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Modric: "Mourinho fece quasi piangere Cristiano Ronaldo"

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DaEurosport

Aggiornato 05/06/2020 alle 14:40 GMT+2

Il fuoriclasse croato racconta nella sua biografia "A modo mio" tanti ricordi tra cui un episodio che vide protagonisti CR7 e lo Special One: "Mi è dispiaciuta la reazione di Buffon in Champions nel 2018".

Cristiano Ronaldo und Jose Mourinho einst bei Real Madrid

Credit Foto Getty Images

Quella volta che Mourinho fece quasi piangere Cristiano Ronaldo. È uno dei tanti ricordi della carriera che il fuoriclasse croato Luka Modric racconta nella sua biografia "A modo mio" pubblicata da Sperling e Kupfer, di cui riferiscono anche i media spagnoli.
Una volta rimasi davvero sbalordito dalla reazione rabbiosa di Mourinho nei confronti di Cristiano Ronaldo. Fu durante una partita di Coppa di Spagna del 2013 in cui stavamo vincendo 2-0: un terzino avversario andò in profondità sul versante sinistro del nostro schieramento, Ronaldo non lo seguì e Mourinho gli gridò nervosamente di marcarlo. Ad azione ormai conclusa, il mister continuò a lamentarsi. Ne nacque un vero e proprio litigio
Quando arrivammo negli spogliatoi, Ronaldo era disperato, quasi sul punto di piangere, e disse 'Faccio del mio meglio e lui continua a criticarmi'. Poi entrò Mourinho. Si mise al centro dello spogliatoio e rinfacciò con rabbia a Ronaldo di non essere stato responsabile durante la partita. Gli animi si scaldarono e a un certo punto i compagni dovettero intervenire. Mourinho è così, ha delle reazioni sanguigne e non le manda a dire, non importa di chi si tratta
"Totti è sempre stato uno dei miei miti", scrive poi la stella del Real Madrid, ricordando anche la sua "passione giovanile" per il Milan e l'ammirazione per Boban. Il croato dice la sua anche sul famoso rigore concesso al Real Madrid nei minuti finali della partita di Champions contro la Juventus nel 2018:
Quel penalty era sacrosanto e mi diede un grande dispiacere vedere Buffon reagire in un modo così scomposto
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La finale 2017

"La Juventus partì bene, con un paio di tiri pericolosi neutralizzati da Navas. Ma, al 20', Ronaldo segnò dopo uno scambio con Carvajal, portandoci in vantaggio. È importante sottolineare un aspetto di questo incontro, che ancora una volta dimostra le grandi qualità come allenatore di Zidane. In vista della finale, ci aveva fatto notare che la Juve giocava molto bene in difesa e quindi era difficile sfondare. Aveva però un punto debole: faticava in contropiede. Era vulnerabile, da quel punto di vista, e lo confermò già sul primo gol. Sette minuti dopo, però, pareggiò. Mario Mandzukic segnò un fantastico gol in rovesciata. Ma non ci scoraggiammo. Continuavo ad avere l’impressione che fossimo migliori di loro e che avremmo vinto".
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