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Colpaccio Salisburgo in casa del Dortmund, tutto facile per l'Atletico; cade lo Zenit di Mancini

Luca Stamerra

Aggiornato 09/03/2018 alle 00:17 GMT+1

L'Atlético Madrid ipoteca già il passaggio ai quarti grazie al successo per 3-0 sulla Lokomotiv Mosca. Tutta in salita, invece, la strada della qualificazione per il Borussia - giustiziere dell'Atalanta - che ha perso in casa contro la Red Bull Salisburgo per 2-1. Corsaro anche il Lione che vince sul campo del CSKA per 1-0, mentre lo Zenit cade contro il Lipsia. Bene l'OM e lo Sporting.

Atlético de Madrid - Lokomotiv Moscú

Credit Foto Getty Images

Atlético Madrid-Lokomotiv Mosca 3-0 (22' Saúl Ñíguez, 47' Diego Costa, 90' Koke)

Totale dominio dei colchoneros, con Simeone che schiera in campo la coppia d'attacco titolare (Griezmann-Diego Costa) nella sfida d'andata contro la Lokomotiv. Griezmann subito molto attivo, ma il gol del vantaggio lo realizza Saúl Ñíguez con un gran sinistro dalla distanza che fulmina Guilherme Marinato non ottimamente posizionato. Nel secondo tempo i padroni di casa trovano subito il raddoppio con il tap-in vincente di Diego Costa che ribadisce in rete dopo una conclusione di Griezmann. L'Atlético cerca a più riprese il 3-0 che chiuderebbe i conti, già, nella gara d'andata e al 90' arriva il tris di Koke.
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Atlético-Lokomotiv

Credit Foto Eurosport

Borussia Dortmund-Red Bull Salisburgo 1-2 (49' rig. e 56' V.Berisha; 62' Schürrle)

Il Borussia spinge, ma il Salisburgo gioca con ordine. La tattica di Stöger non sembra essere efficace e in avvio di ripresa sono addirittura gli austriaci a passare in vantaggio grazie al calcio di rigore segnato da Berisha (guadagnato da Hwang per il fallo di Toprak, iniziato però fuori area). I padroni di casa non reagiscono, anzi, in contropiede il Salisburgo colpisce per il 2-0, ancora firmato da Berisha. Stöger inserisce Philipp e Pulisić al posto di Batshuayi e Götze, e il Dortmund prova a rientrare con il gol di Schürrle. Ultimo quarto d'ora di fuoco, ma i gialloneri creano una sola vera palla gol con il colpo di testa di Papastathopoulos che finisce di poco alto sugli sviluppi di un calcio di punizione.
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berisha

Credit Foto Eurosport

RB Lipsia-Zenit San Pietroburgo 2-1 (56' Bruma, 77' Werner; 86' Criscito)

Parte col piede sbagliato in questi ottavi di finale, lo Zenit di Mancini. Il Lipsia gioca un grande inizio di secondo tempo e colpisce con i gol di Bruma (assist di tacco di Werner) e di Werner (buon gioco in profondità di Naby Keïta), entrambi di splendida fattura. Lo Zenit accusa il colpo e non riesce a reagire, ma nel finale pesca il jolly dal mazzo Criscito che con uno splendido calcio di punizione rimette in discussione il discorso qualificazione.
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RB Leipzig striker Timo Werner

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Olympique Marsiglia-Athletic 3-1 (1' e 57' Ocampos, 14' Payet; 45+3 rig. Aduriz)

Grande partenza del Marsiglia che, dopo il pareggio interno contro il Nantes di Ranieri in campionato, non vuole cali di tensione e punta a dare subito una scossa al discorso qualificazione. La squadra di Rudi Garcia trova il vantaggio già dopo un minuto grazie al gol di Ocampos dopo una bella giocata di Thauvin; l'Athletic è in affanno e qualche minuto più tardi arriva anche il raddoppio di Payet che segna con un bel destro al volo dopo una palla persa dai baschi dentro l'area. Gli ospiti riaprono la gara grazie al gol di Aduriz dal dischetto (rigore dato per braccio di Rami, ma era attaccato al corpo). Nella ripresa il Marsiglia riprende a correte e al 57' arriva il 3-1 di Ocampos che supera un disattento Iago Herrerín per la doppietta personale. Serata positiva per l'OM, anche se c'è da registrare l'infortunio di Thauvin.
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Payet, Thauvin, Sakai - Olympique Marseille OM

