Mondiali 2022 - I migliori undici dei quarti di Qatar 2022: Messi vede, Modric eterno, ma è il Marocco a stupire ancora
Pubblicato 11/12/2022 alle 11:42 GMT+1
MONDIALI 2022 - Passiamo in rassegna i migliori undici dei quarti in Qatar: Livakovic è ancora eroe croato, Messi e Modric fuoriclasse eterni, Giroud trascina la Francia ma la sorpresa resta il Marocco: da Saiss ad Amrabat ma non solo...
Non sono mancate le sorprese ai quarti dei Mondiali 2022 in Qatar. Su tutte spicca l'eliminazione del Portogallo che cade per mano della favola Marocco, la prima africana di sempre in semifinale della Coppa del Mondo. Ma c’è stata anche la Croazia, che ha fatto fuori il Brasile e fatto saltare così il ‘clasico’ sudamericano che tutti aspettavano. A rispettare i pronostici invece la Francia, suppur con fatica sull’Inghilterra, così come l’Argentina. Vediamo la Top 11 delle ultime 4 partite disputate.
Livakovic – Croazia
Avremmo potuto scegliere anche Emiliano Martinez con due rigori parati, così come Bounou per il Marocco. Ma Livakovic è ancora una volta eroe della Croazia. Non solo per il rigore parato a Rodrygo nei penalty decisivi per la Croazia, ma anche – anzi, soprattutto – per l’infinità di interventi su Neymar e compagni durante la partita. Un autentico muro.
Molina – Argentina
L’inserimento offensivo dell’ex Udinese ha permesso di sgrezzare il diamante che gli aveva recapitato Messi, regalando così al mondo un autentico assist visionario, roba che davvero solo un fuoriclasse come La Pulce. Serve però fare quel controllo ed esterno in corsa. Dunque bravo Molina.
Gvardiol – Croazia
Probabilmente il miglior difensore centrale del Mondiale. Almeno fin qui. Giocatore veramente di spessore e perno difensivo di una Croazia che tutto sommato continua a concedere poco. Sono servite anche le parate di Livakovic, certo; ma dietro questo ragazzo sta sorprendendo per qualità e personalità e tenere a bada i vari Richarlison e compagnia non è stato semplice.
Saiss – Marocco
Eroico capitano dei nordafricani, la miglior difesa del torneo. Scende in campo in piena emergenza fisica, non al meglio, fasciato. E per quasi un’ora guida i movimenti del reparto – e di riflesso dell’intera squadra – con il piglio di un professore in materia. Esce in barella, in lacrime, per il dolore fisico. Non si sa se lo rivedremo in semifinale. Ma un posto in Top 11 lo prende di diritto.
Attiyat Allah – Marocco
Come quarto di sinistra in difesa andiamo con l’esterno marocchino. Doveva essere uomo più di “contenimento” considerati i pericoli del Portogallo sugli esterni, si è ritrovato ad arare la fascia sinistra, specie nel primo tempo. Suo l’assist per il gol più importante della storia del Marocco.
Modric – Croazia
Un genio del calcio. Nella sua partita con il Brasile c’è l’essenza del centrocampo: visione, intelligenza, tecnica, intuizioni, ma anche copertura difensiva. Ha fatto tutto Modric. Che a 37 anni gioca con la leggerezza di un ragazzino.
Amrabat – Marocco
Che Mondiale che sta facendo il centrocampista della Fiorentina. A Firenze a questo livello non si è mai visto, ma Italiano spera che al rientro in Italia – quando avverrà – la magia non sia terminata. La sua è stata una commovente prova di dedizione in mezzo al campo; a protezione della linea di difesa ma anche con intelligenti uscite quando ne è stato necessario.
Tchouaméni – Francia
E’ la sua giocata ad aprire le danze con l’Inghilterra e a mettere comunque sul binario buono la Francia. Quando tutti aspettavano i fenomeni francesi, è il suo jolly a regalare ai Galletti la tranquillità – almeno per buoni tratti – di una partita da poter gestire.
Messi – Argentina
Non poteva mancare La Pulce. Il suo assist ha fatto il giro del mondo. Il tratto di pennello di un Maestro visionario. Resta l’uomo a cui rimane aggrappata una squadra che non brilla, ma che con uno così dentro il campo può sognare di arrivare ovunque. In fondo adesso mancherebbero solo due partite.
Giroud – Francia
C’è la sua zuccata nella partita che regala ai Galletti non solo la semifinale Mondiale, ma la sensazione di aver sfangato forse l’avversario più temibile tra qui e ciò che sarebbe uno storico bis. Lo sanno bene i francesi che al termine della partita hanno esultato tanto. Marocco e una tra Argentina o Croazia per bissare il successo a Russia 2018. Restano i grandi favoriti.
Weghorst – Olanda
Due gol insperati in un finale che ridà vita a un’Olanda mai morta. E’ lui l’uomo che non ti aspetti, il ‘pennellone’ vecchio stampo di una squadra che per 40 anni ha campato sul mito del calcio totale, ma che a questo Mondiale di frizzante ha avuto solo le conferenza stampa di van Gaal. Non è bastato per beffare gli argentini, ma la sua doppietta un posto in Top 11 se lo prende.
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