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Primo rigore concesso con la VAR, ma era fuorigioco? Atletico Nacional contro la FIFA

DaLa Moviola

Aggiornato 14/12/2016 alle 22:03 GMT+1

Dal nostro partner LaMoviola.net

2016, Viktor Kassai, Atletico Nacional-Kashima Antlers, AFP

Credit Foto AFP

Quello che è successo questa mattina in occasione della prima semifinale del Mondiale per club scatena le polemiche. La VAR, infatti, era stata sperimentata in modalità online solamente in sporadiche occasioni, come in una serie inferiore americana e in Coppa d’Olanda. Tutti attendevano quindi la sua applicazione in un evento dal grande appeal come il Mondiale per club e in molti hanno festeggiato l’assegnazione di un rigore grazie alla video assistenza arbitrale al 31’ del primo tempo.
A Osaka, nel corso del match tra Atletico Nacional e Kashima Antlers, l’intervento in area di Berrio su Daigo richiama l’attenzione del VAR Danny Makkelie che induce l’ungherese Viktor Kassai a visionare l’episodio. L’arbitro ungherese rivede le immagini sul monitor e decide di assegnare il penalty alla formazione giapponese, poi realizzato da Shoma. Finita l’azione, dopo due minuti dal contatto incriminato, l’ungherese corre a bordo campo per rivederlo e in 15 secondi prende la sua decisione: rigore. Alla fine, tra il fallo e la trasformazione del rigore trascorrerenno ben 4 minuti e 20 secondi.
Da qui, però, nasce il giallo. Il giocatore del Kashima Antlers che ha subito il fallo da rigore (l’ultimo a destra nel fotogramma) si trova in posizione geografica di fuorigioco. I tifosi dell’Atletico Nacional non ci stanno e su Twitter denunciano l’accaduto: “Si trattava di un fuorigioco evidente. Si dovrebbe rivedere nuovamente la giocata e annullare il gol”, recita il tweet dei fan del club. In effetti, la posizione di off-side è ravvisabile anche a occhio nudo grazie alla linea dell’area di rigore.
La FIFA, però, ha preso posizione sull’accaduto:
L’assistente arbitro ha correttamente applicato la tecnica ‘wait and see’, ‘aspetta e guarda’ rispetto alla valutazione della posizione di fuorigioco o meno del giocatore che aveva subito il fallo. Il giocatore (Daigo) non è stato ritenuto in posizione di fuorigioco in quanto non sarebbe stato in grado di sfidare l’avversario per la palla. Così Kassai ha potuto valutare solo l’episodio del calcio di rigore, poi assegnato
Fuorigioco non punibile: questo è il verdetto. Busacca, capo degli arbitri della FIFA, ha aggiunto: “E’ stata la prima applicazione dal vivo del sistema ‘Video Assistant Referees’, è successo in una competizione FIFA ed è una novità per tutti. Specialmente il fatto di aver visto l’arbitro correre verso l’area replay a bordo campo, per consultare il video”. “Nell’azione della partita di oggi – precisa lo svizzero – la comunicazione fra l’arbitro e l’assistente video è stata chiara, la tecnologia ha lavorato bene e la decisione finale è stata presa da Kassai, quindi dall’arbitro. E sarà sempre così, perché la VAR è solo un supporto tecnico”. Insomma, ben venga la tecnologia ma la fase di sperimentazione serve eccome. Occorre ancora del tempo per assimilare funzionamento, comunicazione tra le varie componenti arbitrali e applicazione della VAR per non correre il rischio di guardare la pagliuzza e di non vedere la trave. La morale è comunque una: anche con la VAR le polemiche non si placheranno e oggi ne abbiamo avuta una chiara dimostrazione.
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