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Grant Wahl, giornalista americano, muore in tribuna durante i supplementari di Olanda-Argentina: shock ai Mondiali

Stefano Dolci

Aggiornato 10/12/2022 alle 13:10 GMT+1

MONDIALI 2022 - 49 anni, reporter di CBS Sport e con una lunga carriera nelle fila di Sport Illustrated, ha avuto un malore in tribuna stampa nel corso dei supplementari di Olanda-Argentina. Trasportato d'urgenza all'ospedale è morto all'alba. Lo scorso 21 ottobre era stato trattenuto per 25 minuti perché indossava una maglietta arcobaleno. Il tributo di LeBron James: "Che tragedia!".

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Stava coprendo la partita Olanda-Argentina dalla tribuna stampa del Lusail Iconic Stadium quando si è accasciato in tribuna stampa nel corso dei tempi supplementari. E’ morto a causa di un malore tragico Grant Wahl, uno dei più noti giornalisti statunitensi di calcio degli Stati Uniti. Aveva 49 anni. I colleghi statunitensi seduti al suo fianco o in prossimità hanno subito allertato i soccorsi che sono intervenuti in maniera tempestiva ma nonostante il trasporto d'urgenza in ospedale per Wahl non c’è stato nulla da fare ed è morto all'alba.
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Chi era Grant Wahl

Laureato nel 1996 a Princeton, spostato con Celine Gounder, nota specialista in malattie infettive, Wahl per 25 anni è stato giornalista di Sport Illustrated, per cui si è occupato soprattutto di calcio e basket NCAA. In seguito ha lanciato il proprio sito web, un podcast e avviato una collaborazione con il canale americano CBS Sports, per cui copriva la sua ottava Coppa del Mondo. Nel corso di questa rassegna aveva fatto parlare di sè, soprattutto per il suo racconto del suo fermo a Wahl perché indossava una maglietta arcobaleno a sostegno dei diritti LGBT durante il match fra Stati Uniti e Galles. Wahl aveva twittato di essere stato trattenuto per 25 minuti dalla sicurezza dello stadio Ahmed Bin Ali di Al Rayyan e poi di essere rilasciato.
Nel corso dei suoi reportage e dei suoi servizi pubblicato sul proprio sito web aveva ammesso di avere una bronchite e di non essere al cento per cento della propria forma: “Non ho il Covid ma oggi sono andato all'ambulatorio medico del centro media principale e mi hanno detto che probabilmente ho la bronchite. Mi hanno dato un ciclo di antibiotici e uno sciroppo per la tosse, e già dopo poche ore mi sento un po' meglio”. Giovedì infine nella puntata del suo podcast, Wahl aveva aggiunto di essersi anche recato alla clinica medica per ulteriori accertamenti: “Ho praticamente cancellato tutto quello che avevo in programma per questo giovedì – aveva confidato - Sto tossendo molto. Tutti tossiscono qui, non solo io, ma molti giornalisti hanno una tosse pazzesca”.

Lo sconforto e l'accusa del fratello: "Mio fratello è stato ucciso, aveva indossato la maglia arcobaleno per me"

Nel frattempo dagli Stati Uniti il fratello di Grant, Eric Wahl, ha pubblicato un video sui social in cui insinua dei dubbi sulla sua morte ammettendo come Grant avesse ricevuto minacce di morte: "Mi chiamo Eric Wahl. Vivo a Seattle. Sono il fratello di Grant Wahl. Sono gay. Sono la ragione per cui ha indossato la maglietta con la bandiera arcobaleno durante i Mondiali. Mio fratello era sano, mi ha detto nei giorni scorsi che aveva ricevuto minacce di morte. Non credo che sia semplicemente morto. Credo che sia stato ucciso e vi prego di aiutarmi". In un commento successivo Eric Wahl ha poi spiegato come i famigliari stiano cercando di ricostruire le ultime ore e se i soccorsi siano stati realmente tempestivi o meno: "è collassato allo stadio, gli è stata fatta la rianimazione poi è stato portato con un Uber all'ospedale dove è morto. Abbiamo parlato con il dipartimento di stato e Celine (la moglie, ndr) è in contatto con la Casa Bianca".

Da LeBron James a Infantino, i tributi per Wahl

Non appena la triste notizia è stata confermata ed è diventata di pubblico dominio, immediatamente attraverso i social network sono apparsi tanti ricordi, soprattutto dagli States ma anche dalla FIFA - a cui Wahl non ha lesinato critiche nei confronti di questa rassegna iridata in Qatar per la propria gestione della tematica dei diritti umani ed altre opacità – che con una nota di Infantino ha ricordato come il reporter della CBS fosse al suo otttavo mondiale: “È con immensa tristezza che sono venuto a conoscenza della morte del giornalista Grant Wahl mentre seguiva la gara valida per i quarti di finale del Mondiale di calcio in Qatar. Soltanto pochi giorni fa, Grant era stato premiato dalla FIFA per il suo contributo durante gli otto Mondiali seguiti da giornalista, oltre ad aver raccontato in carriera anche diverse competizioni mondiali al femminile e sempre ospite di eventi internazionali. Il suo amore per il calcio era immenso e la sua capacità di reporting e di racconto mancherà a tutti gli appassionati di questo sport”.
Anche LeBron James, star dei Lakers, ha voluto offrire una testimonianza e un bel ricordo di Wahl, che nel 2002 ai tempi della sua esperienza a Sports Illustrated aveva redatto il famoso racconto di copertina “The Chosen One” su LeBron James nel 2002, quando James era al terzo anno della St. Vincent-St. Mary High di Akron ed era il più grande prospetto del basket americano e mondiale.
Prima di tutto, non posso che fare le condoglianze alla famiglia. Fino a quando non si conosceranno a fondo i dettagli di quanto successo, non commenterò in alcun modo le cause della sua morte. Posso solo dire che sono molto affezionato a quello scatto, a quella foto di copertina. o da teenager e lui un giovane reporter che raccontava la mia storia. È sempre stata una persona piacevole da avere intorno: per quel servizio passò tanto temp a Akron seguendomi per diverse partite prima che quel racconto venisse pubblicato. Anche quando sono cresciuto e diventato un professionista affermato, ogni volta che sentivo il suo nome la mente tornava a quei giorni, a me da ragazzo ai tempi dell’high school. E’ una perdita terribile. È un peccato perdere una persona grande come lui. Auguro alla sua famiglia il meglio. Che possa riposare in paradiso".
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