Blatter si difende: "Trattato come un punching ball. Squalificato per cosa?"

Sepp Blatter passa al contrattacco e, durante una conferenza stampa indetta dopo la decisione della Commissione etica della Fifa di sospenderlo per 8 anni, spiega la sua versioen dei fatti.

“Dire che è una buona giornata per me e per la FIFA sarebbe qualcosa di completamente sbagliato. Grazie per essere qui, è bello vedere un pubblico così grande. L’ultima volta che c’è stata così tanta gente in una conferenza stampa c’era un’altra persona vicino a me e si trattava di un argomento molto importante, dell’umanità del calcio e della sua situazione politica. Con un altro importante significato, che è quello di rispettarsi l’un l’altro. L’umanità nel calcio è stata creata da Nelson Mandela. Questo lo dico qua oggi perché ho appena ricevuto un po’ dopo di voi, e questa è una cosa che dovrò chiarire, visto che la stampa viene informata prima della persona coinvolta".

"Sono davvero dispiaciuto perché sono stato trattato come un punchingball e sono triste di questo. Sono davvero dispiaciuto, sono molto triste, per il calcio e per la FIFA come istituzione. Ho chiesto di organizzare questa conferenza stampa per diversi motivi, ma soprattutto perché quando ho saputo che ci sarebbe stata una decisione potete identificarmi un ottimista. Speravamo di aver convinto il tribunale circa la situazione che è venuta a crearsi.

"Con Platini avevamo un contratto che era terminato, ma che era comunque ancora valido. C’era una gentleman agreement che era nato nel 1998. Platini mi aveva contattato dicendomi che avrebbe voluto lavorare per la FIFA. Gli ho risposto che sarebbe stato meraviglioso. Sono suo amico, gli ho detto ‘tu lavori e poi verrai pagato’. Hanno negato l’esistenza di contratto di questo tipo, ma questo accordo era confermato e non vi era nulla di illecito. Abbiamo provato a dimostrare questo accordo, ma non hanno creduto alla nostra giustificazione per i 2 milioni di franchi svizzeri versati a Platini. Il tribunale arbitrale lo nega e sostiene che non esiste. Hanno tolto l’accusa di corruzione, ma hanno accusato di aver comprato dei voti per la mia elezione a presidente della FIFA nel 2011. L’unica cosa che dovevamo fare era quella di lasciare qualcosa di scritto. E’ vero, ma si tratta di una questione burocratica, amministrativa, e non certo etica".

"Mi hanno sospeso per 8 anni, ma per cosa? Continuerò a combattere. Ho parlato con il mio avvocato anche questa mattina: abbiamo i libri dell’accusa. A me e a Platini era stata chiesta la nostra versione dei fatti in stanze separate. Abbiamo riportato le stesse cose, e oggi ci viene detto che le nostre versioni non sono più rilevanti. Andremo in appello, al Tas e alla giustizia svizzera, perché alla fine io sono un cittadino svizzero. Pensate che nella giustizia svizzera se una persona viene sospesa per 8 anni significa che ha commesso qualcosa di molto, molto grave".

"Essere condannato prima che venga fatta giustizia dimostra che c’è qualcosa di sbagliato, ed è per questo che devono combattere, anche solo per difendere i miei diritti. Avevano detto che mi avrebbero squalificato a vita, e ora è arrivata una sospensione di 8 anni. Hanno creato un danno gigantesco a me e alla mia famiglia, ma anche a tutta la FIFA. Mi vergogno che la Commissione abbia deciso di condannare il presidente della FIFA. Io so che non si ruba e non si imbroglia, sono un uomo con dei valori, e adesso mi accusano di aver comprato dei voti e di aver pagato qualcuno (Platini, ndr) senza che questi abbia fatto il lavoro?”