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Multiproprietà: perché la BlueCo di Todd Boehly, proprietario del Chelsea, ha comprato anche lo Strasburgo?

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Pubblicato 23/06/2023 alle 18:50 GMT+2

LIGUE 1 - BlueCo, il consorzio americano che ha il Chelsea, ha acquistato lo Straburgo. Eppure, a prima vista, non c'è alcun legame tra i Blues e il club francese. Allora perché il colosso inglese ha deciso di insediarsi in Alsazia? E perché il Racing ha deciso di affidare il suo futuro ai proprietari del Chelsea? L'analisi di Martin Mosnier di Eurosport Francia.

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Articolo tradotto da Eurosport Francia
Todd Boehly non si è innamorato dell'atmosfera di La Meinau, non ha poster di Habib Diallo in casa e non è nemmeno certo che sappia chi sia Gilbert Gress. No, il consorzio americano BlueCo non ha acquistato lo Strasburgo per amore del club. Non c'è, ovviamente, alcun legame tra il Chelsea e il RC Strasburgo. E il club alsaziano non era la scelta iniziale, visto che Boehly aveva puntato prima sul Lione, poi sul Sochaux e infine sul Bordeaux. Insomma, non è certo una storia di cuore e passione. Allora perché il boss dei Blues ha deciso di acquistare il prestigioso club francese?

IL PIANO DI TODD BOEHLY

È tutta una questione di affari e di opportunità. Il Chelsea ha acquistato lo Strasburgo per le stesse ragioni per cui il City Group ha preso il Troyes. L'obiettivo di queste multiproprietà è chiaro. Il loro piano può essere riassunto in pochi punti: acquistare un club più piccolo per far crescere i propri giovani in un campionato che è da sempre una vetrina; dare una seconda chance a giocatori che hanno fallito nella squadra di punta della multiproprietà; posizionarsi nel mercato francese, pieno di giovani talenti. È quindi un modo per stare un passo avanti rispetto alle rivali.
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In cambio, la multiproprietà fornisce sicurezza e stabilità finanziaria ai club che si sono indeboliti negli ultimi anni. "In Francia non accettavamo che le nostre prestazioni fossero legate al nostro livello economico. Oggi lo sport di alto livello richiede una grande base finanziaria", ci ha spiegato un mese fa Vincent Chaudel, fondatore dell'Observatoire du Sport Business.

STRASBURGO PIÙ ECONOMICO DI FOFANA

Lo Strasburgo, come già il Troyes e il Lorient, si è esposto alle fortune della Premier League perché ha sofferto per le crisi (Covid, Mediapro) che hanno colpito il calcio francese. "Anche se non c'era alcuna urgenza finanziaria, eravamo consapevoli di aver raggiunto il limite massimo del nostro modello e che se volevamo continuare a far crescere il Racing e proiettarlo in una nuova dimensione, dovevamo necessariamente essere supportati da una struttura solida in grado di sostenere il nostro sviluppo e la nostra ambizione", ha dichiarato Marc Keller in un comunicato stampa.
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Marc Keller, presidente Strasburgo

Credit Foto Getty Images

I club inglesi, che non hanno mai fatto della crescita dei talenti una priorità, ora sono interessati ad ingaggiare giocatori a prezzi accessibili che possano poi fruttare grandi cifre. Dopo tutto, a quanto pare lo Strasburgo è costato meno (circa 75 milioni di euro) di Wesley Fofana (80 milioni di euro). Con 75 milioni, il Chelsea ha acquistato un centro di allenamento, una squadra dove lasciar crescere quelli che non sono ancora pronti a vestire la maglia del Chelsea e una porta d'accesso al più grande mercato europeo per i giovani talenti.

NESSUNO SI IMMAGINA LO STRASBURGO IN CHAMPIONS LEAGUE PER ORA

Per garantire una transizione senza attriti e per rassicurare i tifosi che temono di diventare un ramo anonimo di un enorme conglomerato, Marc Keller rimarrà presidente e la BlueCo ha promesso di voler "salvaguardare l'eredità" del club. Tuttavia, l'esempio del Lione e il destino riservato a Jean-Michel Aulas rivelano che le promesse sono vincolanti solo per chi ci crede, e che le operazioni di riorganizzazione interna di solito sono più veloci del previsto. Rimane però un paletto concreto per lo Strasburgo: due club dello stesso proprietario non possono giocare nella stessa competizione europea. Ed è facile immaginare chi sceglierebbe la BlueCo se Chelsea e Strasburgo dovessero giocare insieme in Europa League o in Champions League.
"Nessuno immagina lo Strasburgo subito in Champions League, ed è un club che ha sempre avuto difficoltà a ottenere il sostegno di azionisti non alsaziani. Il Chelsea ha molti giocatori che potrebbero interessare allo Strasburgo, e questo renderebbe più sicura la permanenza del club in Ligue 1", sostiene Vincent Chaudel. L'esempio del Troyes, retrocesso in Ligue 2, dimostra però che l'arrivo di un ricco proprietario non garantisce maggiore sicurezza, quando si è sul fondo della piramide.
Il presidente della UEFA, Aleksandr Ceferin, ha lasciato intendere che potrebbe modificare la regola che al momento pone un freno alle multiproprietà, vietando a due club dello stesso proprietario di partecipare alla stessa competizione. "Abbiamo conosciuto cinque o sei proprietari di club che vogliono comprare un altro club", ha detto Ceferin al canale YouTube di Gary Neville "The Overlap", ed ha aggiunto: "Dobbiamo valutare come agire. Le opzioni sono che rimangano così come sono o che permettiamo loro di giocare nella stessa competizione. Non abbiamo ancora deciso". Se la UEFA dovesse abbassare la guardia, la Ligue 1 potrebbe venire inglobata.
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