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Rossoneri per orgoglio albanese (e per il Milan di Capello): la storia dello Shkëndija Tetovo

Stefano Fonsato

Aggiornato 17/08/2017 alle 11:07 GMT+2

Focus sul prossimo avversario dei team di Montella in Europa League: il club è stato fondato nel 1979, un anno prima della morte di Tito, per rappresentare la minoranza albanese nella ex Jugoslavia. Nella terra di Cana, Shaqiri e Džemaili ricordando quella partite di maglie del 1994-95 battenti sponsor "Motta" proprio come quelle della squadra che dominava in Italia.

Trakai (maglia gialla) v Shkëndija (maglia biancorossa), Preliminari Europa League 2017-2018 (LaPresse)

Credit Foto LaPresse

"Rossoneri", proprio come il Milan. Ma - almeno inizialmente - non certo per spirito di emulazione del club dei Casciavit. A Tetovo, città di confine nel nord ovest della Macedonia, ci si sente albanesi, proprio come il gruppo di ragazzi che nel 1979 diede vita al KF Shkëndija, "scintilla" - letteralmente - nella lingua del paese delle aquile, la cui bandiera - ecco la spiegazione - è stata d'ispirazione per la scelta dei colori sociali del club vicecampione di Macedonia.

Lo Shkëndija dei tifosi "vip" Shaqiri e Džemaili

Quell'area precisa della Macedonia ha dato i natali a non pochi talenti del calcio, che ora difendono i colori della Svizzera, figli del fenomeno migratorio dai Balcani verso il paese elvetico: dall'ex Inter Xherdan Shaqiri (tifosissimo dello Shkëndija) al centrocampista Blerim Džemaili, originario proprio di Tetovo.
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Trakai (maglia gialla) v Shkëndija (maglia biancorossa), Preliminari Europa League 2017-2018 (LaPresse)

Credit Foto Eurosport

Una squadra dalla storia e dai sentimenti gloriosi. Allestita un anno prima della morte di Tito, lo Shkëndija sarebbe servito come punto di riferimento della minoranza albanese nella Jugoslavia ancora ben lontana dalle sue "separazioni". Scalo subito le categorie, dalla quarta alla seconda serie. Fu a questo punto che il governo centrale di Belgrado si premurò di scioglierla: troppo entusiasmo, troppi rischi di risveglio improvviso del nazionalismo albanese.

Quel misterioso gioco di maglie identico a quello del Milan di Capello

Poi però i tempi sono cambiati, i primi televisori disponibili cominciavano a trasmettere le immagini del Milan degli invincibili di inizio anni '90 e lo Shkëndija Tetovo iniziò a vantarsi del rossonero anche per altri motivi. Sino ad indossare, tra il 1994 e il 1995 - quando si trovava nella seconda serie macedone - una partita di maglie identiche a quelle dell'allora squadra di Fabio Capello. Con tanto di sponsor "Motta" in bella mostra. Mancavano solo due cose: lo stemma del Milan e i tricolore italiano. Come ci sia arrivata, quella partita di maglie - trattata come una reliquia - lo sa solo il magazziniere dell'epoca.

L'exploit, la crisi e la rinascita

L'exploit dello Shkëndija Tetovo arriva nel 2011 con la vittoria della Prva Liga e della Supercoppa di Macedonia, a cui - tuttavia - seguì un periodo buio, in cui il club finì sull'orlo del fallimento. A quel punto, la caldissima tifoseria dai vessilli albanesi, i "Ballistët", acclamò a gran voce il passaggio societario a Nazif Destani, presidente della Ecolog International di Tetovo, azienda che fornisce servizi ambientali per le missioni umanitarie nei Balcani.
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Shkendija fans (Reuters)

Credit Foto Eurosport

Una campagna per la quale si misero in prima linea i "vip" Xherdan Shaqiri e Lorik Cana. Arrivarono quindi una coppa nazionali e due secondi posti, l'ultimo dei quali alle spalle del Vardar Skopje, la "Juve di Macedonia", battuto 2-0 nell'ultimo turno di campionato.
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Trakai (maglia gialla) v Shkëndija (maglia biancorossa), Preliminari Europa League 2017-2018 (LaPresse)

Credit Foto LaPresse

Nuovo "competitor" dei mostri sacri del Vardar

E' a causa del Vardar che si è deciso per l'inversione di campo: proprio il 17 agosto, i campioni di Macedonia ("retrocessi" dai Preliminari di Champions) dovranno affrontare il Fenerbahçe all'Arena "Filippo II". Lo Shkëndija, in questo senso, non ha potuto fare altro che accodarsi, essendo - l'Ecolog Arena - non a norma per gli standard europei. Ed è quindi atteso a San Siro per la gara di andata. E' una squadra in salute, ad ogni buon conto, quella giunta al cospetto del Milan, dopo aver eliminato Dacia Chișinău, HJK Helsinki e i lituani del Trakai. I suoi gioielli? Il trequartista goleador Ferhan Hasani e il bomber ex Schalke '04 Besart Ibraimi, classe 1986, capace di 55 reti in 78 presenze con la maglia del club di Tetovo. Il valore complessivo della rosa di Qatip Osmani? Meno di 7 milioni di euro. Praticamente un anno d'ingaggio di Gianluigi Donnarumma...
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Trakai (maglia gialla) v Shkëndija (maglia biancorossa), Preliminari Europa League 2017-2018 (LaPresse)

Credit Foto LaPresse

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