Milan, quanto vale l'Europa League? 35-40 milioni di euro e la panchina di Stefano Pioli

L'atmosfera in casa-Milan è ancora abbastanza pesante: il 2-4 di Monza grava come un macigno su cuore e testa dei giocatori del Diavolo. I quali però ora devono pensare al 100% al match di ritorno degli spareggi di Europa League contro il Rennes, consapevoli che il 3-0 della gara d'andata non vuol dire "qualificazione certa" al turno successivo, quello degli ottavi di finale. Stefano Pioli ha detto che le parole "turnover" e "titolari e riserve" non gli piacciono ma il "pasticciaccio brutto" di Monza - un mix tra una formazione rivoluzionata e di errori tecnici di singoli giocatori - è ancora negli occhi di tutti. La chance, tra la partita del Rennes e la prossima contro l'Atalanta, è quella di dare un colpo di spugna a ciò che è accaduto al Brianteo e a focalizzarsi sull'obiettivo ora più importante: andare avanti in Coppa. Arrivare fino in fondo diventa importantissimo almeno per almeno due grossi motivi.

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Si parte sempre da lì, purtroppo, dal "vil denaro": che visti i tempi è una ragione più che valida per porsi degli obiettivi. Andare avanti in Europa vorrebbe dire poter disputare altre tre partite in un San Siro verosimilmente pieno in ogni ordine di posto. Facendo una valutazione a spanne, il Corriere dello Sport azzarda un totale di 35-40 milioni di euro nelle casse rossonere: "cifra comprensiva del market-pool e che tiene conto del ranking storico". Inoltre il ritorno alla vittoria in Europa - benché sia Europa League - riporterebbe prestigio in un club abituato a respirare un certo tipo di ambiente.

Non nascondiamoci dietro a un dito. Le voci di una possibile "ultima spiaggia" dell'attuale allenatore del Milan si susseguono: i tifosi e gli addetti ai lavori riconoscono assolutamente che Stefano Pioli abbia fatto un egregio lavoro in questi anni, ma che sia altrettanto evidente che sembra aver perso il "tocco magico" che - per esempio - portò il Milan a lottare e a vincere lo scudetto due anni fa. Lo stesso tecnico è consapevole che - in caso di vittoria o quanto meno raggiungimento della finale dell'Europa League - le chance per un suo futuro ancora in rossonero sarebbe più alte.

Per l'importante match di Rennes, Stefano Pioli sembra intenzionato a varare una formazione "quasi titolare": con tutta probabilità infatti davanti agiranno Leao e Pulisic a supporto di Jovic, che darebbe un po' di respiro a Giroud e soprattutto potrebbe giocare in Europa ma non in campionato, dove è squalificato per due turni dopo la gomitata a Izzo durante la già citata Monza-Milan.

Occhio al precedente: il Milan riuscì a superare gli ottavi di finale di Champions League nella stagione 2011/12 eliminando un combattivo Arsenal. Dopo la vittoria per 4-0 a San Siro, i rossoneri rischiarono molto al ritorno, riuscendo a fermare la rimonta dei Gunners sul 3-0.

RENNES (4-4-2) - Mandanda; G. Doué, Omari, Theate, Truffert; Bourigeaud, Matusiwa, Santamaria, D. Doué; Kalimuendo, Terrier. All.: Stephan.

MILAN (4-2-3-1) - Maignan; Florenzi, Gabbia, Kjaer, Theo Hernandez; Bennacer, Musah; Pulisic, Reijnders, Leao; Jovic. All.: Pioli.

ARBITRO: João Pinheiro (Portogallo)