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Le pagelle di Milan-Roma 0-1: Mancini testa magica, Dybala a tutto campo. Leao e Theo assenti ingiustificati

Iacopo Erba

Aggiornato 12/04/2024 alle 09:02 GMT+2

EUROPA LEAGUE - Dopo il derby, il centrale giallorosso decide anche l'andata dei quarti di finale con un'altra zuccata da corner, coronando un'altra partita strepitosa. De Rossi cancella la fascia sinistra del Milan, completamente inibita: Pioli non trova mai la contromisura.

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Milan-Roma, match valido per l'andata dei quarti di finale di Europa League, è terminato sul punteggio di 0-1, frutto della rete decisiva di Mancini. Gara arbitrata dal francese Clement Turpin. Il match di ritorno è in programma all'Olimpico giovedì 18 aprile.
Qui di seguito i voti ai protagonisti della partita per capire l'andamento della gara.

Le pagelle del Milan

Mike MAIGNAN 6 - Grande guizzo nel primo tempo su un tiro deviato da El Shaarawy, puntualissimo anche nell'ordinaria amministrazione: Magic Mike c'è.
Davide CALABRIA 6 - Encomiabile il lavoro a supporto di Pulisic in spinta, una volta compreso che a sinistra di trippa per gatti non ce n'è. Soffre a tratti Spinazzola, che gli scappa via spesso e volentieri quando gli concede troppo campo alle spalle.
Malick THIAW 6 - Considerate anche le condizioni fisiche lontane dall'essere ottimali, la sua partita non è affatto malvagia. Ragiona nel modo giusto quando si trova ad arginare le incursioni dei giallorossi nell'area di rigore e anche sul duello diretto non trema.
Matteo GABBIA 6,5 - Accetta con coraggio il duello fisico con Lukaku, spesso avendo la meglio. Provvidenziali alcuni suoi anticipi e sporcature dentro l'area di rigore. Sempre attento, sembra essere scattato a livello mentale.
Theo HERNANDEZ 4,5 - Tra le grandi delusioni di serata. Non produce nulla in avanti e non è affatto solido in copertura, visto quanto campo hanno Celik ed El Shaarawy per offendere. Le contromisure tattiche preparate dalla Roma attorno ai suoi strappi funzionano alla grande: un vero e proprio fantasma.
Ismael BENNACER 5 - Prova a ringhiare sui portatori avversari, ma inseguire Dybala lo annebbia incredibilmente. Non è lucido nel portare pressione e non ha grandi idee quando ha il pallone tra i piedi: la sua energia è mancata molto al centocampo rossonero.
Dal 59' Yacine ADLI 6 - Ben più convincente rispetto al marocchino, sfiora la rete con un insidioso tiro cross e rende col suo ingresso in campo più densa e credibile la sterile fase offenmsiva del Diavolo.
Tijjani REIJNDERS 6 - Non ha paura di proporsi al limite dell'area e si fida molto (giustamente) del suo piede, dal quale moltissime conclusioni velenose. In fase di non possesso è eccessivamente remissivo, lasciando ampia libertà ai dirimpettai giallorossi, ma di fatto nel Milan tira solo lui.
Christian PULISIC 6 - Di solito sa essere efficace anche mettendosi in proprio e prendendo iniziativa a creare superiorità numerica, ma stasera persino la sua completezza tecnica viene un po' a mancare, impantanata in un meccanismo palesemente inceppato. Nel complesso il migliore dell'attacco, il che è tutto dire.
Dal 78' Samuel CHUKWUEZE 6,5 - Si percepisce che è in grandissima fiducia. Chiama tanti palloni addosso e da solo fa quasi quanto tutto il Milan messo insieme: di fatto, è l'unico che fa vacillare per davvero il muro giallorosso.
Ruben LOFTUS-CHEEK 5 - Dormita colossale sul corner che porta al vantaggio di Mancini. Dimostra di essere l'anello debole della catena nelle partite in cui il senso tattico e il guizzo mentale in più contano più dello strapotere fisico: nelle partite "a scacchi" farà sempre fatica.
Rafael LEAO 4 - Celik gli entra sottopelle, aiutato anche da El Shaarawy e saltuariamente da chi per lui si spinge a chiudergli ulteriori varchi. Non ha spazi in cui lanciarsi e anche palla al piede non regala alcuno spunto degno di nota, marcandosi spesso da solo e riproponendo la sua vesione più rinsecchita e irritante. Esce fischiato, ed è giusto così.
Dal 78' Noah OKAFOR 5,5 - Ingresso molle, senza mordente. Poco cercato dai compagni, non si ritaglia spazi interessanti dove incidere.
Olivier GIROUD 5 - Mancini-Smalling è una tenaglia alla quale non trova mai soluzione. Non la prende mai di testa, non la vede mai sui piedi, non ne tiene una spalle alla porta. La frittata la completa nel finale, quando sbaglia un gol banale centrando la traversa da due passi.
All. Stefano PIOLI 5 - Stasera la lezione di tattica gliel'ha data il suo coraggioso collega giallorosso, che ha fermato con qualche coraggioso accorgimento tattico una macchina apparsa nelle ultime settimane perfetta. Non concepisce nessuna contromossa all'altezza, venendo giustamente punito nel risultato.
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Le pagelle della Roma

