Il genio di Ibra, il tris di Cavani: il PSG vince 6-0

Siamo sicuri che PSG e Guingamp appartengano allo stesso campionato? Al Parco dei Principi va in scena un’esibizione, una dimostrazione di strapotere che diventa pura accademia, insomma una non-partita. I campioni in carica fanno a fettine i malcapitati decimi in classifica, in un match che ricorda le goleade della Liga di marca barcelonista. In effetti, l’accostamento con i catalani, fautori dell’eliminazione della squadra di Blanc in Champions, non è così peregrino. Se si hanno a disposizione fuoriclasse del calibro di Ibrahimovic e Cavani in serata di grazia, non ci sono Cordoba o Guingamp che tengano. L’asso svedese nelle ultime due stagioni ha segnato 45 gol che complessivamente diventano 106 con la maglia del PSG: il record assoluto di Pauleta è a tre lunghezze… La macchina da gol della capitale non può prescindere nemmeno da un Matador tirato a lucido per la volata. Dal 20 marzo – match con il Lorient conciso con il sorpasso in vetta - i detentori del titolo hanno solo saputo vincere: il Lione (a meno 6) deve rispondere e ora non può più nemmeno contare sulla differenza reti.

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Due minuti e il match si sblocca: cross perfetto di Aurier dalla destra e zampata vincente di Cavani. Gli ospiti rispondono con Beauvue che costringe Sirigu all’unica parata della sua partita. Un’azione avvolgente del PSG consente a Verratti di innescare Ibra: mancino tremendo sotto la traversa. Lossl, con l’aiuto del palo, dice di no a Pastore dopo un’azione da play-station dei parigini.

Nella ripresa, Cabaye appoggia a Ibra che trova Cavani con i tempi giusti: il Matador non perdona. Lo svedese stoppa la sfera di suola, poi pennella un cross sulla testa di Maxwell: il terzino di testa non può sbagliare. Ibra viene steso in area da Sorbon, ma l’arbitro lo grazia e non concede il rigore. Su punizione battuta in fretta da Verratti, Cavani realizza al volo la sua tripletta. Ibra fa impazzire il povero Lossl, bravo a opporsi anche sull’incornata di Lucas. Sorbon riabbatte lo svedese e questa volta Moreira non fa sconti: Ibra chiude il set con il penalty che fissa il +4 sul Lione nella differenza reti.

3 – Cavani non segnava una tripletta in campionato dal 5 maggio 2013 (Napoli-Inter). Per il Matador, sempre a segno nelle ultime 5 partite con 8 reti, è il 28.mo centro stagionale. Ibrahimovic raggiunge quota 30. +4 la differenza reti del PSG nei confronti dell’OL.

Zlatan Ibrahimovic: governa il pallone con saggezza e lo plasma a suo piacimento, come fosse il pongo, recapitandolo dove gli aggrada. Regala tocchi sotto vellutati, passaggi illuminanti, lanci di qualità sopraffina, due gol e due assist. Il Parco dei Principi s’inchina e lo acclama. Re Zlatan.

Jérémy Sorbon: dalle sue parti si aggira lo svedese, ma lui sembra praticare uno sport diverso. Lo abbatte due volte in area e la seconda non può essergli perdonata. Perdoniamolo noi, era una sfida impari tra abitanti di pianeti diversi.

Marco Verratti (palloni toccati 149, passaggi a buon fine 91%, ndr): "Posso ancora migliorare, sono ancora giovane. Però, penso che non potrò mai vincere il Pallone d'Oro".

PSG (4-3-3): Sirigu; Aurier, Marquinhos, Thiago Silva, Maxwell; Verratti, Cabaye (69’ Lucas), Matuidi (77’ Rabiot); Pastore (78’ Lavezzi), Ibrahimovic, Cavani. All. Blanc

GUINGAMP (4-4-1-1): Jonas Lossl; Jacobsen, Kerbrat, Sorbon, Lemaître; Beauvue, Mathis, Sankharé, Giresse (60’ Diallo); Marveaux (87’ Cardy); Mandanne (71’ Salibur). All. Gourvennec

Arbitro: Sébastien Moreira

Gol: 2’, 52’ e 70’ Cavani, 18’ e 90’ rig. Ibrahimovic, 56’ Maxwell (P)

Note: ammoniti Ibrahimovic (P), Sankharé, Lemaître (G)