Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Zinedine Zidane annuncia l'addio al Real Madrid: "Questa squadra ha bisogno di cambiare"

Mattia Fontana

Aggiornato 31/05/2018 alle 14:40 GMT+2

L'allenatore del Real Madrid ha convocato una conferenza stampa a sorpresa e ha annunciato il suo addio ai Blancos dopo due anni e mezzo in panchina in cui ha vinto 9 titoli: 3 Champions League, 2 Supercoppe Europee, 2 Mondiali per Club, una Liga e una Supercoppa di Spagna.

Real Madrid's French coach Zinedine Zidane (R) sits beside president Florentino Perez

Credit Foto Getty Images

Qualche mese fa, aveva dichiarato che non sarebbe rimasto in panchina a dispetto di tutto e di tutti. Ma, da qui a pensare a delle dimissioni simili, la strada era lunga. Oggi, però, Zinedine Zidane ha stupito ancora una volta il mondo del calcio. Convocando una conferenza stampa a sorpresa e annunciando l’addio al Real Madrid al fianco di un profondamente dispiaciuto Florentino Perez. Si chiude così un ciclo di due anni e mezzo in cui il francese è divenuto il secondo allenatore più vincente nella storia dei Merengues con tre Champions League (l’unico ad averla vinta per tre volte di fila), due Mondiali per Club, due Supercoppe Europee, una Liga e una Supercoppa di Spagna. Come dicono in Spagna, un addio "por la puerta grande".

Il dispiacere di Florentino Perez: "Un giorno triste"

Una decisione inattesa, io sono triste. È una decisione totalmente inattesa, specie dopo aver vinto la terza Champions League di fila. È un giorno triste per noi e per tutti quelli che lavorano nel club. Ma lui sa che qui sarà sempre il benvenuto. Quando però si prendono decisioni del genere, bisogna rispettarle. Avrei voluto convincerlo, ma devo accettare e ricordargli che questa è la sua casa e la sua famiglia per sempre. Non si può essere pronti per notizie come questa. Soltanto ieri ripensavo a quando sono andato a casa sua per assicurarmi che sarebbe stato in grado di allenare il Real Madrid e mi disse di sì, che era sicuro di poter far bene. È sempre stato all’altezza dei valori del Real Madrid. L’unica cosa che voglio dirgli è "a presto". Sono sicuro che tornerà, ma se ha bisogno di una pausa, se la prenda.

Zidane: "Il momento giusto, c'è bisogno di cambiare"

Questa squadra ha bisogno di cambiare per continuare a vincere. Dopo tre anni, c’è bisogno di cambiare metodologie. Per me e per tutti è la cosa migliore e per questo ho preso la decisione di non continuare il prossimo anno. Volevo restare al club per tutta la mia carriera. Però la decisione che adesso non ha un senso per molti per me lo ha. È il momento di cambiare. Dopo tre anni, è la decisione adeguata. Voglio soltanto dire grazie a tutti i tifosi e a tutti quelli che mi hanno sostenuto. Non è cambiato nulla, è stato un percorso naturale. Quando a febbraio ho detto che sarei rimasto, lo pensavo veramente. Non potevo pensare di cambiare idea.

"Cosa potevo chiedere di più ai miei giocatori?"

I momenti duri ci sono stati nonostante le vittorie e mi sono chiesto se sono la persona giusta. In questa stagione ci sono stati dei momenti complicati e ho dovuto riflettere. E questa è la mia decisione. Anche i giocatori hanno bisogno di un cambio. Io voglio essere ben voluto dai giocatori, non è facile per loro. Questo è un club esigente. Un club dalla storia incredibile e dai giocatori abbiamo sempre chiesto di più. E io cosa potevo chiedere di più a loro dopo quello che hanno fatto per me? Hanno bisogno di un altro discorso e di tornare a vincere. Non ho parlato con i giocatori individualmente, ma tutti lo sapevano perché lo avevo comunicato. Ho parlato con Sergio Ramos. Mi ha augurato il massimo della fortuna, gli ho detto che è stato un piacere allenarlo e passare altri tre anni con lui.

"Non vado alla ricerca di un’altra squadra"

Non so di cosa ha bisogno la squadra adesso. Dico solo che dopo tre anni ho dovuto prendere questa decisione, potrei anche aver sbagliato. Se non vedo chiara la possibilità di vincere e di vedere le cose così come voglio, penso che sia meglio cambiare e non continuare correndo il rischio di fare stupidaggini. Questa squadra ha sempre dimostrato di essere molto valida, quello che accadrà ora non mi riguarda. Il prossimo anno non allenerò, non vado alla ricerca di un’altra squadra. Non mi sono stancato di allenare, però era giunto il momento. Il ricordo più bello? Quando il presidente mi ha portato a giocare in questa squadra. Da allenatore, invece, è stato vincere il campionato. Il peggiore? Perdere contro il Leganes nel ritorno di Coppa del Re. Mi sono... Meglio non dire la parola.

"Non è un giorno triste, tornerò presto"

Non è un giorno triste per me. È stato un giorno complicato, ma come dice il presidente tornerò presto. Sarò sempre vicino a questo club. Questa è una decisione che ho preso per il bene di tutti, in particolar modo della squadra. Non ho preso in considerazione altri elementi oltre a questo.
Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità