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Giornata storica per l'Iran: le donne assistono alla prima partita di calcio dopo 40 anni di divieti

Paolo Pegoraro

Aggiornato 10/10/2019 alle 20:21 GMT+2

Per la prima volta nel giro di 40 anni alle donne iraniane è stato concesso di assistere dal vivo a una partita di calcio. È avvenuto in occasione del 14-0 (!) con cui la Nazionale locale ha affossato la Cambogia.

Iranian women

Credit Foto Getty Images

Allo stadio Azadi di Teheran quest’oggi giovedì 10 ottobre 2019 si è scritta una pagina rimarchevole di storia dell’Iran. Non tanto per il 14-0 con cui la Nazionale di casa ha liquidato la malcapitata Cambogia del ct Keisuke Honda nelle qualificazioni mondiali, quanto per il fatto che per la prima volta nel giro di 40 anni alle donne iraniane è stato concesso di assistere dal vivo a una partita di calcio.
Tale divieto affonda le radici nella rivoluzione islamica del 1979 e al clima repressivo imposto dall’ayatollah Khomeyni; a farne le spese sin da subito è sopratutto il “gentil sesso”, bandito a vita dagli stadi pena l’immediata carcerazione. Eppure non sono affatto mancati nel corso degli anni gli episodi di insubordinazione, come è stato magistralmente raccontato da Offside di Jafar Panahi, film in cui alcune tifose sfegatate della Nazionale iraniana si recano alla partita decisiva delle qualificazioni mondiali travestite da uomini per eludere l’intervento della polizia locale. In quel caso le scaltre tifose quasi fraternizzavano con le autorità, ma nella vita reale non sempre tutto è stato rose e fiori.
Dall’inizio del 2018 si stima che almeno 40 donne sono state arrestate per aver tentato di assistere a una partita di calcio. Lo scorso settembre l’episodio più truculento: la trentenne Sahar Khodayari si è data fuoco per il timore di essere incarcerata per sei mesi; aveva assistito una partita del suo amato Esteghlal travestita da uomo senza farla franca. Proprio a seguito di questo terribile episodio di cronaca nera la FIFA aveva esortato con forza le autorità iraniane ad aprire gli stadi iraniani a tutte le donne contribuendo in maniera significativa al buon esito di questo compromesso storico.
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Donne iraniane allo stadio

Credit Foto Eurosport

Resta ancora molta strada da fare, è indubbio, come testimoniano i mugugni degli attivisti per lo status quo: i biglietti destinati alle donne ammontano a poche migliaia, possono assistere unicamente alle partite della Nazionale, gli ingressi per uomini e donne sono separati e lo spicchio di stadio destinato alle tifose assomiglia a una sorta di gabbia; eppure non si può che parlare di svolta storica, basta osservare le immagini della sfida con la Cambogia a Teheran. Sì, perché il contastro tra il giubilante settore occupato dalle tifose e la restante parte dello stadio dominata dai vuoti è piuttosto eloquente. È un nuovo giorno per l'Iran.
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