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Mondiali 2022 - I 3 motivi del fallimento della Germania: dalla difesa scadente a un ibrido incolore

Simone Eterno

Pubblicato 02/12/2022 alle 08:11 GMT+1

MONDIALI 2022 - Fuori di nuovo al girone come a Russia 2018, la Germania infila in Qatar la sua seconda delusione Mondiale consecutiva. I motivi dietro al fallimento della spedizione tedesca: da una difesa troppo ballerina a un ibrido incolore tra la tradizione che fu e la modernità che aveva portato al trionfo nel 2014. E il ricambio generazionale non è ancora completato.

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Due Mondiali di fila con un’eliminazione al girone. E pensare che fino al 2018, i tedeschi, il girone Mondiale l’avevano sempre passato. Un’altra enorme caduta del calcio europeo è quello della Germania che si arrende alla fase ai gironi e saluta il Qatar con pochissime luci e tante ombre. Anche perché quello del calcio tedesco inizia a essere paradossalmente un periodo di difficoltà piuttosto lunghino. Qui in Qatar si sono viste però cose piuttosto chiare.

1. Difesa abbastanza scadente

E’ probabilmente il primo punto, ed è il più chiaro di tutti. Perché Rudiger escluso il riparto difensivo dei tedeschi non è davvero sembrato all’altezza della tradizione. Le scelte di Flick sono anche apparse piuttosto discutibili. Ginter - nettamente il miglior difensore dopo Rudiger come fiducia e momento – ha fatto panchina a Sule e Kehrer, protagonisti in negativo della prima uscita. Cinque gol complessivi in tre partite, di cui due giocate con Giappone e Costa Rica, non sono dati statistici ‘da Germania’ così come l’abbiamo sempre conosciuta nella sua storia. Perché il calcio per club a livello di competizioni su lungo periodo è cambiato eccome; ma una competizione breve come il Mondiale si regge su una regola statistica aurea: il Mondiale lo vince chi prende meno gol di tutti. E questa Germania era ‘scarsa’ dietro.
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Niklas Süle e Antonio Rüdiger a Qatar 2022: la difesa, uno dei grandi problemi di questa Germania

Credit Foto Getty Images

2. Germania ibrido mediocre

Il passaggio di Guardiola dentro il calcio tedesco è stato fondamentale per sublimare il successo della Germania nel 2014 in Brasile, con un mix di qualità tecniche e forza fisica semplicemente delizioso – e non a caso vincente. Poi però con il passare del tempo i tedeschi non hanno più ritrovato quel tipo di qualità in tutti gli interpreti, ritrovandosi in una sorta di limbo piuttosto curioso. Da un lato la tradizione accantonata per dare spazio alla modernità delle idee che ha portato al successo; dall’altra però una nazionale che anche in Qatar ha lasciato quella sensazione lì che potremmo riassumere in un detto popolare: “né carne né pesce”. Ci sono giocatori dal più che eccellente tasso tecnico – vedi Musiala – ma non sufficientemente forti da trascinare al successo solo con le loro qualità tecniche. Il tutto a discapito di fisicità – e di intensità – che erano stato il marchio recente dei tedeschi. Che cos’è la Germania di oggi? Un prodotto ibrido alla fine piuttosto mediocre. E non a caso rimandato nuovamente nei risultati.
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Credit Foto Getty Images

3. Tra ricambio fallito, leader stanchi e una mini crisi generazionale

Probabilmente l’ultima verità di questa esperienza dei tedeschi in Qatar è che dal successo in Brasile del 2014 e la successiva semifinale dell’europeo 2016, la Germania ha iniziato a trovare problemi nel ritrovare un vero ricambio generazionale di alta qualità. Fuori ai gironi del 2018 – cosa mai successa prima al Mondiale nella loro storia –; eliminata agli ottavi dell’Europeo; fuori di nuovo ai gironi nel 2022. Se nel 2018 per altro era stata un’asiatica come la Corea del Sud, qui si è ripetuta un’asiatica come il Giappone. Squadre sicuramente interessanti quelle asiatiche; ma certamente non delle corazzate insuperabili. Qualcosa che resta strano per una nazione come la Germania, da sempre enorme bacino produttore di talenti ma anche di grandi personalità caratteriali nel mondo dello sport. Ecco, a questa Germania è sembrato mancare anche quello. Un leader emotivo. O un blocco di giocatori in grado di farlo. La vecchia guardia Thomas Muller è sembrato essere al capolinea, con una produzione offensiva di un assist e zero gol nelle ultime 4 fasi finali a cui ha preso parte (europei+mondiali); e nonostante un paio di grandi interventi anche Manuel Neuer sembra essere alla fine del suo ciclo. La Germania, probabilmente, qui in Qatar, ha risentito anche in questo. Vedremo cosa tirerà fuori in futuro.
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Thomas Müller

Credit Foto Getty Images

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