Europa League - Le 5 verità Atalanta-Liverpool: la Dea e Ruggeri mantengono calma e sangue freddo. E che Zappacosta!
Aggiornato 19/04/2024 alle 09:59 GMT+2
EUROPA LEAGUE - Calma e sangue freddo. E' l'atteggiamento che hanno mantenuto gli uomini di Gasperini subito dopo il vantaggio acquisito molto pericolosamente già al 7' dal Liverpool grazie al penalty trasformato da Momo Salah. Ruggeri rischia il tilt, ma in realtà, subito dopo il penalty concesso, si riprende alla grande. Zappacosta perfora la corsia destra. Liverpool in calo fisico.
Atalanta-Liverpool, match valido per il ritorno dei quarti di finale di Europa League, è terminato sul punteggio di 0-1, frutto del gol di Salah al 7' su calcio di rigore. Una sconfitta indolore per la Dea, che accede alle semifinali di Europa League, per effetto del successo per 3-0 maturato ad Anfield Road nella partita di andata. Gara arbitrata dal francese François Letexier. Qui di seguito le 5 verità che ci ha lasciato la partita del Gewiss Stadium di Bergamo.
1) Calma e sangue freddo
E' l'atteggiamento che hanno mantenuto gli uomini di Gasperini subito dopo il vantaggio acquisito molto pericolosamente già al 7' dal Liverpool grazie al penalty trasformato da Momo Salah. La sceneggiatura di una possibile rimonta dei Reds facendo leva sui titolarissimi di Klopp, sembrava già scritta. E invece i nerazzurri di Bergamo si sono rivelati abili a non scomporsi e a non snaturarsi, andando a mordere le caviglie avversarie su ogni pallone, cercando sempre la costruzione di gioc e fondando lungo le corsie. Maturità.
2) Ruggeri, simbolo della solidità atalantina
Sulla stessa lunghezza d'onda della verità numero 1, Matteo Ruggeri rischia il tilt psicologico dopo il braccio largo in area sul cross di Alexander-Arnold. E invece recupera subito le forze chiudendo ogni boccaporto dopo essersi tolto dalla testa ogni cattivo pensiero. Combina un pasticcio e le pagelle di fine gara potranno pure non sorridergli, vero. Ma il carattere dimostrato gli fa davvero onore.
3) Liverpool stanco
Gara di andata a parte, i segni di cedimento della and di Klopp si erano notati nell'ultimo turno di Premier, perso in casa 0-1 contro il Crystal Palace di Roy Hodgson. Al di là di questo, la doppia sfida all'Atalanta è stata persa soprattutto a causa delle scelte di Klopp sette giorni prima, con un turnover ai limite dello sconsiderato. Va bene cercare di non forzare dal punto di vista fisico, ma occorre equilibrio. Il tecnico tedesco - all'ultimo anno alla guida dei Reds - merita quasi sempre applausi per le sue scelte. Questa volta No.
4) Zappacosta semina il panico
L'ex Chelsea si ricorda dei ritmi di Premier League e ingrana la quinta, mandando i totale affanno i vari Robertson, Konaté e non solo. Spia.
5) Sognando Dublino (e ripensando al 1988)
Un'incredibile Atalanta si spinse fino alla semifinale di Coppa delle Coppe, da formazione di Serie B, nella stagione 1987-88. Al''epoca fu eliminata dal KV Mechelen. Ricordi incredibili di quella cavalcata europea targata Emiliano Mondonico. Per scrivere una pagina ancora più indelebile e raggiungere la prima finale continentale della storia, occorrerà ora superare l'Olympique Marsiglia, che ha superato il Benfica idi Angel Di Maria ai rigori. Impresa possibile.
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