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Klopp, il Liverpool e quel trionfo europeo che manca da 11 anni

Enrico Turcato

Aggiornato 17/05/2016 alle 23:31 GMT+2

A Basilea mercoledì sera (ore 20:45) si gioca la finale di Europa League. I Reds non vincono un trofeo internazionale dal 2005 e sfidano una squadra, il Siviglia, che in questo lasso di tempo di titoli internazionali ne ha vinti ben cinque, tra cui le ultime due edizioni di questa competizione

Juergen Klopp

Credit Foto Eurosport

"Più non vinci nulla, più ci provi”. L’aforisma lo regala uno dei protagonisti più attesi della prima finale europea del 2016. Jurgen Klopp sa che per il Liverpool la sfida con il Siviglia rappresenta la vera occasione di riscatto di una stagione al di sotto delle aspettative. I Reds arrivano a Basilea dopo un deludente ottavo posto in Premier League, un’eliminazione al quarto turno di FA Cup e una finale persa di League Cup. L’unica strada per partecipare alle coppe europee nella prossima stagione è vincere l’Europa League. L’unico modo per conquistare definitamente il cuore dei tifosi del Liverpool per Klopp è alzare un trofeo internazionale che al club inglese manca da ben 11 anni (Supercoppa Europea 2005 contro il CSKA Mosca, in seguito alla vittoria della Champions 2005).
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Liverpool - İstanbul 2005

Credit Foto Eurosport

La Champions 2005: una rimonta maledetta?

Da allora nessuna gloria e tante delusioni. Non tollerabile per una società che a livello internazionale ha vinto cinque Coppe dei Campioni/Champions League, tre Coppe UEFA, tre Supercoppe europee (tutti e tre record inglesi), grazie alle quali risulta essere il primo club inglese per trofei conquistati, davanti al Manchester United. Il successo epico, con quella clamorosa rimonta sul Milan (da 3-0 a 3-3 e poi vittoria ai rigori), anziché segnar l’inizio di un’epoca vincente, ha quasi “maledetto” le successive esibizioni europee dei Reds. Finale persa nel 2007, eliminazioni premature a ottavi e quarti di Champions, successive eliminazioni ai gironi nelle ultime due Champions e nell’ultima Europa League alle quali ha partecipato. Una batosta dietro l’altra fuori dai confini britannici.

Klopp e quella finale persa contro il Bayern

Poi, la rinascita nel 2013/14 sotto la guida di Brendan Rodgers, il secondo posto con Luis Suarez cannoniere, le nuove illusioni e le debacle nelle due stagioni successive. A ottobre è arrivato il nuovo condottiero e trascinatore Klopp e per i tifosi del Liverpool si è riaccesa la speranza. E se in campionato i risultato non sono stati accettabili, in Europa League la marcia dei Reds è stata costante e implacabile. "Ho accettato la panchina del Liverpool perché ero fermamente convinto della qualità di questi giocatori. All'inizio ero l'unico, ma adesso ci crede anche qualcun altro. Vedere quanto abbiano meritato questa finale mi fa sentire davvero felice. Sono contento che possano dimostrare il loro vero valore. Questa è una grande opportunità per fare un grande salto in avanti". Così ha caricato l’ambiente l’ex allenatore del Dortmund alla vigilia della finale di Basilea. Proprio lui, che in Europa non ha ancora vinto alcun trofeo e che, al timone del Borussia, nel maggio 2013, ha perso contro il Bayern Monaco una finale di Champions (tutta tedesca) che rimarrà storica.
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Siviglia 2015

Credit Foto AFP

Il Siviglia: uno dei club più vincenti dell’ultimo decennio

Jurgen, impavido e irriverente come sempre, ci crede, pur conscio dell’avversario che il Liverpool si troverà di fronte. “Noi conosciamo bene il desiderio dei nostri tifosi, sappiamo quanto vogliano vincere questa coppa. Ci piacerebbe davvero essere in grado di trasformare questi sogni in realtà. Posso promettere che ce la metteremo tutta. Il problema è che anche il Siviglia farà lo stesso!". Già, il Siviglia di Emery. Una squadra che ha vinto le ultime due Europa League. Un club che in Europa negli ultimi 11 anni, per paragonare l’intervallo temporale di astinenza del Liverpool, di trofei internazionali ne ha vinti ben cinque (Superocoppa Europea, due Coppe Uefa e due EL appunto). Un habituè delle finali, che raramente sbaglia quando è ora di giocarsi un titolo in 90 minuti. Uno stimolo in più per il Liverpool e per Klopp: cambiare la storia, dimenticare il 2005 e mettere fine alla tirannia andalusa.
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