Con chi ce l'aveva Lautaro Martinez dopo Inter-Fluminense? Calhanoglu e non solo: una sparata che sa di "chiamata alle armi"

MONDIALE PER CLUB - La stagione dell'Inter si chiude tra le polemiche all'interno di un ambiente appesantito dalle vicende degli ultimi mesi. Lo Scudetto perso malamente, la batosta contro il PSG, l'addio di Simone Inzaghi e infine l'eliminazione con il Fluminense. Lautaro Martinez ha scelto parole forti nel post gara, indirizzate da Marotta verso Calhanoglu. Ma chi c'era davvero nel mirino?

Chivu: "Le parole di Lautaro? Bisogna remare tutti nella stessa direzione"

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La sconfitta contro il Fluminense ha decretato la fine di una stagione logorante per l'Inter, un cammino di 11 mesi di cui rimarranno più le delusioni che le gioie. L'eliminazione dal Mondiale per Club non è di per sè un dramma. I nerazzurri non avevano le potenzialità e la condizione per giocarsi il trofeo e l'eventuale prolungamento dell'esperienza americana avrebbe di fatto compromesso del tutto la preparazione per la nuova stagione. Resta però la delusione per una partita giocata senza troppa convinzione e in cui qualche singolo ha performato in maniera mediocre. Anche da questo deriva lo sfogo a fine partita del capitano, Lautaro Martinez.
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Chivu: "Le parole di Lautaro? Bisogna remare tutti nella stessa direzione"

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Le dure parole di Lautaro

"Chi vuole restare all’Inter resti, chi vuole andare arrivederci". L'attacco dell'argentino è sembrato in un primo momento rivolto ai giocatori che hanno lasciato gli USA per motivi legati alle voci di mercato (come poi dichiarato da Marotta).
Andando però nel dettaglio delle parole di Lautaro c'è anche dell'altro: "Noi qua facciamo di tutto e ho visto tante cose che non mi sono piaciute." Uno sfogo arrivato a caldo, nell'immediato post partita, per molti si è trattato di una ribellione a quanto visto in campo.
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La reazione di Marotta

A pochi minuti dalle parole forti di Lautaro è seguito l'intervento del Presidente Beppe Marotta.
"Io dico che l'intervento di Lautaro è molto emozionante e significativo, lui è il capitano e vuole senso di appartenenza. Ma io l'ho sempre detto... Quando un giocatore dirà di voler andare via, la porta è spalancata. Non l'ha detto lui ma lo dico io, il discorso è riferito a Calhanoglu."
Marotta ha voluto così indirizzare gli attacchi del capitano. Una mossa difensiva verso il resto del gruppo, dal momento che Calhanoglu è da settimane tra i nomi in uscita dal club. Sacrificare il turco per evitare un caos all'interno dello spogliatoio?
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Tra infortuni e mercato: Calhanoglu e Frattesi

"C'è chi prova e non ce la fa come Calha e come Davide (Frattesi, ndr). Faremo qualche accertamento in più a Milano. Li abbiamo mandati in vacanza anche perché si sarebbe creato qualche rumore che non fa bene né a loro, né al gruppo." con queste parole Chivu aveva commentato il ritorno a casa di Calhanoglu e Frattesi prima dell'impegno con il Fluminense.
Non è un mistero che i due giocatori siano al centro delle dinamiche di mercato. Il turco non ha nascosto la volontà di giocare nel Galatasaray, mentre Frattesi sarebbe seguito dall'Atletico Madrid. I due, condizionati da alcuni problemi fisici, non hanno giocato nemmeno un minuto al Mondiale per Club.
Resta il fatto che le parole di Marotta rischiano di svalutare il cartellino dell'ex Milan. Vista la situazione, il Galatasaray potrebbe tenere bassa l'offerta facendo leva sulla necessità dell'Inter di fare partire il giocatore.
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Squadra senza intensità e il flop Thuram

Come detto, Lautaro Martinez è sembrato irritato anche dalla prestazione della squadra in campo. Nel primo tempo con il Fluminense la squadra non ha approcciato il match nel modo giusto, alcuni giocatori sono sembrati svagati come si è visto chiaramente nell'azione del primo gol: la leggerezza di De Vrij, l'incomprensione tra Darmian e Sommer.
Tra i peggiori in campo c'è stato poi Marcus Thuram, giocatore apparso completamente fuori condizione. Lascia perplessi la scelta di Chivu che lo ha schierato da titolare, nonostante il recupero last minute. Le cose migliori dei nerazzurri si sono viste nel finale con l'ingresso di Sebastiano Esposito e Valentin Carboni a sostegno di Lautaro. Il capitano non ha risparmiato dai rimproveri nemmeno il giovane connazionale, dopo un'azione di gioco in cui non si era mostrato cattivo dal punto di vista difensivo.
L'unico a cui non si può rimproverare nulla è, come al solito, Nicolò Barella. Per ricostruire mentalmente la squadra, Chivu dovrà ripartire sulle sue colonne portanti. Si preannuncia una stagione complicata, forse di transizione, perché a tutti è chiaro che in casa Inter si è chiuso un ciclo.
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