase a gironi di Champions League (con l’aiuto anche dello stop forzato imposto dalla Ligue 1 a causa del Covid). L'8 settembre ha debuttato in Nazionale maggiore diventando il più giovane esordiente nella storia della selezione francese a partire dal dopoguerra all'età di 17 anni, 9 mesi e 29 giorni. Un mese dopo l'8 ottobre, ha realizzato, con un colpo da fuoriclasse, la sua prima rete nell'amichevole vinta 7-1 dalla Francia contro l'Ucraina, diventando il più giovane marcatore della storia della nazionale. In questo inizio di nuova stagione è sembrato essere meno brillante rispetto ai primi mesi del 2020, ma parliamo di un ragazzo di 18 anni, con margini di crescita clamorosi.
Marash Kumbulla (Verona/Roma)
Passiamo in Italia e uno dei nomi più sorprendenti è sicuramente quello del potente difensore albanese della Roma classe 2000. Ivan Juric ci ha creduto, lo ha messo al centro della sua difesa a tre. E nel 2020 Kumbulla è diventato un pilastro dell’Hellas, tanto da finire proprio nel mirino dei giallorossi, che in estate lo hanno portato nella Capitale, vincendo un duello di mercato in cui si era inserita anche l’Inter. Nel corso di questo anno solare è diventato un titolare anche in Nazionale. I suoi progressi sono evidenti e Fonseca punta molto su di lui. Guarito e ristabilito dal Covid, nel 2021 vorrà imporsi ad alti livelli in Serie A e in Europa League. Il connubio tra forza e fisica e mentale sembra esserci.
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Kumbulla - Milan-Roma - Serie A 2020-2021
Credit Foto Getty Images
Dejan Kulusevski (Parma/Juventus)
Tra i suoi principali estimatori ci sono Ronaldo, compagno di club, e Ibrahimovic, connazionale. Basterebbe questo come biglietto da visita. Dopo un ottimo finire di 2019, Dejan Kulusevski nel 2020 si è rivalato al mondo: si è preso la leadeship del Parma, ha conquistato un posto fisso nella nazionale svedese e si è guadagnato la chiamata della Juventus. I bianconeri lo hanno pagato oltre 40 milioni di euro e lo hanno individuato come punta di diamante per il futuro. L’impatto con il nuovo top club è stato decisamente buono, il tempo per migliorare non gli manca, le doti tecniche sono eccellenti. In questo caso parliamo proprio di un potenziale campione.
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