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CSKA Mosca-Olympique Lione 0-1 (68' Marcelo Guedes)

Primo tempo avaro di emozioni: poca qualità, 0 occasioni, anche a causa di un terreno di gioco non al meglio. Nella ripresa il Lione prova ad innestare una marcia diversa, con Depay molto pericoloso. Al 68' arriva l'1-0 dei francesi con la rete di Marcelo che di testa anticipa tutti sugli sviluppi di un calcio d'angolo. C'è la reazione dei russi, ma i tentativi di Natcho e Chalov non trovano il bersaglio.
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Marcelo (Olympique Lyonnais OL)

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Sporting-Viktoria Plzeň 2-0 (45+1 e 49' F.Montero)

Dopo il ko contro il Porto, lo Sporting prova a ripartire dall'Europa League. La squadra di Jorge Jesus fa bene il suo compito, battendo i cechi del Viktoria Plzeň per 2-0. Si deve attendere, però, il recupero del primo tempo per il gol del vantaggio, con Fredy Montero che colpisce sull'assist di Fábio Coentrão. Nella ripresa i lusitani non perdono tempo: gran palla rubata dell'ex Samp Bruno Fernandes che lancia Fredy Montero che realizza la doppietta personale.

Milan-Arsenal 0-2 (15' Mkhitaryan, 45+4 Ramsey)

La prova del nove è fallita. Senza alibi, senza attenuanti. La striscia di 13 risultati utili di fila del Milan viene interrotta in maniera tanto brusca quanto brutale da un Arsenal più solido, più qualitativo, più esperto. A San Siro gli inglesi passano con un 2-0 costruito interamente in un primo tempo dominato, mettendo a nudo le lacune di un avversario presentatosi al match sull'onda di un'euforia lunga due mesi. Malissimo la squadra di Gattuso, che non riesce mai a impensierire davvero Ospina: alla fine il portiere colombiano non dovrà compiere nessun intervento di rilievo, escludendo un paio di uscite basse precipitose. Nell'altra area, invece, è show dei Gunners, che prima di questa sera avevano perso 6 volte nelle ultime 8 uscite ma che riescono d'incanto a mettersi alle spalle settimane complicatissime. A segno Mkhitaryan e Ramsey, quest'ultimo a pochissimi secondi dall'intervallo, e sono due reti dal peso specifico enorme in vista del ritorno: tra una settimana, a Londra, Suso e compagni dovranno vincere con due reti di scarto per portare la doppia sfida almeno ai supplementari e continuare a sperare nella qualificazione ai quarti di Europa League. Non un'impresa, di più.

Lazio-Dinamo Kiev 2-2 (52' Tsygankov; 54' Immobile, 62' Felipe Anderson; 79' Júnior Moraes)

La Lazio completa l'opera di una serata di Europa League da dimenticare per le formazioni italiane. All'Olimpico, contro la Dinamo Kiev, arriva un deludente 2-2, materializzatosi interamente nella ripresa. Si complica il percorso-qualificazione per i quarti di finale: la formazione di Simone Inzaghi sarà, in pratica, costretta a vincere in Ucraina, salvo pareggi da festival del gol. Succede tutto nel secondo tempo: al 52', il vantaggio ucraino col tacco di Tsygankov, poi l'uno-due micidiale firmato Immobile-Felipe Anderson tra il 54' e il 62'. Al 79', però, arriva la perla dalla distanza del subentrato Júnior Moraes per un risultato che complica la strada dei biancocelesti. Rammarico per il palo colpita da Immobile al 95'.
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