Mile SVILAR 6,5 - Nessun timore reverenziale nel gioco con i piedi né tantomeno tra i pali, dove continua il suo momento magico e para tutto, compreso il velenosissimo tiro cross di Adli che stava per beffarlo.
Zeki CELIK 7 - In tanti tremano contro Leao, lui invece sembra esaltarsi: stravince senza appello il confronto con il portoghese, senza mai perdere le distanze e soprattutto sporcandogli sempre i primi due tocchi. Partitissima per il titolare ormai designato della fascia destra della Roma.
Gianluca MANCINI 7,5 - La testa, per l'ennesima volta, per il gol che decide la partita. La testa, a protezione di una zona di competenza in cui in un modo o nell'altro non passa un capello. Senza dubbio il suo momento, ma alla base di un rendimento sopra le righe c'è comunque un difensore top.
Chris SMALLING 7 - Si mangia a colazione Giroud, che soffre la sua tracotanza soprattutto sui duelli aerei. Non al top fisicamente, ma con esperienza e fisicità sopperisce a una condizione non perfetta. Se gioca al suo livello, la differenza si sente tutta.
Leonardo SPINAZZOLA 6 - Sprazzi di vero Spina nei primi 45 minuti. Calabria spesso ne osserva sconsolato la targa nel primom tempo, vedendolo scappare via verso l'area di rigore: Cala visibilmente nella ripresa, ma non esce dal match aiutando in coprtura.
Bryan CRISTANTE 6 - Spesso chiamato a mettere quella gamba in più, non si tira mai indietro soprattutto in fase di rottura dello sterile palleggio rossonero. Non ci sarà al ritorno: sarà un'assenza che peserà.
Leandro PAREDES 6,5 - A tratti, alla De Rossi: impressionante la sua abnegazione e il suo spirito di sacrificio a protezione dell'area di rigore, da vero leader e affidabile ultimo baluardo. Gestisce al solito il pallone con qualità e raziocinio.
Dall'88 Edoardo BOVE s.v.- Non giudicabile.
Lorenzo PELLEGRINI 6 - Gara più che convincente nelle piccole cose, come il dialogo silenzioso creato con Spinazzola o la sua capacità di rendersi fastidioso tra le linee. meno infuocato sottoporta, ma sopperisce anche con tanto lavoro sporco.
Dall'88 Houssem AOUAR s.v. - Non giudicabile.
Paulo DYBALA 7 - A tutta Joya, per una Roma che pende dalla sua fantasia e dalle sue sensazioni senza però dipenderne. De Rossi gli concede enorme libertà, lui risponde facendo quasi il centrocampista aggiunto, senza mai proporre una giocata banale.
Dall'81 Tammy ABRAHAM 5,5 - Un sanguinoso pallone perso sulla trequarti e, soprattutto, un goffo tentativo di colpo di testa che stava per trasformarsi in un tocco di mano in area di rigore: De Rossi fa bene a gettarlo nella mischia, ma manca molto affinché diventi una risorsa.
Romelu LUKAKU 6,5 - Sottoporta sembra aver perso killer istinct. Ma nonostante anche un ottimo Gabbia stavolta il lavoro spalle alla porta convince eccome, specialmente perché apre molti spazi in campo aperto soprattutto nel secondo tempo, in cui a tratti giganteggia.
Dal 90'+2 Diego LLORENTE s.v. - Non giudicabile.
Stephan EL SHAARAWY 6,5 - La vera arma tattica di De Rossi, che gli chiede tanto sacrificio a mettere i bastoni tra le ruote alla temibile corsia mancina rossonera. La sua risposta è strepitosa, visto che svolge i compiti alla perfezione senza neppure far mancare il suo apporto in attacco.
All. Daniele DE ROSSI 7 - Questa Roma ha fatto passi in avanti da gigante da ogni punto di vista, sia tecnico che mentale. Centrocampo coraggioso, bravura nello sfruttare le occasioni e persino una ricetta diversa per l'occasione, con El Shaarawy bloccato assieme a Celik a cancellare Theo e Leao. Sta venendo fuori davvero un signor allenatore, che farà divertire il popolo giallorosso.
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