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Tra Nazionale e Roma, il gran ritorno di Balotelli: come Mario è rinato in Francia

Mattia Fontana

Pubblicato 19/05/2018 alle 12:17 GMT+2

L'attaccante si appresta a salutare il Nizza dopo un biennio di grandi soddisfazioni che lo ha rilanciato fino a permettergli di riconquistare la maglia azzurra anche grazie alla nomina di Roberto Mancini come commissario tecnico. Proviamo a capire cosa è successo nel corso delle due stagioni trascorse in Francia e se dobbiamo davvero aspettarci un altro giocatore rispetto al passato.

Mario Balotelli

Credit Foto Getty Images

Si dice che possa tornare in Italia a breve, allettato com’è dalla proposta della Roma. Di certo lo rivedremo dalle parti da Coverciano come punta di diamante della nuova Italia di Roberto Mancini. Mario Balotelli è pronto al grande rientro e se tutto ciò è stato possibile non è soltanto per il riavvicinamento con il mentore divenuto ct e per i buoni uffici di Mino Raiola. Di mezzo c’è anche un biennio francese tanto interessante quanto sottovalutato dai media italiani. Meglio farsene un’idea più approfondita con l’aiuto di chi lo ha seguito molto da vicino, Cyril Morin di Eurosport Francia.

Balotelli a Nizza

Prima di tutto, l’ambiente. Dopo anni trascorsi sotto i riflettori italiani e nel mirino dei tabloid britannici, per Balotelli è giunta l’ora del buen retiro. Una città tranquilla come Nizza e un club abituato nel rilanciare talenti perduti. Una sana dose di provincia che ha avuto effetti benefici sul Balotelli uomo ancor prima del calciatore. E il calciatore ha risposto eccome allo status di stella dei savoiardi, segnando 43 gol in 65 partite e legando alla grande con l’ambiente. Ma anche con i compagni. Chiedere al portiere Yoan Cardinale.

Balotelli in Francia

Allarghiamo l’orizzonte e guardiamo al contesto generale. Balotelli chiude il suo secondo anno transalpino senza lo status di top player del campionato per via dell’ovvia presenza dell’All-Star team parigino. Al di fuori del PSG, però, se c’è stata vita è stato anche per merito suo. E, in un’ideale classifica del biennio, rientra certamente nei primi 10 giocatori della graduatoria. La stella indiscussa del Nizza. Un giocatore che ha mantenuta intatta l’abitudine di incidere nelle partite che contano. Ha saltato parecchie partite, ha litigato qualche volta con gli arbitri (3 cartellini rossi in tutto). Ma non è mai entrato in conflitto con nessuno. Non avrà sedotto la Francia più di tento, certo. Però non si è nemmeno mai lontanamente avvicinato alla modalità "me against the world”. Anzi.
Quella volta che è stato intervistato durante i massaggi:

Balotelli in campo

Le perplessità autentiche sul nuovo Balotelli arrivano dal tappeto verde. Innanzitutto perché il contesto tecnico del campionato francese è decisamente meno competitivo rispetto a Serie A e soprattutto Premier League. E, poi, perché il centravanti non si è reso protagonista di evoluzioni tattiche significative. Si avvicina ai 28 anni mantenendo intatta la propria indolenza nella fase difensiva e una certa propensione all’isolamento quando le cose non funzionano a livello di squadra. Il Balotelli che si sfoga con i compagni per una giocata non venuta bene si è visto anche in Ligue 1, ma - nel complesso - ha ampiamente beneficiato del calcio offensivo voluto da un allenatore di livello come Lucien Favre.
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Mario Balotelli e Lucien Favre

Credit Foto Getty Images

Le statistiche in Francia:

STAGIONEGOLPARTITE
2016-171728
2017-182637

Balotelli dopo Nizza

Dalle nostre parti, l’interesse della Roma pare il più concreto. Ma attenzione, considerare i giallorossi come i favoriti potrebbe essere un errore. Il suo buon rapporto con la Francia autorizza a pensare che le voci sull’Olympique Marsiglia non siano affatto campate in aria. Ad aiutarle sarebbe anche la rivoluzione dei Phocéens, destinati ad abbandonare lo storico sponsor tecnico (Adidas) in favore della Puma a cui Balotelli è legato da tempo. Se la stabilità trovata in Francia gli ha restituito la maglia della Nazionale, del resto, perché dovrebbe abbandonarla?
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