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Euro 2024: sarà Germania o Turchia, il 'blocco nordico' non si presenta

Simone Eterno

Aggiornato 04/03/2017 alle 11:34 GMT+1

Tramontata la candidatura di un blocco formato da Norvegia, Svezia, Finlandia e Danimarca, quelle di Germania e Turchia restano le uniche due candidature ufficiali. La decisione definitiva della UEFA nel settembre del 2018.

Möglicherweise konkurrenzlos auf dem Weg zur Euro 2024

Credit Foto SID

Sono rimaste Germania e Turchia. Manca più di un anno alla decisione definitiva – settembre 2018 – ma sono ufficialemte scaduti i termini per le candidature a paese ospitante di Euro 2024. Dopo la rassegna itinerante del 2020 voluta ancora dall’allora presidente Platinì, nel 2024 si tornerà alla “normalità” delle cose con un Paese che si prenderà in carico l’organizzazione dell’intera manifestazione.
La terza candidatura – che doveva essere composta da un affascinante ‘blocco nordico’ formato dai 3 paesi scandivani – Norvegia, Svezia e Finlandia – più la Danimarca, non è riuscito a presentare il progetto prima della chisura dei termini (il presidente della federcaclio svedese Karl-Erik Nilsson molto semplicemente aveva dichiarato: "Abbiamo capito di non avere abbastanza stadi), lasciando così la partita aperta a due sole candidature: quella tedesca e quella turca.

Germania favorita, ma...

La Federcalcio tedesca ha avanzato la sua candidatura a gennaio e punta sull'affidabilità della propria struttura organizzativa, avendo tra l’altro praticamente già tutto pronto visto il successo di Germania 2006. "Ci presenteremo con un dossier di alta qualità con i migliori dieci stadi in Germania", ha spiegato il presidente della Federcalcio tedesca Reinhard Grindel. Una candidatura che pare la più credibile vista anche la difficile posizione diplomatica della Turchia, oltre che i problemi interni al Paese.
"Voglio che questa candidatura sia vincente". Si era così esposto il presidente della federcalcio turca Yildirim Demirorenha, ma la posizione sembra più complicata dell'ottimismo espresso da Demirorenha. I turchi si erano già candidati per la fase finale di Euro 2020 così come per le Olimpiadi del 2020, ma in entrambi i casi furono scartati. A pesare la situazione di stabilità interna e la controversa figura del presidente Recep Erdogan, sempre più “padrone” autoritario del Paese ma al tempo stesso in stretti “affari” con l’Unione Europea (leggasi accordo finanziario trovato per la gestione dei 3 milioni di profughi che ‘minacciavano’ di affacciarsi in Europa occidentale). La vera discriminante però, per la Turchia, sembra essere la gestione della sicurezza interna, al momento molto, molto precaria come hanno dimostrato i continui – e spesso devastanti – attentati terroristici visti a Istanbul.
Insomma, senza paesi scandinavi, sembra essere tutto indirizzato verso la Germania. Ma per come tutte le scelte legate a doppio mandato alla politica, vietato esporsi. Con ancora un anno e mezzo davanti tutto può succedere. Le scelte dei mondiali in Russia ma soprattutto quelli in Qatar stanno lì a dimostrarlo.
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